mercoledì 26 agosto 2015

ERA DI MAGGIO - Antonio Manzini



Che sono innamorata di Rocco Schiavone ve l’ho già detto, vero? Mi sembra proprio di sì, quando ho recensito Pista nera, La costola di Adamo e Non è stagione. Ma è sempre meglio ripeterlo, così da mettere le mani avanti nel caso la recensione di Era di maggio, ultima avventura del vicequestore nato dalla penna di Antonio Manzini, risulti un po’ troppo entusiasta.
Sono innamorata di Rocco Schiavone forse addirittura di più di quanto non lo sia stata in passato del Guido Guerrieri di Gianrico Carofiglio. 
Forse perché Rocco è più rude ma in realtà ha un cuore tenero, forse perché non è così onesto come ci si aspetterebbe, forse perché il suo passato è tanto triste e doloroso. Non lo so, però da quando l’ho scoperto aspetto una sua nuova avventura sempre con molta trepidazione.

Era di maggio (che è uscito a fine luglio quindi mi sa che adesso avrò un bel po’ da aspettare, visto che i tempi di scrittura e quelli di lettura sono ben distanti tra loro) riparte esattamente da dove era finito Non è stagione. La fidanzata di un amico di Rocco è stata uccisa quando si trovava ospite a casa del vicequestore e appare chiaro a tutti che il vero obiettivo era proprio lui. Il passato di Rocco torna quindi a rifarsi vivo e, ancora una volta, l’uomo si ritrova a fronteggiare dei sensi di colpa che forse non lo abbandoneranno mai. Mentre cerca di indagare su quanto successo, con frequenti viaggi a Roma, anche il caso di mafia e appalti truccati che sembrava risolto con il ritrovamento della figlia Pietro Berguet, rapita nel volume precedente, ritorna in auge, a seguito di una misteriosa morte...

Era di maggio è un libro di transizione, di difficile lettura senza aver letto il precedente e che lascia in sospeso tante cose per un seguito (quindi se non avete mai letto nulla di Antonio Manzini e di Rocco Schiavone, non partite da qui, perché ci capireste davvero poco).
La storia di Rocco e del suo passato sta diventando sempre più predominante rispetto a una vera e propria trama gialla, fatta di omicidi e indagini, segno evidente che Antonio Manzini sta ponendo le basi per qualcosa di grosso, fornendo al lettore indizi via via sempre più grandi.

Questa volta, però, ho trovato un po’ più confusi e difficili da seguire i vari spostamenti del protagonista su e giù per l’Italia e sviluppate in modo forse un po' troppo frettoloso le indagini del crimine in Valle d'Aosta.
E poi c'è quel finale aperto, troppo aperto, che lascia in sospeso tante, tantissime cose, che un pochino mi ha disturbato (anche perché non è una serie tv, che la puntata successiva arriva al massimo una settimana dopo... l'attesa per il prossimo potrebbe essere lunga)
Lo stile di Manzini, però, è talmente appassionante e coinvolgente, così come il personaggio di Rocco e tutti quelli di contorno sono talmente ben caratterizzati, che l’autore può permettersi di giocare con la pazienza dei lettori ancora un po’, senza correre grossi rischi di stancare nessuno.

Sperando non ci faccia attendere troppo per un nuovo seguito. Che quel gran figo di Rocco Schiavone già mi manca un sacco.

Titolo: Era di maggio
Autore: Antonio Manzini
Pagine: 381
Editore: Sellerio
Anno: 2015
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formato brossura: Era di maggio
formato ebook: Era di maggio

4 commenti:

  1. Povera me. Pure io mi sono innamorata.Per fortuna posso leggerne quattro di fila!
    Lea

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    1. Ciao! Credo che mi innamorerò anche io di Schiavone, visto che ho nel mio e-book 4 suoi romanzi ma...CHI potrà aiutarmi a capire la conseguenzialità? 1) PISTA NERA (?) 2) LA COSTOLA DI ADAMO (?) 3) NON E' STAGIONE (?) 4) ERA DI MAGGIO (?) ho cercato di aiutarmi con la recensione, ma prima di cominciare vorrei esserne certa! HELP ♥

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. "Era d'agosto"...tutti in vacanza! :((

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