Non sembra, ma sette anni sono tanti, soprattutto per un blog che era nato un po’ per caso. Fa effetto pensare che sia già passato tutto questo tempo da quella prima volta. E fa ancor più effetto pensare che in tutti questi anni, mentre la mia vita normale scorreva e andava avanti, il blog sia sempre rimasto una costante e una certezza.
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Il mio blog oggi si sente un po' come l'essere millenario di La storia infinita |
Lui c’era quando mi sono laureata, anche se era ancora un giovincello e non aveva ancora ben chiaro quale ruolo avrebbe avuto nella mia vita. C’era quando ho trovato il primo lavoro e poi, cinque anni dopo, quando quel lavoro non ce l’ho avuto più. C’era quando ho iniziato a tradurre, mentre i lavori di editing li devo proprio a lui.
C’era quando la mia vita affettiva è stata stravolta la prima volta, quando si è ripresa, e quando poi, un paio di mesi fa, l’ho stravolta di nuovo, arrivando finalmente dove dovevo arrivare da tutta la vita.
Ha avuto alti e bassi, ovviamente. Momenti in cui “basta, lo chiudo, tanto non se lo considera nessuno”. Momenti in cui “ma chi me lo fa fare”. Momenti in cui è rimasto aperto su post bianchi per ore, in attesa che mi venisse in mente qualcosa da scrivere e ha aspettato paziente di ritornare in vita quando ho avuto bisogno di prendere una pausa, da lui e dai libri.
I momenti soddisfazione ovviamente sono stati molti di più rispetto a quelli di sconforto. Momenti di “oddio, guarda che cosa mi è successo grazie al blog” (gli autori ma anche le persone comuni che ti scrivono mail dopo che hanno letto un tuo commento o una tua recensione, l’organizzare incontri in libreria ed essere chiamata a parlare in biblioteca, andare alle presentazioni dei tuoi scrittori preferiti e presentarti come “la lettrice rampante”, conoscere l’amore della tua vita… ecc,ecc..) o di “cavolo, ma che bella recensione che ho scritto” (l'autocompiacimento da recensione è una cosa che tutti quelli che hanno un blog letterario possono capire).
C’è voluto un po’ di tempo perché La lettrice rampante prendesse una sua forma e una sua identità. Diversi cambi di sfondo e layout, prima di approdare a questi pois bianchi su sfondo verde da cui ora mi sembra impensabile separarmi. Diversi cambi di stile, che hanno coinciso con una crescita nel mio modo di scrivere e, soprattutto, di leggere. Diverse rubriche nate e poi chiuse una volta che il loro corso si è compiuto.
Sette anni di blog che sono sette anni di vita, insomma.
Ammetto di aver pensato a volte, soprattutto nell'ultimo periodo, di chiudere La lettrice rampante e smettere di parlare di libri in rete (e ve ne sarete anche accorti, che per un certo periodo ho pubblicato molti meno post e letto molti meno libri… almeno rispetto ai miei standard). Ma, anche se forse sembra un po’ stupido da dire, non credo davvero che riuscirei a vivere senza questo mio spazio a pois. E, soprattutto, senza leggere e scrivere di libri.
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©Tony Illustration |
E quindi, tanti auguri mio piccolo blog a pois. Cento di questi giorni e, speriamo, migliaia di libri belli.