mercoledì 19 giugno 2013

Due titoli, un solo libro: ma perché? #38

C'è un libro che da qualche settimana mi guarda dal comodino, implorandomi di leggerlo. Un libro che mi è stato prestato, che di mio non avrei mai assolutamente nemmeno considerato, e che chi me l'ha prestato mi ha detto che non le è piaciuto. E quindi la voglia di leggerlo è pari a zero (ne ho troppi belli in attesa per perdere tempo con quelli brutti!).
Però mi sento stupidamente un po' in colpa nei confronti di questo povero volume... e quindi ho deciso di parlare di lui qui, nella rubrica di confronto tra titoli (anche se, considerando quello che sto per scrivere, probabilmente non gli faccio poi tutto sto favore).

Il libro in questione è  GLACIERS ovvero LA COLLEZIONISTA DI COSE PERDUTE di Alexis M. Smith:


Il romanzo è uscito in lingua originale nel 2012 e tradotto in italiano da Marcella Maffi per la casa editrice Frassinelli nel 2013. Non so bene di che cosa parli, la quarta di copertina dice che si tratta di un romanzo d'amore, che ha come protagonista Isabel, una giovane donna che vive nel ricordo della sua terra di origine, costellata di ghiacciai, e che colleziona piccoli oggetti che gli altri hanno dimenticato o perso in giro (non ripeto invece le parole dell'amica che me l'ha prestato sulla trama, perché ci sono bambini all'ascolto).

Per quanto riguarda il cambiamento di titolo, direi che siamo alle solite. Cambio drastico (la traduzione dell'originale sarebbe semplicemente "ghiacciai"), che segue la solita moda di titoli composti, con sostantivo e complemento di specificazione. Secondo quanto detto dalla trama, la protagonista colleziona davvero gli oggetti perduti da altri... però perché farlo diventare il titolo, visto che l'originale si focalizzava su altro (ed era più breve e conciso)?

Ormai non riesco nemmeno più a decidere se questa domanda sia retorica o meno.

4 commenti:

  1. povera amica che ti ha prestato questo libro...:P
    comunque confermo..succede meno di niente e non mi è piaciuto..Per quanto riguarda il titolo, forse ha più senso la traduzione italiana, in quanto il "romanzo" è incentrato sul fatto che lei collezioni cose e ricordi che le suscitano quei determinati oggetti..per una volta spezziamo una lancia a favore della traduzione ;)

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    1. Povera più che altro perché lei l'ha pure letto :P

      Sul titolo non lo so, nel senso che il cambio è davvero drastico e la formula scelta per l'italiano è quella troppo di moda ultimamente e questo secondo me lo penalizza

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  2. Da copertina e titolo sembrerebbero due romanzi diversi, si confonde soltanto il lettore. In ogni caso, da quello che scrivi non vien voglia di leggerlo.

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    1. Concordo sì! Sembrano due romanzi diversi!
      Ma no boh, magari è un bel libro eh... (però conta che è sottile e scritto anche in carattere gigante... mi sa un po' di truffa, ecco :P)

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