Ci sono membri del Senato degli Stati Uniti che, nei loro discorsi pubblici, hanno equiparato il matrimonio tra persone dello stesso sesso allo sposare una tartaruga di terra. Il senatore Coburn ha dichiarato pubblicamente che l'attivismo gay e lesbico è la più grossa minaccia per la libertà attualmente presente negli Stati Uniti. E un senatore del Sud Carolina ha detto che ai gay e alle lesbiche non dovrebbe essere concesso d'insegnare nelle scuole pubbliche. Siamo onesti, è difficile immaginare che un funzionario eletto possa dire una cosa del genere di un qualsiasi altro gruppo di cittadini. Non stiamo parlando di una frangia estremista ma di un senatore degli Stati Uniti. Dichiarazioni come questa legittimano posizioni di aperta ostilità.
Immaginate di esservi sposati da poco, dopo aver aspettato per anni e anni una legge che vi consentisse di farlo. Immaginate la felicità vostra e di chi vi vuole bene quando vi è stato finalmente concesso. Quanto è stato bello veder finalmente i vostri diritti riconosciuti come quelli di chiunque altro perché, come chiunque altro, vi siete semplicemente innamorati di una persona e non chiedevate altro che il vostro amore fosse riconosciuto legalmente.
Ho trovato una persona a cui so di poter dedicare il resto della mia vita. E quando trovi qualcuno che non è solo il tuo migliore amico, ma anche il tuo più grande sostenitore e alleato, per me è un passo naturale volerlo sposare.E poi immaginate che dopo uno, due, tre, quattro o cinque mesi dal vostro matrimonio, qualcuno proponga un referendum per chiedere che quella legge appena approvata venga di nuovo cambiata e chi, come voi, vorrebbe solo sposare la persona che ama, non possa più farlo.
8 di Dustin Lance Black, in uscita martedì 26 giugno per Triskell edizioni a cura di Chiara Messina, parte proprio da questo, con l’unica differenza che non si tratta di finzione ma di realtà.
Nel maggio del 2008 la corte suprema della California abolì la legge che vietava i matrimoni tra persone dello stesso sesso, considerandola incostituzionale, e dando così a tutti il diritto di sposarsi. A novembre dello stesso anno, però, fu indetto un referendum, conosciuto con il nome di Proposition 8, che chiedeva nuovamente di vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso e, per ribadire ulteriormente il concetto, di inserire un emendamento nella costituzione dello Stato per riconoscere come validi solo i matrimoni tra uomo e donna. Il referendum fu approvato. A seguito di questa approvazione numerosi gruppi di attivisti a sostegno del matrimonio egualitario, singoli cittadini, avvocati e ricorrenti hanno chiamato in giudizio lo Stato della California di fronte alla Corte Federale. Il giudice in carica decise di chiedere un processo completo: una decisione inaspettata, che metteva tutte le parti in gioco di fronte all'obbligo di deporre sotto giuramento. L’unica concessione data a chi sosteneva il Proposition 8 è stata di non far entrare le telecamere nella corte al momento del processo.
Dustin Lance Black, sceneggiatore vincitore del premio Oscar per il film Milk, ha preso parte al processo e ha deciso poi di raccontare i momenti salienti delle arringhe finali, tenutesi nel giugno del 2010, in forma di sceneggiatura, così che tutti potessero sapere cosa è stato detto in aula in quei giorni.
Attraverso flashback, spezzoni di interviste, testimonianze, racconti dei ricorrenti che hanno preso parte alla causa, 8 condensa in poche pagine tutte le teorie assurde portate a sostegno del Preposition 8 e di chi si dichiara contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, smontandole poi una a una, grazie a due avvocati molto bravi (il signor Boies e il signor Olson) e a un fantastico giudice illuminato, il Giudice Walker, non disposto a tollerare testimonianze senza solide basi.
