Per una coincidenza fortuita ma
molto appropriata, mi ritrovo oggi, 8 Marzo e Festa della Donna, a parlarvi di
un libro che fa delle donne le sue protagoniste. E sono davvero felice di
potervi consigliare un libro così per la giornata di oggi, che troppo spesso,
almeno dal punto di vista letterario, scade in letture banali e a volte
addirittura avvilenti per il sesso femminile.
Odette Toulemonde di
Eric-Emmanuel Schmitt fa un omaggio a tutte le donne e alle loro
contraddizioni, ai loro turbamenti, alle loro passioni e dolori. Lo fa con otto
racconti che presentano otto donne completamente diverse tra loro, eppure alla
fine tutte così simili.
Si inizia con Wanda Winnipeg che ha passato la sua vita
a cercare di farsi un nome attraverso gli uomini con cui ha vissuto, per
cercare di riscattare il suo triste passato. Si passa poi a Hélène,
completamente incapace di godere delle piccole gioie della vita a causa della
sua continua ricerca di ogni imperfezione, finché qualcuno non le insegnerà che
una giornata di pioggia può essere bella. Si entra in casa di Odile Versini e
si condivide la sua paura, il suo senso di smarrimento e incomprensione, la sua
angoscia e il suo dolore che potrebbero, purtroppo, colpire tutti,
indipendentemente da quanto brillante sia stata in passato la propria mente.
Comprendiamo la rabbia e il cinismo di Aimée Favart, dopo che scopre che l’uomo
di cui è stata amante per tutta la vita l’ha sempre imbrogliata, nei sentimenti
ma anche nelle cose pratiche, e ora vuole vendicarsi con chi queste pene non le
ha mai vissute. Seguiamo passo passo la moglie di Samuel, da quando va per la
prima volta a rifarsi i capelli al momento finale in cui scopre la verità sulla
sua vita e su quello che può essere l’amore. Conosciamo Fabio e il suo passato
da attore mancato, a causa della sua eccessiva bellezza priva di ogni talenti,
che ritorna in un paesino in cerca di una delle poche donne che una volta lo
aveva amato. E poi arriviamo a lei, alla grande, grandissima Odette Toulemonde
che dà il titolo a tutta la raccolta, appassionata di uno scrittore che con le
sue parole la colpisce al cuore e pronta quindi a difenderlo anche quando la
critica si rivela nei suoi confronti impietosa. E finiamo con le prigioniere
siberiane e la loro voglia di comunicare con i parenti e le figlie a casa, ma
poi indecise su cosa scrivere per far capire alle persone a cui vogliono bene
quanto stiano pensando a loro.
Nove racconti, quindi, con nove
donne che riescono a incarnare tutte le sfaccettature dell’universo femminile:
gioia, amore, passione, dolore, felicità, tristezza, paura… Donne sofisticate e
donne semplici, donne ricche e donne povere, che si ritrovano ad affrontare la
vita, senza che queste differenze facciano poi alcuna distinzione.
Ho adorato soprattutto Odette,
che (mi) ha dato una bella lezione riguardo alla passione per certi libri e
certe letture, ma anche un grande esempio di semplicità e amore vero. Ma anche
Hélène e la sua difficoltà a cogliere la bellezza di un giorno di pioggia. Mi
ha turbato e intristito Odile con la sua malattia, mentre avrei preso
volentieri a schiaffoni Aimée per la sua ingenuità e conseguente cattiveria. E
se in un ipotetico futuro, da qualche sperduta prigione del nord, dovessi
scrivere a mia figlia, probabilmente le manderei la ricetta della torta alle
pesche.
Dopo averlo già fatto con Concerto in memoria di un angelo, mio primo approccio a questo scrittore, Eric-Emmanuel Schmit è riuscito ancora una volta a colpirmi con il suo stile, le sue trame e la sua scrittura. Per quanto possa sembrare uno stereotipo, parlare di donne e farlo bene non è una cosa semplice, perché oltre alla conoscenza, ci va secondo me una forma di ammirazione e di rispetto che non tutti sempre hanno. Eric- Emmanuel Schmitt, secondo me, ce l’ha eccome e ha creato davvero un piccolo gioiello.
Tutti, uomini e donne, oggi che è l’8 marzo ma anche ogni altro giorno dell’anno, dovrebbero leggere questi racconti e di queste loro protagoniste. Non dico che arriverete a comprendere meglio l'universo femminile, perché alla fine, uomini e donne, siamo tutti esseri umani con la nostra buona dose di contraddizioni e incomprensioni che forse nemmeno noi capiamo, però sicuramente leggerete delle belle storie che vi faranno un po' ridere, un po' commuovere, un po' riflettere e un nel po' emozionare.
Dopo averlo già fatto con Concerto in memoria di un angelo, mio primo approccio a questo scrittore, Eric-Emmanuel Schmit è riuscito ancora una volta a colpirmi con il suo stile, le sue trame e la sua scrittura. Per quanto possa sembrare uno stereotipo, parlare di donne e farlo bene non è una cosa semplice, perché oltre alla conoscenza, ci va secondo me una forma di ammirazione e di rispetto che non tutti sempre hanno. Eric- Emmanuel Schmitt, secondo me, ce l’ha eccome e ha creato davvero un piccolo gioiello.
Tutti, uomini e donne, oggi che è l’8 marzo ma anche ogni altro giorno dell’anno, dovrebbero leggere questi racconti e di queste loro protagoniste. Non dico che arriverete a comprendere meglio l'universo femminile, perché alla fine, uomini e donne, siamo tutti esseri umani con la nostra buona dose di contraddizioni e incomprensioni che forse nemmeno noi capiamo, però sicuramente leggerete delle belle storie che vi faranno un po' ridere, un po' commuovere, un po' riflettere e un nel po' emozionare.
Titolo: Odette Toulemonde
Autore: Eric-Emmanuel Schmitt
Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Pagine: 191
Editore: e/o
Anno: 2006
Acquista su Amazon:
formato brossura:Odette Toulemonde
Odette Toulemond è la protagonista di un film davvero molto carino che ho visto qualche anno fa e che a quanto pare è stato adattato da questo racconto, non lo sapevo... In italiano il film è stato intitolato "Lezioni di felicità" e te lo consiglio, soprattutto dopo che ne hai letto il racconto. Per conto mio cercherò di leggere questo libro, sono sempre alla ricerca di personaggi femminile che valgano la pena. Grazie per la recensione! Caterina ;)
RispondiEliminaGrazie per questa segnalazione tutta al femminile, cara consorella. Che la Dea ti benedica, Anonima Strega
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