Mi rendo conto però che questa mia predisposizione mi porta a perdermi qualcosa, qualcosa che potrebbe anche piacermi, qualcosa di bello, da cui mi tengo stupidamente lontana.
Questo libro di Jhumpa Lahiri è una di quelle cose belle che stavo per perdermi. Per fortuna poi mi sono lasciata convincere a superare le mie rimostranze, oltre che da una copertina che trovo bellissima nella sua semplicità, da un numero impressionante di commenti positivi. A questo poi aggiungiamo che l'autrice ha vinto il Pulitzer per la narrativa, con una raccolta di racconti, e che io ultimamente sto adorando tutti i premi Pulitzer.
La moglie è principalmente un romanzo d'amore: l'amore che lega due fratelli, Subhash e Udayan, nati a pochi mesi di distanza in un sobborgo di Calcutta, cresciuti insieme e poi separatisi, quando il destino ha preso per ognuno di loro una piega diversa. L'amore che c'è tra Udayan e Guari, nato sui banchi dell'Università e vissuto nel pieno della rivolta maoista alla fine degli anni '70, in cui Udayan crede fortemente e a cui Guari si associa per amore di quest'ultimo. L'amore che viene poi dopo la tragedia, un amore che non regge, ma che in un modo o nell'altro genera altro amore.
Sullo sfondo ci sono l'India e l'America, con le loro forti differenze e le loro contraddizioni, con la voglia di restare e la voglia di andarsene dall'una e dall'altra.
E' un libro molto intenso, La moglie. Un libro che analizza diversi aspetti ed emozioni della vita dei suoi protagonisti: gli ideali per cui siamo disposti a tutto, l'egoismo che spesso questi generano, l'amore che vacilla e l'impossibilità di dimenticare e di andare avanti. I personaggi sono molto ben caratterizzati. Soprattutto Gauri, la moglie del titolo, che ammetto di aver odiato con tutta me stessa, e Subhash, che invece ho amato, fin da subito, per il suo modo di farsi carico di tutto, senza mai venire realmente riconosciuto.
Questo romanzo mi ha fatto conoscere aspetti storici che non conoscevo, ma anche aspetti umani, sentimenti e reazioni quasi assurde che possono nascere nelle persone e che, in qualche modo si possono capire, se non approvare.
Insomma, è un romanzo che, per la storia che racconta e per il modo in cui la racconta, merita assolutamente la lettura anche se, come me, non siete particolarmente affascinati dall'India e dall'Oriente in generale. Un romanzo che non vi dovete perdere.
Insomma, è un romanzo che, per la storia che racconta e per il modo in cui la racconta, merita assolutamente la lettura anche se, come me, non siete particolarmente affascinati dall'India e dall'Oriente in generale. Un romanzo che non vi dovete perdere.
Titolo: La moglie
Autore: Jhumpa Lahiri
Traduttore: F. Oddera
Pagine: 426
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Guanda
ISBN: 978-8860880413
Prezzo di copertina: 18€
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formato brossura: La moglie
Anche io ho amato questo romanzo, mi ha fatto emozionare molto. Ha tutti gli ingredienti giusti per farti innamorare di alcuni personaggi (e odiarne altri) e farti entrare nella storia vivendola con loro.
RispondiEliminaVorrei leggere altri libri di quest'autrice, che sa veramente raccontare con cuore e anima.