SIGNOR BOIES
(fuoricampo) Mi lasci andare al punto quattro dove sostiene che: «I paesi che legalizzano i matrimoni dello stesso sesso mostrano un preoccupante declino morale.» Crede che, dopo aver legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, l'Olanda si sia mossa per legalizzare l'incesto e la poligamia? Chi glielo ha detto, Signore?
DOTTOR TAM
È scritto su internet.
SIGNOR BOIES
(fuoricampo) Su Internet?
DOTTOR TAM
Sì.
Il libro è una piccola perla. Raccontando a tutti questo processo, mettendo in luce sia le implicazioni politiche (la discriminazione, la disparità di trattamento) sia quelle umane (perché due persone che si amano non dovrebbero sposarsi? Che fastidio può mai dare a due eterosessuali se due omosessuali decidono di sposarsi?), 8 (e le sue rappresentazioni, portate in scena in diversi teatri in giro per l'America) ha svolto un ruolo importante per il raggiungimento dell'uguaglianza negli Stati Uniti in cui, a seguito di una sentenza della Corte Suprema del 26 giugno 2015, è stato riconosciuto il matrimonio tra le persone dello stesso sesso, perché vietarlo sarebbe incostituzionale. Ma fondamentali soprattutto perché riescono a evidenziare quanto sia assurdo impedire a due persone che si amano di sposarsi e di vedere riconosciuti i diritti di chiunque altro.
Il cammino da percorrere è ancora lungo, come evidenzia Matteo B. Bianchi nella bella prefazione al libro. L'Italia, per esempio è arrivata alle unioni civili da poco, dopo anni di fatica, di proteste e tribolazioni, rese più complicate dall'ingerenza vaticana nel nostro paese e dall'assurdità della "teoria gender" diffusa come ultima spiaggia per colmare l'assenza di motivazioni valide per opporsi. E chissà che questo libro, grazie alla lungimiranza e al coraggio di una piccola casa editrice che ha deciso di pubblicarlo anche qui da noi, nel suo piccolo non possa dare una mano e aprire gli occhi a chi ancora storce il naso, a chi ancora protesta e si oppone, senza forse rendersi nemmeno conto di stare negando a una persona di veder riconosciuto il suo amore per un'altra.
Ed è mia convinzione che, a conti fatti, i "Non lo so" e i "Non devo presentare alcuna prova", con tutto il dovuto rispetto per il signor Cooper, non siano sufficienti. Non possono essere sufficienti quando si stanno sottraendo decoro e diritti umani basilari a un vasto gruppo di persone.
Non possiamo dire: «Vi priviamo del diritto costituzionale alla libertà, alla privacy, del diritto costituzionale di associazione e di quello all'intimità sessuale dopo avervi detto che li avevate.» Non è accettabile, Non è accettabile per la nostra Costituzione. E il signor Blankenhorn ha assolutamente ragione: il giorno in cui metteremo fine a tutto questo, saremo più americani.
Titolo: 8
Autore: Dustin Lance Black
Traduttore: Chiara Messina
Pagine: 107
Anno di pubblicazione: 2018
Editore: Triskell edizioni
Prezzo di copertina: 10€
Acquista su amazon:
formato cartaceo: 8
formato ebook: 8
Non sapevo che la Triskell si fosse data a pubblicazioni di questo tipo e, per una lettura alternativa, diversa nel formato, potrebbe essere molto interessante. Una curiosità da parrucchiera la vuoi sapere? Le sclerate di qualche amica di Facebook mi hanno fatto subito pensare, leggendo Dustin Lance Black, non a Milk (bellissimo), ma a Tom Daley: il nuotatore inglese con cui sta. Alla prossima puntata di Verissimo. Sigla.
RispondiEliminaCredo sia il primo libro di questo tipo che pubblicano... e direi che come inizio di un nuovo filone (se effettivamente proseguirà) è un gran bell'inizio. È una lettura che merita :)
EliminaAhahaha mi piacciono sempre un sacco le curiosità da parrucchiera sul mondo dei libri :D