giovedì 3 luglio 2014

L'OCEANO IN FONDO AL SENTIERO - Neil Gaiman

Vi giuro che ci ho provato con tutta me stessa, a farmi piacere questo libro. Ho cercato di non partire prevenuta, pur sapendo che i romanzi e i racconti di Gaiman non sono molto il mio genere. Non per snobismo, sia chiaro, ma proprio perché faccio fatica a leggere i fantasy. 
Però ci volevo provare, volevo dare una chance a un autore di cui ho sempre e solo sentito parlare bene. Quindi mi sono fatta prestare uno dei suoi romanzi, L'oceano in fondo al sentiero, e ho sfidato il mio sesto senso che mi diceva "lascia perdere", perché anche il sesto senso più affinato a volte sbaglia.

Non questa volta, però. E ci aggiungo anche un purtroppo, perché mi rendo perfettamente conto di quanto bella, dolce e poetica possa essere questa storia, il racconto dell'amicizia tra il protagonista e la giovane Lettie, la ragazzina che vive in fondo alla strada, insieme a sua madre a sua nonna, e che è convinta di avere un oceano in giardino e non un semplice laghetto. Di quanto forte è il legame che si crea tra i due e di quanto avvincente sia il loro combattimento contro la Ursula, questa terribile zecca, arrivata sulla terra  a stravolgere la vita di tutti, a combinare disastri, e tanto difficile da mandare via, se non con un grande estremo sacrificio.

Eppure, no, non posso dire che questo libro mi sia piaciuto. Forse se fossi un po' più giovane e un po' meno disincantata, se non fossi così predisposta alla realtà da non riuscire ad abbandonarmi a tutto quel che di magico e inspiegabile c'è in queste pagine, in Lettie e nella sua famiglia, ma anche in questo bambino all'apparenza indifeso ma disposto a combattere e a sacrificarsi, avrei adorato questo libro, senza se e senza ma. Però sono dei forse troppo difficili da dissipare.
 Non importa quanto io abbia adorato il piccolo protagonista, questo bambino un po' triste e un po' solo che riesce ad essere davvero felice solo tra le pagine dei libri. Non importa quanto scorrevole sia lo stile di Gaiman, davvero bravo a tenere il lettore ancorato alle sue pagine e a trasportati nella storia. Sono arrivata alla fine con la sensazione di aver letto una storiella carina, ma niente di più. Se leggendo un romanzo come questo passi il tempo a domandarti perché, a cercare spiegazioni o conferme, è evidente che qualcosa non ha funzionato.
E' probabilmente un limite mio, che, per quanto mi sforzi, proprio non riesco a superare. Però ecco, adesso non potete dire che non ci abbia provato!

Titolo: L'oceano in fondo al sentiero
Autore: Neil Gaiman
Traduttore: C. Prosperi
Pagine: 191
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Mondadori
ISBN: 978-8804632177
Prezzo di copertina: 17,50 €
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formato brossura: L'oceano in fondo al sentiero

7 commenti:

  1. Oh, finalmente un'altra persona simile a me... Anch'io NON RIESCO a leggere il fantasy e nella mia libreria ci sono certi volumazzi che testimoniano i tentativi: le Cronache di Narnia, le Cronache della Troisi, qualcosa di Pullman, il primo Harry Potter (già, nemmeno gli altri della sua saga ho avuto voglia di leggere)... Insomma, sono un caso perso. A volte mi sento davvero una marziana, perché intorno a me invece sembra che tutti impazziscano letteralmente per il fantasy (e gli anime e i manga, altra cosa con cui proprio non ho niente a che fare). Sono troppo realista per lasciarmi andare a mondo sovrannaturali e strane creature. Per quanto ammiri la capacità di scrittura di certi autori e ancor di più proprio la loro capacità immaginativa, io ne sono troppo fuori. Non riesco ad immedesimarmi nei personaggi o sentire gli eventi, proprio perché di base non plausibili. Gaiman in qualche modo un po' fa eccezione, non ho mai letto nulla di suo però le sue storie mi affascinano. Forse con lui ci riproverò.
    Bella recensione come sempre :)

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    1. Ecco, io Harry Potter l'ho amato tantissimo, invece! Ma perché l'ho letto da più piccola, e ben prima che diventasse un film... Di Pullman ho letto i primi due della trilogia Queste oscure materie, ma al terzo già non ne potevo più.
      Gaiman scrive davvero bene, è innegabile! Però sempre fantasy rimane, purtroppo :/
      Fammi poi sapere come va quando lo leggerai!

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  2. Non neanche il mio genere, ma l'ho trovato piacevole. In realtà quando l'ho preso non sapevo chi fosse l'autore né mi ero documentata sulla trama, l'ho letto perché ho seguito il suggerimento di una libreria. Non mi sono pentita di questa lettura, anche se non leggerei un altro libro di Gaiman.

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    1. Io lo sapevo fin troppo bene chi era Gaiman... e per questo ero molto titubante. Poi però una mia amica che mi passa sempre i libri mi ha detto di provarci e mi sembrava comunque giusto dargli una possibilità. Però, ecco, una sola :P

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  3. Da appassionata delle opere di Gaiman, apprezzo il tentativo :) D'altronde, ognuno ha qualche genere/tematica che proprio non apprezza: per dire, a me non piace l'horror, né al cinema né nei libri (benché, invece, leggere articoli o post a riguardo mi affascini - sì, so che non è normale).
    Comunque, tutto questo per dire che hai fatto bene a provare qualcosa al di fuori dei tuoi soliti gusti: essendo Gaiman speravo ti potesse piacere, ma fa niente, l'importante è che tu gli abbia dato una chance :)

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    1. Era uno di quegli autori che comunque volevo provare, visto quanto ne ho sempre sentito parlare bene. E davvero mi dispiace un sacco che non mi sia piaciuto :(
      Comunque nemmeno l'horror leggo... e non so nemmeno se ci proverei XD

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  4. Io AMO Gaiman, ma questo proprio non mi ha fatto impazzire. Se dovessi fare una classifica dei suoi libri che ho letto finora, sarebbe miseramente ultimo.

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