Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. È una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il puro piacere.
Il Club del libro e della torta
di bucce di patata di Guernsey di Mary Ann Shaffer & Annie Barrow era già
uscito in Italia qualche anno fa, nel 2008, per un altro editore e,
soprattutto, con un altro titolo: La società letteraria di Guernsey. Quella
prima edizione, di Sonzogno, però, non mi era mai capitata tra le mani. Anzi, a dirla
proprio tutta, non l’avevo mai nemmeno sentito nominare.
Nel 2017, la casa editrice
Astoria ha deciso di ripubblicarlo, sempre con la traduzione di Giovanna
Scocchera ed Eleonora Rinaldi, ripristinando però nel titolo il riferimento
alla torta di bucce di patate che compare in originale. E credo che sia stato
proprio quello ad attirarmi verso questo romanzo e, almeno in parte, a
spingermi alla sua lettura. Un ruolo fondamentale nella mia decisione di
leggerlo lo hanno svolto anche tutti i commenti entusiasti che ho letto a
riguardo di questo romanzo poco dopo la nuova edizione. (Ma sì, dai, aggiungiamoci anche la
copertina, ché ho una passione per queste semplicissime eppure molto di impatto
copertine rosse, marchio di fabbrica di questa piccola casa editrice).
Non sapevo esattamente che
cosa aspettarmi. Sapevo che si sarebbe trattato di un libro sui libri,
questo sì. Speravo anche magari di trovarci qualche ricetta, magari proprio
quella della torta di bucce di patata. Sapevo poi che si trattava di un romanzo
epistolare e che sì, in qualche modo, c’entrasse anche la seconda guerra
mondiale. Non avevo idea, però, che questo romanzo mi avrebbe appassionata così
tanto.
Siamo nel 1946, la Seconda guerra
mondiale è appena finita ma i suoi strascichi si sentono ancora in quasi tutta
Europa. Anche Juliet Ashton, una giovane
giornalista londinese di successo, li sente ancora, anche se in modo diverso:
lei è diventata famosa proprio in tempo di guerra, grazie ai suoi articoli,
scritti con lo pseudonimo di Izzy Bickerstaff, in cui ha
raccontato in modo ironico la vita in quegli anni. Quegli articoli sono stati
raccolti in un volume, Izzy Bickerstaff
va in guerra, che sta vendendo molto ma anche mettendo in difficoltà la
donna su cosa scrivere adesso. Difficile trovare l’ispirazione, tra un tour
promozionale e l’altro, in un paese distrutto.
Perché sono così malinconica? Dovrei essere felicissima all'idea di leggere Izzy di fronte a un pubblico rapito. Sai quanto mi piaccia parlare di libri, e sai quanto io adori ricevere complimenti. Dovrei essere elettrizzata. La verità è che sono triste, più triste di quanto non sia mai stata durante la guerra. È tutto così distrutto, Sophie: le strade, gli edifici, le persone. Specialmente le persone.
Finché un giorno non le arriva a
casa una lettera di uno sconosciuto, tale Dawsey Adams, che le scrive da
Guernsey, un paesino che si trova nelle Isole del Canale, quel gruppo di
isolette in mezzo alla Manica. L’uomo la contatta perché in un vecchio libro usato
di Charles Lamb ha trovato il suo nome e il suo indirizzo. L’uomo, appassionato
di questo autore, le chiede se sa dove potrebbe ordinare altri suoi libri. Tra
i due inizia così uno scambio di lettere, a cui ben presto parteciperanno anche
altri abitanti dell’isola, da cui Juliet scopre com’è stata la vita a Guersey
al tempo dell’occupazione tedesca e, soprattutto, come hanno fatto gli abitanti
a sopravvivere. È in quel tempo che è nato iI club del libro e della torta di
bucce di patata, grazie alla prontezza di Elizabeth McKenna, un’abitante dell’isola
che non si è mai lasciata scoraggiare dalle difficoltà, nemmeno quelle più
terribili. Juliet si innamora di queste storie e decide di partire per
Guernsey, certa di aver finalmente trovato l’ispirazione per il suo prossimo
libro, ma forse anche qualcosa di più.
Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di Mary Ann Shaffer & Annie
Barrow (la prima lo ha iniziato, la seconda l'ha aiutata a finirlo quando si è ammalata), prima di tutto, è un romanzo divertente, grazie al temperamento di
Juliet e a tutti gli altri personaggi inglesi che ruotano intorno a lei (l’amico
e editore Sidney, ma anche lo spasimante Markham Reynolds).
Poi, man mano che
si leggono le lettere che arrivano da Guernsey e se ne conoscono gli abitanti
diventa un romanzo dolce, tenero e a tratti anche molto commovente, che riflette
sull'importanza dell’amicizia e dei legami, spesso improbabili, che si possono
creare nei momenti più bui. E poi, ovviamente, c’è l’amore per i libri, che si
trasformano davvero in ancore di salvezza per sopravvivere in mezzo alle
difficoltà.
Temevo che la forma epistolare per duecentonovantadue pagine non avrebbe retto, che non sarebbe riuscita a portare avanti tutta la storia e coinvolgermi così tanto. E invece sì, ci è riuscita e questo romanzo mi è piaciuto molto. Al punto da voler
partire per le Isole del Canale, per partecipare a un club del libro insieme a
Dawsey, Amelia, Isola e tutti gli altri improbabili membri, per mangiare una
torta di bucce di patata (lo so, è un piatto poverissimo, inventato per poter
sopravvivere mangiando scarti in tempo di guerra… ma avrei comunque sperato che
ci fosse la ricetta) e ascoltare le storie sulla vita di Elizabeth e sul grande
amore per i libri e per la vita.
TITOLO: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
AUTORE: Mary Ann Shaffer & Annie Barrows
TRADUTTORE: Giovanna Scocchera ed Eleonora Rinaldi
PAGINE: 292
ANNO: 2017
EDITORE: Astoria
ACQUISTA SU AMAZON
formato cartaceo: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Ho un ricordo bellissimo di questo libro che ho letto nella vecchia edizione, tanto che ora mi gusterei pure una rilettura.
RispondiEliminaUna recensione che lo gratifica come merita.
Ciao da Lea
Grazie mille! :)
EliminaSembra il genere di libro da avere a portata di mano quando si vuole alleggerirsi un pochino: me lo segno!
RispondiEliminaÈ un libro leggero, ma molto intelligente :)
EliminaMi hai fatto scoprire un altro libro che è appena finito in whishlist!
RispondiEliminaMa come si deve fare!
Ti seguo con piacere, se ti va ricambia!
Il mio blog è lasoffittadeilibridimenticati.blogspot.it e mi trovi anche su instagram come @lasoffittadeilibridimenticati! ;) un bacio!
Anche se so che leggere un libro è diverso da guardare un film della stessa storia, posso dire che quest'ultimo mi è piaciuto da morire.La storia è fluida, appassionante, passionale e abbastanza dettagliata. Non avendo letto il libro, dò comunque 5 stelle al film.
RispondiEliminaLa storia mi ha appassionato, due o più protagonisti mi hanno divertito e allo stesso tempo le loro storie commosso.La storia di Elisabeth molto avvincente. Ho riscoperto una parte della storia poco conosciuta, le Isole del Canale, l'unica parte di suolo inglese occupato dai tedeschi. Scritto bene, scorrevole ed armonico. Non ho mai amato i libri epistolari ma questo l'ho adorato.
RispondiEliminaIl libro acquistato recentemente dopo aver letto la tua recensione, il tuo modo di presentare i libri mi invoglia a correre in libreria ed acquistarlo! Grazie!