martedì 16 gennaio 2018

PICNIC SUL GHIACCIO - Andrei Kurkov

Il pinguino e Sonja erano seduti dietro, Viktor davanti. Quando l'auto si mise in moto, il pinguino si strinse alla bambina, come se il rumore l'avesse spaventato. Viktor guardò nello specchietto e li vide quasi appiccicati. Diede una leggera gomitata a Sergej perché guardasse anche lui. Questi regolò lo specchietto retrovisore per assistere al buffo idillio sul sedile posteriore. Si scambiarono un'occhiata. Sergej fece un sorriso stanco e pigiò l'acceleratore.

Inutile girarci troppo intorno: probabilmente se non avesse avuto questa copertina meravigliosa, non avrei mai letto Picnic sul ghiaccio di Andrei Kurkov. D’altronde la prima edizione, uscita per Garzanti nel 2003, mi era completamente sfuggita. Il romanzo è stato ora ripubblicato da Keller editore, con la traduzione di Rosa Mauro e  una veste grafica che già da sola vale tutto il libro. 
Pinguini in copertina e, qua e là, anche qualche pinguino all'interno per me sono già degli ottimi motivi per leggere un libro.

Immaginatevi quindi il mio entusiasmo quando ho conosciuto Miša, il pinguino che Viktor, lo scrittore protagonista di Picnic sul ghiaccio, ha preso dallo zoo di Kiev quando ha deciso di dar via tutti i suoi animali per mancanza di fondi. Misa è al momento l’unica compagnia di Viktor, che vive in solitudine in una città in balia di mafia e nuovi ricchi dopo la caduta dell’Unione Sovietica. Un giorno, però, riceve una proposta che potrebbe segnare una svolta nella sua carriera e nella sua vita: un importante giornale cittadino lo assume per scrivere i coccodrilli delle persone famose, da aver pronti da pubblicare sul giornale una volta morti. Un lavoro ben pagato, che Viktor accetta con un certo entusiasmo e in cui mette molta passione. Finché non si accorge che tutte le persone di cui ha scritto nel giro di poco tempo sono morte in circostanze misteriose. Coincidenze o qualcosa di più grave, in cui si è ritrovato invischiato senza quasi rendersene conto? Nel mentre, oltre a Miša, a cui non dovranno mai mancare forniture di pesce surgelato, si ritroverà a badare anche a Sonja, una bambina lasciatagli in custodia da un uomo misterioso, ma soprattutto dovrà cercare in ogni modo di salvarsi la vita.



Picnic sul ghiaccio è un romanzo thriller abbastanza folle. Una follia divertente, sebbene la storia che racconta prenda spunto dalla vita reale che si è vissuta in Ucraina all’epoca, grazie alla bella caratterizzazione di Viktor e da questo buffo pinguino che spunta nei momenti più impensabili e con i suoi gesti, i suoi sguardi e i suoi tuffi nell’acqua dice molto di più che se avesse la parola, fino ad arrivare a svolgere un ruolo chiave in tutta la vicenda. 
Verso la fine, però, il divertimento un po’ si smorza, forse perché la storia quando raggiunge il suo climax raggiunge di pari passo anche la sua massima assurdità e follia e, a tratti, si fa un po’ più complessa da seguire. In parte credo sia un effetto voluto, perché si viene quasi travolti dalla presa di consapevolezza di Viktor e dalla sua lotta, in certi momenti convulsa, per capire cosa sta succedendo e cercare di uscirne. 

In ogni caso, quella di Picnic sul ghiaccio è stata una lettura divertente e un po' strampalata, con alcuni momenti anche molto dolci (per esempio, proprio i picnic sul ghiaccio del titolo) e, soprattutto, con personaggi indimenticabili.
E ovviamente adesso vorrei avere un pinguino anche io.


TITOLO: Picnic sul ghiaccio
AUTORE: Andrei Kurkov
TRADUTTORE: Rosa Mauro
PAGINE: 280
ANNO: 2017
EDITORE: Keller editore
ACQUISTA SU AMAZON
formato cartaceo: Picnic sul ghiaccio

6 commenti:

  1. Ciao! Sembra un libro proprio carino *_* ed è carissimo anche il pinguino di peluche!

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    1. Il pinguino di peluche arriva dall'Acquario di Genova (mi sarebbe piaciuto prenderne uno vero, ma ovviamente non era possibile :P). Il libro è molto divertente, anche nei momenti più confusi e deliranti!

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  2. Ho amato questo libro. Pensa che sfida, qualche tempo fa l'autore era a Rovereto, vicino casa mia e dove ha sede l'editore Keller, ma non sono potuta andare perché ero al Lucca Comics! :-(((

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  3. Che bello scoprire che c'e' ancora vitalita' nella parola.
    Che bello scoprire un blog di cui non conoscevo l'esistenza (ci sono capitato cercando su google informazioni circa un libro di Andrea Vitali che lessi qualche anno fa), e che bello scoprire che e' ancora attivo!

    Gio

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  4. I pinguini domestici sono un must dai tempi di Neon Genesis Evangelion: chi dimentica è complice!

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