venerdì 1 agosto 2014

MIDDLESEX - Jeffrey Eugenides

Mi capita spesso di girare attorno a certi libri per mesi, o anni, prima di decidermi a leggerli. E di solito mi succede con quei libri universalmente riconosciuti come belli, quelli di cui trovo sempre e solo commenti positivi e recensioni entusiaste e persone che li consigliano quasi ad occhi chiusi. Ci arrivo sempre un po' più tardi, a questi libri, perché mi incutono un po' di timore. Metti che non mi piace? Metti che non lo capisco? Metti che con me qualcosa non funziona? Poi comunque ci arrivo e, solitamente, mi pento per aver aspettato così tanto.

Middlesex di Jeffrey Eugenides rientra di diritto in questa categoria. E' forse uno dei casi più lampanti: una media di quattro stelline e mezza su aNobii, commenti positivi che si sprecano e occhi che brillano non appena si sente nominare il titolo. Dopo un po' di titubanza, finalmente l'ho letto anche io. Con un po' di ansia, all'inizio, con un po' di fatica, nel mezzo, e con grande entusiasmo alla fine.

Innanzitutto non avevo ben chiaro di cosa parlasse. O meglio, sì, ovvero la storia di Callie/Cal, un ermafrodito che si accorge di esserlo solo da adolescente, che dopo essere stato cresciuto e allevato come una femmina, all'improvviso deve fare i conti con la realtà e decidere che cosa vuole essere, che cosa sente di essere. Una storia che mi incuriosiva molto, perché non credo sia semplice trattare un argomento del genere. Non avevo però capito che, in realtà, Middlesex è una saga familiare, che parte da lontano, molto lontano, dai nonni di Callie fuggiti alla guerra in Turchia e approdati negli USA, pronti a ricominciare, e che poi ripercorre la vita loro e dei figli  nelle decadi centrali del '900, tra integrazione razziale, proibizionismo, guerre e chioschi di panini. Fino ad arrivare appunto a Callie e alla sua scoperta sconvolgente.

Jeffrey Eugenides scrive benissimo, e non per niente con questo libro ha vinto il Pulitzer nel 2003. Però, devo ammettere, di aver faticato un po' durante la lettura. Troppi dettagli, soprattutto del passato, che avrebbero anche potuto non esserci. E troppo breve, almeno per quanto mi riguarda, l'attenzione su Callie e sulla sua scoperta, sicuramente la parte che ho preferito.
Un centinaio di pagine in meno e il libro per me sarebbe stato perfetto. La scorrevolezza avrebbe vinto sulla fatica, rendendo la lettura più piacevole.

Riesco però a comprendere perfettamente l'entusiasmo e i commenti positivi, perché siamo di fronte a un libro indubbiamente bello, che offre un ritratto fedele della società e tratta un argomento particolare e difficile della sessualità. E sicuramente lo consiglierò a chiunque me lo chieda, magari mettendolo in guardia dalla probabile noia di alcuni passaggi.

Titolo: Middlesex
Autore: Jeffrey Eugenides
Traduttore: Katia Bagnoli
Pagine: 608
Anno di pubblicazione: 2003
Editore: Mondadori
ISBN: 978-8804584360
Prezzo di copertina: 11 €
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formato brossura: Middlesex

9 commenti:

  1. disamina perfetta, Dott.ssa Ponassi.

    in effetti, questa saga familiare è molto lunga, ma... probabilmente, il "nocciolo" della storia (che spiega i successivi problemi di Callie) sta proprio nel "peccato originale" che capita all'inizio, così lontano nel tempo.

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    1. Però non so mica se tutti gli ermafroditi del mondo hanno avuto tale promiscuità nella loro famiglia... Avrei preferito un po' più di attenzione su Calliope e le sue reazioni e la sua vita dopo la sua scelta, che non sulle probabili cause scatenanti.

      Comunque, indubbiamente un bel libro :)

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  2. Di Eugenides ho amato di più La trama del matrimonio, ma Middlesex mi è rimasto comunque nel cuore :)

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    1. Devo recuperarli tutti comunque! :) Anche di Le Vergini Suicide ho sentito parlare tantissimo e bene... vedremo! :)

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  3. Ciao! E' la prima volta che commento anche se ho scoperto il tuo blog qualche tempo fa. Ho letto Middlesex un mese fa, al mare, e devo dire che concordo con il tuo giudizio. E' un bel libro, molto tenero e delicato, ma anche secondo me è stata data poca attenzione rispetto al resto della trama, a Cal/Callliope.

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    1. Ciao Marta! Contenta che tu abbia commentato! :) E anche che tu abbia avuto la mia stessa impressione... vedendo i commenti in giro temevo fosse una cosa solo mia. Avrei davvero voluto saperne di più di Cal/Calliope!
      A presto :)

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  4. E' nella mia libreria da un sacco di tempo e spero di leggerlo presto per farmi una mia idea. Voglio partire senza pregiudizi o troppe aspettative, così almeno non resterò delusa :)

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  5. Anche io arrivo spesso e volentieri in ritardo, quando si tratta di leggere certi titoli, più o meno per le tue stesse motivazioni!

    Ammetto che dei tre romanzi di Eugenides questo è quello che mi richiama meno. Proprio oggi ho comprato, di slancio, "La trama del matrimonio"... incrocio le dita :D

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  6. Ciao...sono una mamma "matura" e l'ho ricevuto in regalo x il cpmpleanno da mio figlio, anch'io ho trovato interessante la prima parte, un po' lento nella descrizione dei suoi genitori, addirittura un po' troppo romanzata, invece ho trovato troppo veloce il passaggio dalla consapevolezza di sapersi maschio all'età adulta ...comunque molto bello e lo consiglio perché di parla poco di ciò

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