venerdì 24 luglio 2015

THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER - Stephen Chbosky


The Perks of Being a Wallflower di Stephen Chbosky (pubblicato in Italia da Frassinelli con il titolo Ragazzo da parete prima dell’uscita del film e poi da Sperling&Kupfer con il titolo Noi siamo infinito dopo l’uscita del film) è un romanzo per adolescenti.
Il secondo romanzo per adolescenti che leggo in un mese.
Non so se è perché ho compiuto trent'anni e ho bisogno di sentirmi ancora giovane o se sia semplicemente un caso. Fatto sta che mi sono ritrovata in casa questo libro, dimenticato sul mio divano dopo uno scambio di libri tra altre due persone, e ho mi sono detta “perché no?”.

Quando era uscito il film, qualche anno fa, era diventato una sorta di moda, quasi un caso editoriale scoppiato in ritardo, come quasi sempre succede quando da un libro traggono un film di successo. Allora non lo avevo considerato, vuoi per la tematica, vuoi perché ho qualche difficoltà con i libri di moda. Ma sono passati degli anni, se ne parla ancora sì, ma meno. E quindi non avrei avuto nessuna influenza nel mio giudizio finale.

Il wallflower, il ragazzo da parete, del titolo è Charlie, un ragazzino solitario, introverso, “strano” per usare un termine poco politicamente corretto, che frequenta le scuole superiori. Ha un fratello, che sta per entrare al college con una borsa di studio per il football, e una sorella bellissima ancora alle superiori come lui, ma all’ultimo anno. Un giorno conosce Sam e Patrick, due fratelli che decidono di prenderlo sotto la loro ala. Insieme a loro, Charlie inizia a uscire, a frequentare feste, a divertirsi, a sentirsi parte di un qualcosa come non gli era mai successo prima. 
Sam sat down and start laughing. Patrick started laughing. I started laughing.
And in that moment, I swear we were infinite.
E poco importa se di Sam lui è un po’ innamorato e se comunque per tutti continuerà ad essere quello strano. Lui è felice. Lo è anche grazie a Bill, un professore che gli passa in continuazione libri da leggere, e grazie a quella popolarità che sta vivendo riflesso. Finché le cose non cambiano, per un suo stupido errore che cambia gli equilibri del gruppo. Charlie si sente di nuovo perso, si sente di nuovo solo. Vorrebbe sistemare le cose ma non sa come fare. Si aggiustano poi da sole, come sempre succede con il tempo quando si è adolescenti. 

Come dicevo all'inizio, The Perks of Being a Wallflower è un libro per adolescenti. Ma è anche qualcosa di più. Perché, sì, è scritto in modo abbastanza semplice, ma oltre alle banali turbe adolescenziali che tutti, chi più e chi meno, abbiamo vissuto, tratta temi importanti: l’omosessualità, l’aborto, la droga, il suicidio, la violenza, la paura, l’amore. E lo fa attraverso il candore, l’ingenuità, lo sguardo di questo ragazzo che vorrebbe avere tanti amici, vorrebbe essere uguale agli altri, ma non ci riesce e non capisce nemmeno il perché. 

Forse gli argomenti trattati sono tanti, per lo spessore del libro. Però l’espediente narrativo delle lettere che Charlie scrive a questo “amico” rende il tutto sopportabile e non fa poi troppo sentire la mancanza di un maggiore approfondimento. 
E’ diverso dai libri per adolescenti italiani. Non che ne abbia letti tantissimi, nemmeno quando ero adolescente. Però nei nostri sembra sempre tutto forzato, tutto finto, tutto o troppo rosa e fiori o troppo tragico (le ragazze sono sempre o bellissime o sfigatissime, i ragazzi o sono superfighi ma dolcissimi e ovviamente innamorati della ragazza più fragile e goffa, oppure impacciati, antipatici e brufolosi  e quindi nessuno li considera).

Insomma, The Perks of Being a Wallflower mi è piaciuto. E ci aggiungo anche un molto, dai, per essere un romanzo con un target diverso dalla mia età. Consigliato.

Titolo: The Perks of Being a Wallflower
Titolo italiano: Noi siamo infinito
Autore: Stephen Chbosky
Acquista su amazon:
lingua originale:The Perks of Being a Wallflower

8 commenti:

  1. Ancora non l'ho letto, proprio perchè ho paura di avere aspettative troppo alte o troppo basse! Credo che aspetterò ancora qualche mese prima di immergermi in questa lettura :)

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    1. Io aspettato un po' da quando era di moda proprio per evitare di farmi influenzare... aspetta il tuo momento giusto anche tuo :)

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  2. Adorato. Per capirlo davvero, devi essere... un po' così, come ho letto da qualche parte.
    Non ci sono definizioni precise. Un po' così va bene.
    Piaciuto tanto anche il film, in cui ho trovato un Charlie identico.

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    1. Sto cercando proprio ora di recuperare il film! Spero sia all'altezza!
      Concordo sì, devi essere (o essere stato a quell'età) un po' così...

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    2. Fammi sapere. E' sfoltito di tanti passaggi, ma in realtà mica tanto...
      Su Youtube ci sono un mondo di (belle) scene eliminate. Ma suppongo che il film non potesse durare dieci ore, mannaggia. :)

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  3. Ho letto il tuo post due volte, in due giorni diversi. La prima volta mi sono fermata alla parola "adolescenti". No, non fa per me, mi sono detta. In questo periodo sono irretita da letture terremoto che mi scuotono le corde cardiache, e me ne compiaccio anche. Erroneamente, pensavo che si trattasse di qualcosa di leggero. Oggi l'ho riletto, e devo dire che mi piace parecchio quello che hai raccontato, per cui penso che lo leggerò anch'io, in qualche vita futura. Tralaltro, non mi sembra poi così adolescenziale, per quanto l'età giovane e il tipico disagio lo evidenzino a chiare lettere. Forse perché, quando diciamo adolescente, qui in Italia, identifichiamo erroneamente un periodo da cuoricini rosa e occhi sognanti, che non corrisponde affatto alla realtà. L'adolescenza è l'età infernale per eccellenza, e ha risvolti pesanti anche per chi apparentemente ha tutte le fortune, così come sono identificate a quell'età: pelle rosea senza brufoli, niente sovrappeso, popolarità presso l'altro sesso, ecc. Mi piace l'idea del ragazzino preso sotto l'ala degli altri due. Meno male che ho riletto il post...avrei rischiato di perdere una bella indicazione.

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