sabato 30 dicembre 2017

Le mie migliori letture del 2017

Dopo la lista delle peggiori letture dell'anno, eccoci finalmente arrivati a quella delle migliori. Mi piace dedicarle l'ultimo post dell'anno sul blog, per concludere in bellezza e iniziare l'anno nuovo con i migliori auspici
Questo 2017 è stato sicuramente un anno di belle letture: tra romanzi appena usciti e piacevoli scoperte e riscoperte, il mio anno da lettrice è stato molto positivo. 

Come dicevo nel post delle letture peggiori, quest'anno ho letto meno rispetto al mio solito (almeno per quanto concerne le letture di piacere, perché se si aggiungono quelle per lavoro il numero cresce parecchio), ma nonostante ciò è stato comunque difficile scegliere quali libri inserire in questa lista e quali, invece, lasciare fuori.

Come ogni anno, non troverete solo libri pubblicati nel 2017, ma anche opere più vecchie che io, per un motivo o per l'altro, ho scoperto solo quest'anno. 
Proprio come per i libri peggiori, anche in questo caso si tratta ovviamente di giudizi puramente personali su cui potrete trovarvi o meno d'accordo. Su ogni titolo trovate il link alla recensione.

Le mie migliori letture dell'anno in compagnia di un baby Groot tutto contento
Anatomia di un soldato di Harry Parker (Edizioni Sur, traduzione di Martina Testa). Un modo originale per parlare di guerra, dando voce agli oggetti inanimati che, in un modo o nell'altro, ne prendono parte. Harry Parker decide di raccontare così la sua esperienza di soldato e il risultato lascia senza parole.

Bellissimo di Massimo Cuomo (Edizioni e/o). Di Massimo Cuomo, ormai lo sapete, avevo amato tantissimo Piccola osteria senza parole e aspettavo con un misto di ansia/preoccupazione un nuovo romanzo: e se non mi piacesse? E se non fosse all'altezza del precedente? Preoccupazioni che sono sparite dopo poche pagine di Bellissimo, che è proprio come il titolo lascia intendere.

La fine dei vandalismi A caccia nei sogni di Tom Drury (NNeditore, traduzione di Gianni Pannofino). Mi sono innamorata della Grouse County e di tutti i suoi personaggi, al punto che entrambi i romanzi di Tom Drury lì ambientati sono finiti in questa lista (in attesa del terzo, in uscita nel 2018).

Un’imprecisa cosa felice di Silvia Greco (Hacca edizioni): un libro colmo di dolore e di perdite, ma anche di speranze, d’amore e di scene buffe che più buffe non si può. Perché le cose, in qualche modo, si possono sempre sistemare, e anche nella tristezza si può trovare qualcosa che ci renda felici.

Efemeridi di Cesare Catà (Aguaplano): una raccolta di racconti dedicati a scrittori, scrittrici e alle loro passioni, amorose e non. Sicuramente una delle letture più intense di quest'anno.

Il lungo sguardo di Elizabeth Jane Howard (Fazi editore, traduzione di Manuela Francescon). Da fan sfegata della saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard (di cui Fazi quest'anno ha pubblicato gli ultimi due volumi), ero curiosa di leggere qualcosa di diverso di questa autrice inglese, per scoprire se anche gli altri romanzi sono all'altezza. In Italia al momento c'è solo Il lungo sguardo, che forse è addirittura più bello di Cazalet.

Lettere da Babbo Natale di J.R.R. Tolkien (Bompiani, traduzione di Marco Respinti). Un classico di Natale che io, per qualche inspiegabile motivo, ho letto per la prima volta quest'anno. Non sarebbe bellissimo se tutti, da bambini ma anche da adulti, scrivessimo le lettere a Babbo Natale e lui (o il suo amico orso) ci rispondesse?

Il narratore di verità di Tiziana D’Oppido (LiberAria editrice):bellissima copertina che contiene una storia e dei personaggi bellissimi. Ho adorato lo stile di Tiziana D'Oppido e la sua capacità di raccontare in modo vivace, spensierato e al tempo stesso ricercato tematiche molto difficili e molto attuali. Davvero un bell'esordio.

