martedì 18 giugno 2013

WE ARE FAMILY - Fabio Bartolomei

We are family... I got all my sister with me... 
Ecco, lo sapevo, adesso andrò avanti per giorni a canticchiare la canzone delle Sister Sledge che dà il titolo a questo romanzo. Un motivetto che spopolava sul finire degli anni '70 e che, una volta conosciuto ed entrato in testa, difficilmente se ne andrà.

Un po' come questo romanzo di Fabio Bartolomei, quindi. Talmente bello e talmente intenso che, una volta letto, difficilmente si potrà dimenticare.

Ho conosciuto questo autore da poco, grazie a quel piccolo gioiello che è La banda degli invisibili e ammetto che, nonostante tutti mi dicessero che gli altri suoi libri sono ancora più belli, ero un po' riluttante a leggere un altro romanzo. Perché non c'è niente di peggio di veder deluse certe aspettative. E invece adesso, a lettura conclusa, mi ritrovo a cercare di controllarmi e di non buttarmi subito sull'altro suo romanzo che mi aspetta sul comodino.

We are family racconta di Al Santamaria, un bambino un po' speciale, che a tre anni e mezzo già parla come un dizionario e sa far di conto, una mente geniale, in grado di memorizzare ogni più piccola nozione, ma con serie difficoltà a relazionarsi con gli altri e destinato senza saperlo a rimanere bambino per sempre.Accanto a lui c'è la sua famiglia: la madre Agnese, che fa le ciambelle al cioccolato più buone del mondo, il padre Mario Elvis, autista di autobus con una passione per il re del rock 'n' roll, e la sorella maggiore Vittoria, che ha la strana tendenza a uccidere tutti gli animali domestici che i genitori le prendono. Una famiglia molto unita, che non naviga nell'oro, e che ha un sogno comune, quello di trovare la casa giusta in cui finalmente essere felici. 

E' molto difficile parlare della trama di questo romanzo, perché qualunque dettaglio vi riveli, anche il più insignificante, vi farà perdere un po' il gusto della scoperta e della lettura. Perché in ogni dettaglio si vede la bravura di Fabio Bartolomei nel creare personaggi e situazioni semplicemente incredibili e geniali.

Al è forse uno dei personaggi più belli e ben riusciti che mi sia capitato di incontrare negli ultimi anni: non si può non affezionarsi a lui, non sorridere di fronte a certi suoi atteggiamenti, non condividere certi suoi ragionamenti e, soprattutto, non commuoversi per la sua naturale innocenza e contorta semplicità.
Cosa significa per te "amore?"
[...]
"Significa che non ho dubbi, che tutte le domande hanno la stessa risposta. Chi voglio? Te. Cosa voglio fare? Te. Dove voglio andare? Te. Cosa voglio mangiare? Te."
L'autore ci presenta Al quando ha quasi quattro anni e lo fa crescere e relazionarsi nella storia e nel mondo, che cambia e si evolve intorno a lui. Al ci dirà la sua sul referendum sul divorzio, sulle missioni spaziali, sulla P2 ma anche i suoi primi approcci amorosi, fino ad arrivare agli anni Novanta. Il suo cuore e la sua mente, per quanto geniale, rimangono sempre quelli di un bambino, con i suoi strani meccanismi, la voglia di non smettere mai di giocare, e l'unico, grande scopo nella vita di far felice le persone. Tutte le persone del mondo. Finché non si rende conto che forse come obiettivo è un po' troppo ampio. Ma può iniziare da vicino, dal piccolo...

Non è possibile rendere felice il genere umano tutto insieme. Quella per la salvezza del mondo è una battaglia che si combatte casa per casa.
We are family è uno di quei libri difficili da recensire, perché è difficile trovare le parole che gli rendano il giusto merito. Per cui, vi dico solo di prendere questo libro e leggerlo. Vi farà ridere, vi farà commuovere, vi farà pensare e, perché no,  un po' sognare. E, come vi dicevo già all'inizio, non lo dimenticherete facilmente.

E ora canticchio ancora un po' va... "we are family.. I got all my sister with me"...

Titolo: We are family
Autore: Fabio Bartolomei
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: e/o
ISBN: 9788866322535
Prezzo di copertina: 17,00 €
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formato brossura:We are family

7 commenti:

  1. Mi hanno regalato "Giulia 1300 e altri miracoli" ma ancora non ho avuto il tempo di leggerlo. Ora ho voglia di iniziare we are family, perchè di Bartolomei non fanno che parlarne bene e allora un motivo ci sarà...

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    1. Un motivo c'è eccome, fidati! :)
      "Giulia 1300 e altri miracoli" ce l'ho sul comodino, in attesa del suo turno :)

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  2. WLizzato..
    E dopo aver letto le prime due righe della recensione, ho anche io in testa la canzone!! Ehehehe! :DD

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    1. son talmente tanto rinco che ci ho messo dieci minuti a capire cosa volesse dire "Wlizzato" :p (e ora ovviamente lo userò senza ritegno :P)

      Io la sto cantando da ieri sera, per la gioia di chi mi sta attorno :P

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  3. Ahahaha, sono troppo pigra per "L'ho messo in Wish list".. :DD COsì si fa prima!!

    Mi sa che ora sarà anche la gioia di chi sta attorno a me!!

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  4. Ho amato alla follia questo romanzo, è diventato, ancora prima di finirlo, uno dei miei preferiti in assoluto.
    Io ho "la banda degli invisibili" che mi attende, non vedo l'ora di godermelo.

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    1. Ti capisco perfettamente!
      Non so dire quale mi sia piaciuto di più tra i due, perché sono entrambi molto belli (sia a livello di trama, sia di stile, sia di personaggi).
      E' davvero, davvero bravo!

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