La maggior parte dei lettori che ha letto almeno un romanzo di Peter Cameron, ha letto quasi sicuramente Un giorno questo dolore ti sarà utile. Merito in parte del omonimo film che ne è stato tratto, diretto da Roberto Faenza. Quel romanzo è molto bello, anche se forse risente un po' dell'età in cui si legge. Man mano che si va avanti negli anni, il distacco con il protagonista diventa molto forte e, quindi, più difficile da apprezzare.
E' un vero peccato che molti si siano poi fermati lì, senza leggere nient'altro di questo autore. E' un peccato perché così facendo si stanno perdendo dei romanzi bellissimi, intensi, vicini alla perfezione.
Avevo già avuto questa sensazione con Quella sera dorata, che ho letto l'anno scorso, innamorandomi perdutamente della storia e dello stile di Cameron. E ne ho avuto la conferma questo weekend, leggendo nei ritagli di tempo, proprio il suo Il weekend (che in realtà è del 1994, ma uscito in Italia solo dopo il successo di Un giorno questo dolore ti sarà utile). Un libricino sottile, centosettanta pagine che a prima vista potrebbero sembrare di una semplicità e banalità estrema, ma che raccolgono tanta di quella intensità e di quei sentimenti che verrebbe quasi da chiedersi come fanno a stare in queste pagine.
Lyle ha perso il suo compagno Tony un anno fa, morto di Aids a casa dei loro migliori amici, Marian e John, che di Tony era anche il fratellastro. Forse per cercare di dimenticare, forse per provare a ricominciare, Lyle inizia a frequentare Robert, un giovane artista squattrinato, a cui propone di passare insieme a lui un weekend proprio a casa di Marian e John. La coppia però sta già vivendo un suo piccolo dramma, sempre sull'orlo della depressione lei, sempre nell'orto lui e in mezzo un bambino che temono possa avere qualche problema, e si trova un po' spaesata all'arrivo di Lyle con un altro uomo.
La vicenda si svolge tutta in quei due giorni, tra bagni nel fiume, parole origliate dietro la porta, un'imbarazzante cena e litigate in mezzo al bosco. Due giorni in cui, come vi dicevo, emozioni, ricordi, disagi e frasi dette o non dette vengono fuori a poco a poco, trasmettendo al lettore la sensazione di essere proprio lì, in mezzo a loro.
La forza del libro sta soprattutto nei personaggi, davvero ben caratterizzati (al punto che a un certo punto avrei voluto entrare nel libro e prendere Marian a schiaffi, talmente l'ho trovata odiosa) e nel modo in cui interagiscono tra loro.
Come vi dicevo all'inizio, ho trovato questo romanzo di Cameron vicino alla perfezione, forse ancor di più rispetto a Una sera dorata (soprattutto se si considera che questo è il suo secondo romanzo). Alla fine però ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa, che qualcosa di importante non fosse stato detto. Ci ho rimuginato su un po', da quando l'ho chiuso, ieri pomeriggio, fino ad adesso, e mi rendo conto che quel qualcosa che manca, manca volutamente, volutamente non viene detto. Ed è cosa succede dopo. Avrei voluto sapere se erano rimasti amici, se si erano telefonati, parlati, rivisti, risentiti e amati di nuovo. Ma penso che Peter Cameron abbia voluto concentrarsi su altro e lasciare volutamente questa incertezza nel lettore, perché possa immaginare da solo la giusta conclusione.
Quindi, se avete letto solo Un giorno questo dolore ti sarà utile, vi consiglio davvero di proseguire la conoscenza di questo grandissimo autore con gli altri romanzi. E se invece non avete mai letto nulla... beh, cosa aspettate a cominciare?
Quindi, se avete letto solo Un giorno questo dolore ti sarà utile, vi consiglio davvero di proseguire la conoscenza di questo grandissimo autore con gli altri romanzi. E se invece non avete mai letto nulla... beh, cosa aspettate a cominciare?
Titolo: Il weekend
Autore: Peter Cameron
Traduttore: G. Oneto
Pagine: 177
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Adelphi
ISBN: 9788845927768
Prezzo di copertina: 16,00 €
Acquista su amazon:
formato brossura: Il weekend
Cameron è uno dei miei autori preferiti, di cui voglio recuperare tutto, ma lentamente. Per ora ho letto proprio "Un giorno questo dolore ti sarà utile", che ho follemente amato soprattutto per il protagonista, e "Il weekend", che mi ha colpita meno ma mi è piaciuto comunque tantissimo. Anch'io penso che ci sia una mancanza voluta, del resto a me è sembrato che il tema principale fosse la solitudine, di cui ogni personaggio è vittima in un modo straordinariamente soggettivo (se t'interessa, ti lascio il link alla mia recensione su anobii: http://www.anobii.com/shitandbones/comments?public=0&sort=1&page=4).
RispondiEliminaHo già "Quella sera dorata", che penso di leggere una volta terminate le prossime due letture. Non vedo l'ora :)
Quella sera dorata è davvero molto bello, forse il più bello tra i tre che ho letto finora. Fammi poi sapere quando lo leggerai allora! :)
EliminaDi Cameron ho letto tutto. Il weekend è senza dubbio uno dei libri che mi piace di più in assoluto. Come hai detto tu rasenta la perfezione, e lo si capisce dal fatto che una storia così semplice riesca a trasmettere tanto. Questo succede grazie a una prosa precisa in grado di evocare, senza utilizzo di trucchi escamotage narrativi, ogni tipo di sensazione.
RispondiEliminaAnche Coral Glynn è molto bello, così come l'atmosfera che si respira in Andorra.
Lui è il mio punto di riferimento. Il weekend è il libro che avrei voluto scrivere.
Coral Glynn sarà il mio prossimo acquisto di questo autore! (Non so perché, ma mi ispira di più di Andorra). Comunque li voglio recuperare tutti! Anche perché Cameron scrive davvero molto bene, semplice, conciso eppure estremamente intenso!
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