giovedì 1 agosto 2013

KARIMA- Enrico Pandiani (You Crime 2013 - Vol. tre) ... più una piccola introduzione su cosa penso del progetto

Non so se in questi giorni avete sentito parlare di You Crime, il contest sperimentale di co-publishing digitale a tema noir, promosso dalla casa editrice Rizzoli e dal Corriere della Sera.
Dodici autori emergenti (qualcuno autopubblicato, qualcuno con pubblicazioni presso case editrici più piccole) sono stati invitati a scrivere un racconto breve, noir, che il lettore potrà  leggere, scaricare e votare, a partire dal 17 luglio fino al 30 settembre. L'autore che riceverà più voti (che si conteggiano in condivisioni sui social network) vincerà una pubblicazione con la casa editrice Rizzoli.
Questi dodici racconti sono poi stati divisi in gruppi da tre, a ognuno dei quali è stato abbinato il racconto inedito di una firma del giallo italiano: Sandrone Dazieri, Simone Parasso, Enrico Pandiani e Paolo Roversi. Ogni gruppo compone un ebook, scaricabile al prezzo di 1,99 € ciascuno. (per una spiegazione più dettagliata e precisa vi rimando alla pagina sul sito del corriere)

Devo ammettere che non avevo mai considerato, nella mia misera esperienza editoriale, l'idea della co-pubblicazione, anche se pensandoci non è poi così diversa dalla pubblicazione di antologie di racconti cartacei. E l'idea di questo concorso e di associare a ognuno di questi gruppi di autori emergenti un nome di punta non mi sembra affatto male.
Un po' più controverso è forse il sistema di votazione: tutta la promozione viene fatta dai singoli autori, che devono sapersi "vendere" sui vari social network, guadagnando così il maggior numero di condivisioni possibile, che possono avvenire però indipendentemente dalla lettura dell'ebook (anche se c'è effettivamente una distinzione nella classifica tra condivisioni ricevute e vendite). Il rischio di cadere nello spam quando ci si auto-promuove è molto alto, così come lo è quello di essere condivisi solo da parenti e amici, indipendentemente dalla qualità del proprio racconto.

Questa premessa è assolutamente doverosa per questo post, perché sto per parlarvi proprio di uno di questi ebook, che mi è stato segnalato da uno degli autori emergenti che partecipano al contest. Ovviamente si tratta di un autore che conosco, Gabriele Santoni, di cui ho letto il primo libro e diversi racconti e di cui conosco il livello letterario.Mi ha parlato di questa iniziativa, chiedendomi se mi andava di leggere l'ebook ed eventualmente votarlo. E io ho detto sì, senza impegno, senza garantirgli condivisioni né pubblicità, né recensioni positive se il racconto non mi fosse piaciuto. Come se fosse (perché alla fine lo è) un libro di qualunque altro autore.

E quindi veniamo a questo ebook, KARIMA, che prende il titolo dal racconto di Enrico Pandiani, posto ovviamente in apertura alla raccolta. Non essendo io una grande appassionata del genere, ammetto che non conoscevo questo autore se non solo ed esclusivamente di nome.
Un racconto particolare, questo Karima, che farà sicuramente la gioia di chi invece Pandiani lo conosce e lo segue da sempre, perché si tratta di una sorta di prequel in cui viene spiegato come è nato il gruppo di Les Italianes, una squadra di poliziotti di origine italiana in forza a Parigi. In Karima il gruppo non si è ancora formato, due di loro sono colleghi e amici alla buoncostume e si ritrovano a indagare sulla sparizione di due prostitute, probabilmente invischiate in qualcosa molto più grande di loro. Per una ormai è troppo tardi, ma Karima ha ancora qualche speranza di riuscire a salvarsi, forse anche grazie all'amore.
Ho letto questo racconto d'un fiato, appassionandomi alla storia e ai due investigatori, Jean-Pierre Mordenti e Alain Servandoni. Devo ammettere però che avrei voluto una storia un po'più lunga, un po' più articolata e approfondita. Ma questi sono i soliti limiti dei racconti brevi... e Karima è riuscito a farmi venire voglia di conoscere meglio il suo autore e i suoi romanzi su Les Italiens.

Ma veniamo agli emergenti, nei confronti dei quali, lo ammetto, ero parecchio titubante. Se si segue l'ordine sull'ebook, il primo racconto che si incontra è Odore di buio di Christina Anagnos. Un racconto che parla di violenza sulle donne, da un punto di vista davvero particolare e, per questo, secondo me molto efficace: il letto del reparto di rianimazione in cui è ricoverata Francesca, dopo l'ennesima violenta lite con il marito che, questa volta, l'ha ridotta in fin di vita. Eppure Francesca sembra quasi contenta, non vede l'ora di svegliarsi, di rimettersi, perché sa che questa è stata davvero l'ultima volta. Dalle voci attorno a lei, quella dei medici, degli infermieri e della sua migliore amica accorsa al suo capezzale, si rende conto che forse le cose sono più gravi di quanto sembrano e soprattutto che forse qualcosa non è andato come aveva previsto.
Un racconto decisamente ben scritto, che non fa sconti alla brutalità e che apre gli occhi sulla violenza domestica e sulla difficoltà di uscirne per chi la subisce.

