Nuovo appuntamento con i "libri che vorrei" leggere, perché incuriosita dalla trama o da recensioni e commenti positivi. Ricordo che in questi post potranno comparire libri non ancora usciti o usciti da poco ma anche libri più vecchi che, per un motivo o per l'altro, non avevo mai scoperto prima.
Ecco qui i romanzi entrati negli ultimi giorni nella mia wish list:
SOFIA SI VESTE SEMPRE DI NERO, Paolo Cognetti (Minimum Fax, 2012)
Trama: "Sofia si veste sempre di nero" è la nuova prova narrativa di Paolo Cognetti, autore di "Manuale per ragazze di successo" e "Una cosa piccola che sta per esplodere". Nei suoi racconti, cesellati con la finezza di Carver e Salinger, Cognetti ha saputo rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni, all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua scrittura precisa e intensa, Cognetti ci regala il ritratto di una donna torbida e inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada.
Ho sentito parlare molto di questo autore e di questo suo libro e ne sono attratta come una calamita, anche se non saprei bene spiegarvi il motivo. Un po' perché gli autori italiani contemporanei si stanno rivelando sempre una piacevole scoperta, un po' perché mi piace molto questa casa editrice e le sue copertine. Fatto sta che voglio leggere questo libro.
E POI, PAULETTE... , Barbara Constantine (Einaudi, 2012)
Trama: Ferdinand è un signore sui settanta che vive tutto solo nella sua enorme cascina in campagna. Figli e nipoti hanno troppi impegni... A lui resta il cane, un bicchierino ogni tanto, e un sacco di tempo libero. Un giorno Ferdinand, facendo visita alla vicina, scopre che il suo tetto è stato devastato da un nubifragio. Non ci dorme tutta la notte. Ma il mattino successivo si fa coraggio e invita Madame Marceline a trasferirsi da lui. Lei e tutti i suoi animali, ben inteso. A poco a poco la fattoria si riempie di fermento, agitazione, nuova vita. Perché dopo Marceline arrivano anche un amico di infanzia di Ferdinand rimasto vedovo di recente, due vecchine un po' smemorate, uno studente di Agraria che rimette in sesto l'orto, e alla fine anche Paulette...
Di questa autrice avevo già letto e apprezzato molto "Tom, piccolo Tom". Ho scoperto per caso, grazie a uno dei tanti blog letterari come il mio, questo secondo romanzo. La trama mi affascina molto, come succede quasi sempre nel caso di libri che parlano di anziani in situazioni che si preannunciano buffe ma anche molto profonde.
IL MIO REGALO SEI TU, Sarah Spinazzola (Marcos y Marcos, data prevista di uscita 25 ottobre 2012)
Trama: Oggi vede suo padre per la prima volta. Sono diciotto anni che aspetta questo momento. Una settimana fa l'ha visto in televisione, l'ha cercato e ora eccola lì, che sposta il peso da un piede all'altro nella portineria di uno studio televisivo. Lui ha qualcosa da finire, le chiede soltanto un attimo; diciotto anni e un attimo.
"Hai fatto bene a cercarmi tu, perché io non l'avrei mai fatto" le dice poi. Non ci sono abbracci. Gelido freddo invernale, dentro e fuori di lì. Ha un bel salire e scendere da autobus e tram, Lidia, per andarlo a trovare. Passano i mesi e non c'è disgelo.
Ma il destino è disegnato nel cielo, ha un cappello bianco da cowboy, è da anni che la cerca dappertutto e ancora non l'ha trovata.
Aspettami, non ti muovere, gli dice Lidia, ti troverò io.
Va a cercarlo lontano, su una montagna a duemila metri, dove il lavoro principale è sorridere, e non fermarsi mai.
E proprio lì, di colpo, una pioggia di sms cambia tutto.
Amo la Marcos y Marcos. Amo le sue incredibili copertine e, almeno per ora, non ho mai avuto nessuna delusione dai suoi romanzi. La prima volta che ho letto questo titolo, pur piacendomi molto, mi ha fatto pensare che il libro raccontasse di una storia d'amore. La trama ha smentito il mio sospetto... sebbene anche quello tra padre e figlia sia una forma di amore. O di amore negato, come in questo caso.
Trama: nelle cucine di un ristorante di lusso a Zurigo lavora Maravan, un giovane tamil che viene dallo Sri Lanka. Come molti suoi connazionali è fuggito dalla guerra per giungere in Europa, sperando nell'asilo politico e con la responsabilità di aiutare la famiglia rimasta in patria. Nel ristorante gli vengono assegnati solo i compiti più umili e noiosi, ma lui non se la prende. Ha un carattere amabile e ottimista, possiede una fede devota, e soprattutto è un cuoco dall'olfatto e dalle qualità straordinari. La prima a scoprirlo è Andrea, una cameriera dello stesso locale. Per lei Maravan cucina il vero curry, ispirato alla tradizione culinaria di famiglia con qualche personale innovazione. La ragazza, nel corso di una cena indimenticabile, avrà un'idea che cambierà il loro futuro: dovranno mettersi in proprio e aprire una ditta. Si chiamerà "Love Food" e proporrà un Love Menu, consegna a domicilio di raffinati manicaretti afrodisiaci capaci di stimolare il desiderio delle coppie annoiate. I primi clienti arrivano grazie a una terapista specializzata, ma la voce si sparge rapidamente. Le sensuali ed efficaci ricette di Maravan sanno restituire gusto ed emozione alle serate di coppie abbienti, a personalità della politica, a uomini d'affari in cerca di sensazioni forti. Ma attraggono anche figure ambigue, che vivono ai margini del potere e della ricchezza...
Amo molto i romanzi che parlano di cibo (sarà che mi piace mangiare...) e di passioni che permettono di riscattarsi e riprendere in mano la propria vita. Se mi fossi fermata alla copertina, questo libro non mi avrebbe attratto nemmeno un po'. Poi però ho letto la trama e mi è venuta voglia di leggerlo (e anche un po' di mangiare a dir la verità)
Qualcuno di voi li ha già letti?
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