Ormai sto facendo il conto alla rovescia per l'arrivo delle ferie: manca una settimana e mezza e davvero non ce la faccio più. La meta sarà la Spagna, in un bel paese di mare vicino a Castellón de la Plana.
L'altro giorno ho iniziato a guardare qualche possibile titolo di libri scritti da autori spagnoli da poter comprare una volta là (giusto per avere un'idea, assolutamente non vincolante... perché tanto poi vado a ispirazione del momento) e mi sono imbattuta in un romanzo perfetto per questa rubrica. Ed è anche più in tema di quanto si possa pensare, perché l'autore in questione è originario proprio di Castellón de la Plana.
Punto questo romanzo già da quando è uscito, ma poi per un motivo o per l'altro non sono ancora riuscita né a comprarlo né a leggerlo. Sto parlando di Eloy Moreno e del suo EL BOLÍGRAFO DE GEL VERDE, tradotto in italiano con il titolo RICOMINCIO DA TE:
Il libro in lingua originale è stato in principio autopubblicato dell'autore: ha preso un po' di copie e ha girato di libreria in libreria, arrivando a venderne più di tremila. E' stato quindi notato dalla casa editrice Espasa che ha ripubblicato l'opera all'inizio del 2011. La traduzione in italiano arriva circa un anno dopo, ad opera di S. Bogliolo, per la casa editrice Corbaccio.
Il romanzo racconta la storia di un uomo, della sua vita piatta, mediocre e senza grandi exploit, e del suo desiderio di rivalsa: vuole riconquistare l'amore di sua moglie, l'affetto del figlio e l'amore per la vita in generale, cercando di realizzare tutti i suoi sogni.
Il cambiamento di titolo è evidente. La traduzione letterale di "El bolígrafo de gel verde" avrebbe dovuto essere "La penna gel verde" (o semplicemente "La penna verde"). Non avendo ancora letto il libro non so bene a cosa si possa riferire, ma leggendo qualche commento qua e là ho trovato una recensione che dice che "la parte sulla penna verde è un po' lunga e noiosa". Quindi direi che il titolo originale, come era immaginabile, fa riferimento a qualcosa di specifico presente all'interno del libro. E' un titolo sicuramente curioso e particolare, anche se forse in italiano perde un po' del suo potere evocativo. Certo è che la scelta italiana, a mio avviso, banalizza molto il libro, facendolo passare per una semplice e banale storia d'amore, cosa che, almeno da quanto riportato sulla quarta di copertina, non sembra essere.
Da segnalare però che la versione italiana ha mantenuto la stessa copertina dell'originale, un'abitudine questa che si sta diffondendo e che devo ammettere mi piace molto.
Che dite?
Da segnalare però che la versione italiana ha mantenuto la stessa copertina dell'originale, un'abitudine questa che si sta diffondendo e che devo ammettere mi piace molto.
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