Dal letto della rianimazione di Francesca, si cambia drasticamente ambientazione con il racconto Club suicidio di Federico Negri. Un racconto dei tempi moderni, che è anche una piccola critica all'uso eccessivo dei social network che forse stanno facendo perdere un po' di vista la realtà: basti vedere quante persone depresse e vittime del male di vivere sono iscritte alla app Club suicidio, formata da semplici algoritmi in grado però di interagire con gli utenti, conoscendone tutta la vita privata, gli stati d'animo del momento, per poterli mettere in contatto con le persone giuste. Il problema sorge però quando, all'improvviso, una decina di utenti di questo social network decidono di incontrarsi, in due gruppi diversi, e suicidarsi per davvero. A indagare se sia davvero colpa del Club suicidio e se possa essere accusato di istigazione c'è la dottoressa Viola Zagato che, con le sue domande scomode, arriverà a mettere in pericolo anche se stessa.
Questo racconto mi ha convinta un po' meno del precedente, forse perché avrebbe avuto bisogno di maggiore spazio narrativo. Per quanto scritto bene e appassionante (ma anche un po' angosciante, se si pensa all'influenza che effettivamente hanno i social network nelle nostre vite), è tutto forse un po' troppo rapido e sbrigativo.

A chiudere l'ebook c'è Morire due volte, il racconto di Gabriele Santoni, senza il quale, come vi dicevo all'inizio, probabilmente non avrei mai letto questa raccolta. In un paesino di provincia in cui non succede mai niente, una mattina una giovane suora viene trovata morta accoltellata sul pavimento della cucina. A indagare sul delitto ci sono  il commissario Sperti e il collega Mascagni, che ben presto scoprono che le ragioni dietro a questo omicidio sono ben più sconvolgenti di quanto pensassero.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a un racconto ben scritto e appassionante, che riesce a scansare all'improvviso l'effetto di prevedibilità in cui avrebbe potuto facilmente cadere. Avendo già letto qualcosa di Gabriele Santoni, sono rimasta stupita dalla sua capacità di cambiare genere narrativo senza mai perdere credibilità, cosa sicuramente non da tutti.

Insomma, sono tre racconti noir molto diversi tra loro, eppure tutti ugualmente ben scritti e originali e che promettono grandi cose da tutti e tre gli autori. Magari con un po' di spazio in più a disposizione!

Ora, come vi spiegavo all'inizio, potete scaricare l'ebook (questo, ma anche gli altri tre della serie Youcrime) da qualunque negozio online, leggerlo e, se vi va, poi votare il vostro racconto preferito. Su se e chi votare, non vi dico nulla, ma sul leggerlo posso assicurarvi che, anche se non siete grandi amanti nel genere, almeno nel caso di KARIMA (che è il volume 3!) ne vale la pena.


Titolo: Karima: You Crime 2013 - Vol. tre
Autore: Enrico Pandiani ( Christina Anagnos, Federico Negri, Gabriele Santoni)
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Rizzoli Lab
Prezzo di copertina: 1,99€
Acquista su Amazon:
formato ebook: Karima: You Crime 2013 - Vol. tre

3 commenti:

  1. Conosco l'iniziativa perché conosco uno degli autori... ohibò, un'autrice. Che ho votato sulla fiducia, lo so, sono una persona orribile (e conosco un blog dove questo atteggiamento sarebbe messo alla berlina) ma tant'è. Il sistema è strutturato in questo modo, così come ai contest dove vince chi porta più sostenitori. Al di là del metodo, non essendo interessatissimo al genere, forse a torto, non credo che troveranno spazio nella mia coda di lettura. L'iniziativa mi sembra simpatica e, se non altro, sfrutta bene il mezzo digitale.

    (Tra parentesi, io segnalerei che l'ebook è protetto da Social DRM :P)

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    1. Concordo sul fatto che sfrutta bene il mezzo digitale... e il fatto di essere accompagnati da un autore più conosciuto consente a questi emergenti maggiore visibilità, rendendoli più appetibili anche al lettore.

      Il discorso del voto sulla fiducia è più che comprensibile e ci sta. La mia considerazione era solo di carattere "letterario", cioè che non si premia tanto il più bel racconto quanto l'autore più social. C'è anche da dire però, almeno in questo caso, che tutti e tre i racconti sono di buon livello (e immagino sia così anche negli altri tre ebook). Insomma, non penso siano stati scelti proprio a caso.

      (ehm... ammetto con somma ignoranza di non sapere che vuol dire che è protetto da Social DRM... sono un po' capra in ste cose :( )

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    2. (Il social DRM è un watermark, ovvero da qualche parte nel file c'è scritto il tuo nome, o la tua mail, o il numero d'ordine - è un sistema di protezione poco invasivo e ispirato agli ex libris. Ciò comporta che se clicco su "compra su Amazon" riesco poi a convertirlo e leggerlo sul mio ereader non-Kindle. Se invece fosse protetto da DRM, potrei comprarlo, scaricarlo e... e non riuscirei a leggerlo su nessun dispositivo, o quasi. Però Amazon non dice mai come protegge gli ebook, e se ne vanta. Per questo è importante segnalare se c'è protezione, soprattutto se inserisci un link per l'acquisto diretto. Altrimenti è come vendere un libro criptato senza che io abbia a disposizione la chiave per decifrarlo.
      In parole povere: i DRM (sia Amazon sia Adobe) sono il male, con Social DRM si può convivere e nessuna forma di protezione = nessun problema. Questo, naturalmente, dal punto di vista dell'acquirente onesto.)

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