domenica 3 novembre 2013

L'EMOZIONE DELLE COSE - Ángeles Mastretta

Tutti abbiamo qualcosa da raccontare, anche se conduciamo la più piatta e monotona delle esistenze. Abbiamo un passato, più o meno emozionante, dei genitori che hanno vissuto qualcosa che li e ci ha condizionati, abbiamo una quotidianità fatta di abitudini ma anche di piccole cose che ogni tanto, per un istante, la sconvolgono. Abbiamo amici, fratelli, colleghi, vicini di casa, a cui succede sempre qualcosa. Certo, non tutti siamo in grado di raccontare queste piccole e grandi cose della vita che ci emozionano, ma ci sono, ci sono eccome.

Ángeles Mastretta in questo suo L'emozione delle cose ci racconta le sue, piccoli frammenti di passato, di presente, di vita quotidiana che in un modo o nell'altro hanno condizionato o condizionano la sua vita. Cose che l'hanno fatta sorridere e cose che l'hanno fatta e ancora la fanno stare male. Avrebbe dovuto scrivere un romanzo, questa era la sua intenzione originale, quello che un po' tutti le chiedevano, ma la sua mente era altrove, rivolta ancora alla morte della madre che fatica ad accettare. E quindi ha preso la penna e ha scritto quello che la sua mente le diceva di scrivere e di raccontare, per cercare in qualche modo di affrontare il lutto. Parte dal suo passato, dalle origini dei suoi nonni (quello paterno è di Stradella) e dei suoi genitori, parla dei lutti che hanno colpito la famiglia, ma anche dei momenti di gioia, racconta di lei che diventa grande, che si sposta in città, che inizia a scrivere, che si innamora e fa figli, fino ad arrivare al momento dell'addio.

E' un libro molto bello, molto dolce, fatto appunto di ricordi, di frammenti e di semplici parole che hanno un significato all'apparenza banale ma per l'autrice molto profondo. Come profondi sono gli stessi ricordi, gli stessi frammenti e le stesse parole che riguardano la nostra vita.
Avevo conosciuto quest'autrice quasi per caso un paio di anni fa, leggendo Male d'Amore, e già allora ero rimasta affascinata, dal suo modo di scrivere e di narrare, dal suo legame con il Messico, paese in cui è nata e in cui da sempre vive, e da come, anche quando parla solo di se stessa, riesca a renderlo protagonista. 
E, come mi succede sempre quando leggo libri di autrici sudamericane, mi ritrovo a pensare che purtroppo non sono conosciute come dovrebbero, che sono state offuscate, non si sa bene perché, dal successo di una sola (serve che faccia nomi?), che però non è più stata in grado di farmi emozionare come invece ci riescono altre scrittrici (Ángeles Mastretta, ad esempio, ma anche Julia Álvarez).

Insomma, un libro davvero bello, ben scritto, che ti aiuta a soffermarti di più sulle cose che ti capitano ogni giorno, sulle emozioni che ti fanno provare e che riempiono la tua vita. Da leggere!

"Non ho una biblioteca, ho un caos e il desiderio di un pomeriggio passato a guardare il mare con un libro tra le mani".
Titolo: L'emozione delle cose
Autore: Ángeles Mastretta
Traduttore: Eleonora Mogavero
Pagine: 272
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Giunti
ISBN: 978-8809781825
Prezzo di copertina: 14 €
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formato brossura: L'emozione delle cose

5 commenti:

  1. Bene, direi che questo libro entra a pieno titolo nell'elenco di quelli che prima o poi vorrei leggere!

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    1. Forse ti consiglierei di iniziare prima da Male d'amore o comunque dai romanzi veri e proprio di questa autrice, per prendere un po' di famigliarità. Ma in ogni caso, merita davvero :)

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  2. MI hai molto incuriosita! Male d'amore me lo hanno consigliato anni fa e non l'ho mai letto nonostante ami i sudamericani.
    Mi piace il culto delle piccole cose, penso che questo libro potrebbe fare per me ;)

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    1. Certo, quelle qui narrate sono le piccole cose dell'autrice, il suo passato, i suoi ricordi, scritti per esorcizzare la perdita della madre. Però si legge con curiosità e soprattutto pensando alle proprie piccole cose, e non sono tanti i libri che le elogiano :)

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  3. Anche a me piace molto questa formula delle piccole cose che confluiscono in qualcosa che è più di un romanzo, è la storia di una vita. E' una formula per altro difficile da usare.

    A proposito del discorso "autrici latino-americane", magari l'hai già pure recensita, ma mi domandavo se conosci Gioconda Belli.
    Di suo mi è stato regalato "La donna abitata", che intendo rileggere perché mi aveva appassionato - anche lì c'è della rivoluzione, anzi ce n'è più d'una, sociale e personale.

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