Io adoro l'IKEA. Adoro entrare lì dentro con l'idea di comprare una cosa e uscire con tutt'altra, di solito completamente inutile. Adoro fermarmi al ristorante svedese a mangiare le polpette e la torta con i pinoli, all'uscita fermarmi nel negozio svedese a comprare le palline al cocco. E poi incastrare tutto in auto, arrivare a casa e montare tutto.
Come potete quindi immaginare, quando ho visto questo libro in libreria per la prima volta, sono stata immediatamente attratta dalla copertina gialla e blu e dal curioso titolo. Ero un po' indecisa però se comprarlo o meno, visto il costo un po' proibitivo che hanno spesso le nuove uscite Einaudi. Per fortuna, una mia carissima amica, che sa quanto spesso siamo stati da IKEA negli ultimi mesi per arredare la casa nuova, me lo ha regalato per il compleanno.
L'inizio è folgorante. Questo fachiro arriva in Francia vestito di tutto punto, con in tasca solo una banconota da 100 €. La sua metà è l'IKEA più vicina, dove deve comprare l'ultimissimo modello di letto di chiodi, irreperibile nel villaggio indiano in cui vive.
Una volta arrivato, scopre però che il suo letto non è disponibile immediatamente ma dovrà aspettare un giorno per poterlo ritirare. Un cambio di programma che è l'inizio di un incredibile susseguirsi di avventure al limite del paradossale, che lo porteranno in giro per il mondo con i mezzi di trasporto più disparati e che, soprattutto, cambieranno drasticamente la sua vita.
L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio IKEA è un romanzo divertente e molto piacevole da leggere, sia per il modo leggero eppure efficace in cui tratta alcuni argomenti scottanti dell'attualità (l'immigrazione clandestina e le assurde regole con cui si viene rispediti a casa, ma anche l'integrazione, la discriminazione e, ovviamente, l'amore), sia per l'assurdità delle vicende che capitano a questo buffo personaggio.
Certo, all'IKEA in realtà il protagonista ci sta proprio poco, rappresenta solo il punto di partenza del suo viaggio, e, devo ammettere, questo è quasi un peccato, perché le prime pagine ambientate nel magazzino svedese sono semplicemente geniali (e non mi stupirei di vedere presto comparire qualche avviso di non entrare negli armadi). Ma se fosse rimasto lì, ovviamente, la storia si sarebbe esaurita presto e non avrebbe potuto trattare tutti gli aspetti detti prima.
Su questo romanzo ho letto molti pareri contrastanti: un libro piacevole e divertente, un libro assurdo e insulso. E in qualche modo riesco a comprendere entrambe le posizioni. Se non si amano le storie buffe e rocambolesche, i personaggi strampalati e le storie in parte inspiegabili, questo libro non andrebbe letto, perché appunto risulterebbe un po' assurdo, insulso e quasi incomprensibile. Così come non andrebbe aperto nemmeno se si cerca una storia impegnata che parli di tradizioni e immigrazione, perché questo romanzo impegnato non è. Se si cerca invece una storia divertente, scorrevole, ma che allo stesso tempo dà di che riflettere, questo romanzo è perfetto.
E poi devo ammettere che lì sulla mia Billy ci sta proprio bene.
Titolo: L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio IKEA
Autore: Romain Puértolas
Traduttore: M. Botto
Pagine: 215
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: Einaudi
ISBN: 978-8806218690
Prezzo di copertina: 16€
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formato brossura: L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea
Bella l'idea di questo personaggio che si rivolge al magazzino simbolo della modernità per reperire un oggetto tradizionale! Nel complesso sembra molto curioso, lo terrò presente per le prossime incursioni in libreria! :)
RispondiEliminaL'espediente iniziale è effettivamente molto originale e genera un effetto comico notevole. Forse poi un po' si perde andando avanti nella lettura, però rimane comunque un lettura piacevole :)
EliminaL'ho inserito nella mia wish list proprio questa mattina e devo dire che dopo la tua recensione sono ancora più convinta di leggerlo :-)
RispondiEliminaAttendo il tuo parere dopo che l'avrai letto allora! :)
EliminaCiao mia lettrice preferita!
RispondiEliminaseguo sempre il tuo blog e prendo spunto dalle tue recensioni e dai tuoi consigli! Lavoro a Milano, ma abito in provincia e, muovendomi con i mezzi, ho ben più di un ora al giorno da poter dedicare alla lettura prima e dopo il lavoro :) :)
Ho appena finito di leggere questo libro e mi è piaciuto molto, anche se come hai scritto tu la piacevolezza iniziale un po' si perde.
Posso dirti che un po' mi ha ricordato i libri di Jonas Jonasson, più che altro per la comicità e gli episodi assurdi e rocamboleschi! Ho apprezzato la lunghezza (giusta per un romanzo di questo tipo) e il fatto che il personaggio compia un percorso di crescita e formazione. Quindi anche io lo consiglio!
buona giornata, buon weekend e...buone letture!
un abbraccio
Federica
Mi sembra divertente!!!! Lo metto nella mia lista di libri da leggere!! :-)
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