Micah si portò pollice e indice alle labbra e fischiò. Di lì a poco una vecchia capra sbucò da dietro la casa. Micah e Lyris l'avevano cresciuta insieme.
La capra si avvicinò con passo felpato sull'erba. I ciuffi rossi e bianchi del suo manto avevano assunto varie sfumature argentee. Scrutò i presenti e poi fissò Micah, come a dire: «Ehi, aspetta, te ne stai andando? È di questo che si tratta?»
Micah si lasciò cadere in ginocchio e le arruffò il manto stopposo e lungo. Si sforzò chiaramente di non piangere, ma pianse comunque. La capra guardava con occhi a fessura la strada davanti alla casa.
«È più difficile di quanto avessi immaginato» disse Micah.
Aspettavo da tempo di tornare nella Grouse County di Tom Drury. Dopo essermici affezionata in La fine dei vandalismi e poi completamente innamorata in A caccia dei sogni, ero curiosa di sapere come andavano le cose per Tiny, Micah e Lyris, per Dan e Louise, per la capretta e per tutti quanti. Una curiosità che è stata prontamente soddisfatta con la pubblicazione, sempre per NN editore e sempre con la traduzione di Gianni Pannofino, del terzo e ultimo volume di questa trilogia, Pacifico, uscito in libreria a fine giugno.
I personaggi che ho conosciuto e amato nel primo e nel secondo volume ritornano tutti. Ritornano Dan, che ora non è più sceriffo ma investigatore privato, e sua moglie Louise, che nonostante i tanti anni passati ancora non si è messa il cuore in pace per quello che ha perso. Ora lei gestisce un negozio di antiquariato e vizia come può Lyris e il suo fidanzato, che vivono insieme nello stesso palazzo. Sì, Lyris se n’è andata da casa di Tiny per seguire la sua vita, ma senza mai abbondare davvero quel padre adottivo che l’ha accolta come fosse sua figlia, né il fratello Micah (e tanto meno la loro capretta). Tiny è sempre Tiny, invece, anche se ora si ritrova a fare i conti con la solitudine: la ex moglie Joan, infatti, che lo aveva lasciato nel secondo romanzo, è tornata a riprendersi suo figlio Micah per portarlo con sé a Los Angeles, dove lei fa l'attrice, per offrirgli una una nuova vita.
In Pacifico il raggio della Grouse County si amplia e arriva fino all’oceano. Ai racconti della vita nella contea, fatta sempre di personaggi singolari, di momenti bislacchi alternati ad altri di profonda tenerezza, si alternano quelli nella grande città dove Micah si ritrova a vivere e cercare di ambientarsi. Lì stringerà amicizie, lì conoscerà per la prima volta l’amore, ma da lì continuerà anche a sentire la nostalgia della sorella, della provincia, di casa.
«Ho trovato una fidanzata, pa'».
Tiny si sentì vecchio a quella notizia.
«Una fidanzata, Micah».
«Si chiama Charlotte. Va a cavallo».
«Devo aprirle le porte, capito? E non farle prendere freddo».
«Okay, pa'».
«Prendono freddo facilmente. Cioè, magari non tutte, ma tante sì».
«Le prenderò dei guanti».
«Bravo. E se ha freddo togliti la giacca e dalla a lei. Non so bene perché ma è una cosa molto importante».
Tom Drury conclude la trilogia di Grouse County riprendendo tutti i personaggi principali che sono comparsi nei romanzi precedenti e mostrando al lettore dove sono adesso, come se le passano, come sono diventati, come e se sono cambiati. Ma in Pacifico (che è stato scritto tredici anni dopo da A caccia nei sogni e ben diciannove dopo La fine dei vandalismi... come se l'autore stesso abbia voluto lasciare ai suoi protagonisti un po' di tempo per loro, e poi tornare a vedere come andavano le cose.) non si tirano le somme, non si conclude nulla: proprio come nei romanzi precedenti è semplicemente il racconto di vite normali prese in un momento della loro vita, della loro quotidianità, che affrontano ciò che viene messo loro di fronte ogni giorno, che sia uno strano omicidio su cui indagare, oppure un rimpianto che ancora si fa sentire, un ricordo che proprio non se ne può andare, una rapina fatta tanto per il gusto di farlo o una ragazza da caricare in auto senza farsi troppe domande.
Rispetto ai due precedenti, che avevo amato alla follia, Pacifico mi è piaciuto un pochino meno. Forse perché non c’è solo la Grouse County e la vita di provincia, ma anche la città; forse perché la città così grande per me resta sempre uno spauracchio e non riuscirei mai a viverla come la vive Micah; forse perché ho sempre odiato Joan, fin dalla sua prima apparizione. Ma è comunque un gran bel romanzo, in cui Drury mescola ancora una volta con sapienza comicità, ironia, tenerezza e commozione, attraverso gesti semplici, e spesso singolari, che si caricano di un significato profondo.
Mi mancherà tanto la Grouse County. Mi mancherà perdermi per i paesini che la compongono e ascoltare le chiacchiere di chi si incontra per strada. Mi mancheranno Tiny, Lyris, Louise, Dan e tutti gli altri. Capretta inclusa.
TITOLO: Pacifico
AUTORE: Tom Drury
TRADUTTORE: Gianni Pannofino
PAGINE: 243
EDITORE: NN editore
ANNO: 2018
ACQUISTA SU AMAZON
formato cartaceo: Pacifico. Trilogia di Grouse County: 3
formato ebook: Pacifico
Ciao, bel post. Non conoscevo questo autore, ma dato che amo moltissimo il filone del romanzo americano credo che rimedierò presto partendo dal primo titolo, "La fine dei vandalismi". Non so perché, ma quando hai scritto che protagonista è l'ambientazione, la città, la contea, e che questo libro è come un raggio di sole su uno spaccato di vita quotidiana di persone normali che cercano di ambientarsi in un determinato luogo, mi è tornata in mente la trilogia di Haruf. Ricordo che fece un grande successo qualche anno fa, mentre a me, non so perché, non fece impazzire. Spero che questo Autore mi saprà rapire in modo più intenso rispetto a lui.
RispondiEliminaHai mai letto "La trilogia del drive-in" di Joe Lansdale? Io l'ho acquistata al Salone del Libro un paio di mesi fa su consiglio di Erica (La Leggivendola) e devo dire che, anche se non l'ho ancora terminato per varie letture che sto portando avanti contemporaneamente, mi sta davvero stregando. Forse, potrebbe piacerti! :)
Colgo l'occasione per dirti che mi sono permessa di inserire il tuo blog nel mio blogroll, che puoi trovare qui: http://perasperaadastra19.blogspot.it/
Se ti fa piacere, quando hai tempo sentiti libera di fare un salto fra le mie pagine squinternate! ;)
Ciao!
Alice del blog Capricci d'Inchiostro