Mi sono bastate poche pagine per averne la certezza assoluta e per chiedermi per quale assurdo motivo io abbia aspettato così tanto a leggere qualcosa di suo.
Nemico, amico, amante è una raccolta di nove racconti. Uno più bello dell'altro.
Si inizia con quello che dà il titolo al libro, la storia di una donna che , vittima di uno scherzo di cattivo gusto della figlia dell'uomo presso cui lavora, decide di partire per raggiungere un uomo di cui è innamorata e con cui è convinta di aver avuto uno scambio epistolare. Si prosegue con Il ponte galleggiante, che narra di Jinny, malata di tumore e ormai convinta di essere prossima alla fine, che, quando scopre che la malattia sta miracolosamente regredendo, non sa più come affrontare la vita, come dirlo al marito, che ormai si stava abituando a un futuro senza di lei. Mobili di famiglia, che parla del rapporto tra una ragazza e una vecchia zia, Alfrida, da sempre considerata la stravagante e la ribelle della famiglia, quella più sfacciata e sicura di sé, ma che in realtà nasconde un dolore molto grande. Conforto, che parla di malattia, di amore, di morte e di chi resta. Ortiche, di un amore del passato che dura negli anni e nei ricordi. Post and Beam, di un passato che si vuole dimenticare, di un presente ambiguo e di uno strano triangolo amoroso di cui due non sanno di essere i vertici. Quello che si ricorda, sulla potenza degli attimi e di come scelte improvvise possono condizionare la nostra vita, anche senza sconvolgerla. Queenie, la storia di una donna che ha sempre seguito le sue passioni, anche quando non avevano senso e quando facevano male. E poi, in chiusura alla raccolta, The bear come over the mountain, che parla, di nuovo, di malattia, di passato offuscato, di case di riposo e, ancora una volta e sempre, d'amore.
La stile di Alice Munro è molto semplice e racconta di storie all'apparenza banali ma che racchiudono sentimenti e sensazioni molto profonde. Le sue protagoniste femminili sono donne qualunque, che affrontano la vita come arriva loro, legate ai preconcetti, alla morale e ai luoghi comuni della società che le circonda, a cui un po' si ribellano e un po' si arrendono. Sono storie che parlano di vita, una vita che può riguardare tutti, perché tutti possiamo essere vittime di scherzi, di malattie, di un passato che non riusciamo a dimenticare o che sparisce dalla nostra mente senza che possiamo far nulla per evitarlo. Tutti almeno una volta ci siamo ribellati, abbiamo osato, abbiamo compiuto un gesto, che sia una fuga o un semplice, banalissimo bacio, senza sapere dove ci avrebbe portato e se davvero avrebbe cambiato qualcosa. Tutti amiamo e abbiamo amato.
Certo, c'è una forte componente di tristezza, non è sicuramente una lettura allegra e spensierata, e nessuna delle donne descritte appare felice nella sua vita, vuoi perché malata, vuoi perché accanto a un uomo che non ama, vuoi perché nel momento in cui viene presentata al lettore è in un punto triste, morto, della sua vita. Ma questo secondo me contribuisce a rendere la lettura ancora più intensa, a immedesimarsi ancora di più, e probabilmente soprattutto se si è donne, nei personaggi descritti.
Insomma, sono davvero contenta che la vittoria del Nobel mi abbia spinto, finalmente, a leggere questi racconti. Perché sono semplicemente meravigliosi.
E ancora una volta, tanto di cappello alla traduttrice Susanna Basso per l'ottimo lavoro che ha svolto.
E ancora una volta, tanto di cappello alla traduttrice Susanna Basso per l'ottimo lavoro che ha svolto.
Titolo: Nemico, amico, amante
Autore: Alice Munro
Traduttore: Susanna Basso
Pagine: 315
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Einaudi
ISBN: 978-8806174682
Prezzo di copertina: 12 €
Acquista su Amazon:
formato brossura:Nemico, amico, amante...
formato ebook:Nemico, amico, amante... (Super ET)
Tanto di capello?!? Ohibò, sono ormai calvo... :-D
RispondiEliminaPiergiorgio
P.S.: non volermene, ma è così divertente fare le pulci ad una brava come te!
Oddio che lapsus -.-' Grazie per avermelo fatto notare (e pensare che l'ho letta tre volte...). Ora ho corretto!
EliminaOra elimina il commento, era solo per scherzare... ;-)
Eliminaieri sono stata in libreria e c'era una sfilza di libri della Munro in bella mostra da post-premio Nobel ed ero quasi tentata di prenderne uno; essendo però totalmente impreparata alla sua narrativa non sapevo proprio da dove cominciare e non volevo rischiare...Magari (se mai mi decidessi a sfidare il mio rifiuto per i racconti) potrei partire proprio da questo, ne hai parlato in modo convincente :)
RispondiEliminaNuoooo, perché rifiuto per i racconti?? So che non sei la sola ad avere questa reticenza nei confronti dei racconti, però buh, non riesco mai bene a spiegarmi da cosa derivi. Forse dipende anche da quali racconti hai incontrato sul tuo cammino... ci sono degli autori, tipo Carver, che scrivono dei romanzi nei racconti :)
EliminaComunque questo della Munro merita proprio! :)
Io sto giusto leggendo "Troppa felicità". Sono appena a metà ma so già che dovrò procurarmi tutte le sue raccolte quanto prima.
RispondiEliminaBravissima! Mi ha conquistato fin dal primo racconto.
Sì, anche io ora le voglio leggere tutte!
Elimina