La ragazza che dormì con Dio di Val Brelinski (Nutrimenti edizioni,  traduzione di Sandro Ristori). Questo è forse il romanzo più bello che ho letto quest'anno, per tutte le emozioni contrastanti che mi ha suscitato durante la lettura. Si parla di famiglia, di quel labile confine tra protezione e costrizione, tra giusto e sbagliato.

Può darsi che da questa selezione ne sia rimasto fuori qualcuno di altrettanto meritevole (citerei per esempio anche Mia figlia, don Chisciotte di Alessandro Garigliano o Lincoln nel Bardo di George Saunders), ma, come dicevo all'inizio, fare una selezione è stato molto difficile. 
("Potevi mettere più di dieci titoli", mi direte voi, e avreste anche ragione. Ma come buon proposito per il nuovo anno ho deciso di impormi una certa disciplina nelle cose che scrivo qui sul blog, e quindi sì, anche nelle liste... e disattendere un buon proposito ancor prima che iniziasse l'anno non sarebbe stato così di buon auspicio). 
Questo dieci, comunque, sono sicuramente quelli che più mi hanno colpita, commossa, divertita e fatta emozionare. E spero vivamente che succeda anche a voi, nel caso decidiate di leggerli.

Le vostre letture migliori, invece, quali sono?

Intanto ne approfitto per augurarmi e augurarvi un 2018 pieno di libri altrettanto belli e di tutto quello che più desiderate!

10 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Ciao da Enrico
      JAmes Frey: "L'ultimo testamento della Sacra Bibbia" e Stefano Massini. "Qualcosa sui Lehman"

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  2. La mia top 12 del 2017 (su 126) in ordine di data di lettura

    1 Pierre Michon Vite minuscole Adelphi
    2 Carson McCullers Il cuore è un cacciatore solitario Corbaccio
    3 Brian Panowich Bull Mountain NN
    4 Frederic Lenoir L'Anima del Mondo Bompiani
    5 Eshkol Nevo Neuland Beat
    6 Giosuè Calaciura Borgo Vecchio Sellerio
    7 Elisabetta Bucciarelli Chi ha bisogno di te Skira
    8Mario Rigoni Stern L'ultima partita a carte Einaudi
    9 Laura Pariani Domani è un altro giorno disse Rossella O'Hara Einaudi
    10 Mathias Enard L'alcol e la nostalgia e/o
    11 Madeline Thien Non dite che non abbiamo niente 66th&2nd
    12 Natalia Ginzburg La Famiglia Manzoni Einaudi

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  3. I miei dieci preferiti dell'anno sono stati (in ordine casuale):
    - Stig Dagerman, I vagoni rossi;
    - Paul Valéry, Monsieur Teste;
    - Jens Peter Jacobsen, Niels Lyhne;
    - Olivier Bleys, Discorso di un albero sulla fragilità degli uomini;
    - Antonio Tabucchi, Il filo dell'orizzonte;
    - Ugo Riccarelli, Il dolore perfetto;
    - Abraham Yehoshua, Il signor Mani;
    - Sándor Márai, L'eredità di Eszter;
    - Julio Cortázar, Del racconto e dintorni;
    - Fernando Aramburu, Patria.

    Ci sarebbero anche da aggiungere due riletture, La metamorfosi di Kafka e L'uomo che non voleva piangere di Dagerman.

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  4. Bellissimo è veramente Bellissimo! Sarà anche nella mia top ten

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  5. Io ho comprato "Lettere da Babbo Natale" poco prima delle vacanze e non vedo l'ora di leggerlo! :)
    Angela

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  6. Anche per me Bellissimo di Cuomo è stata una delle più piacevoli letture dell'anno.
    Aggiungerei Annie John della Kincaid,La scala di ferro di Simenon, Guida rapida agli addi della Tyler, Brooklyn di Colm Toibin, Qualcuno della Mcdermott.. sono quelli che mi vengono in mente

    In attesa di "Chiamami col tuo nome".. sono già stata rapita dal trailer del film, immagino che poesia sarà il libro.. : )

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  7. Le otto montagne di Cornetti
    Il Simpatizzante di Viet Thanh Nguyen
    Il Palazzo degli specchi di Amitav Ghosh
    Il mistero della suprema felicità di Arundhati Roy
    Ho scoperto un oltre i libri di Simenon che ho apprezzato molto

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  8. Tra quelli da te citati ho letto solo i due di Drury e Lincoln nel Bardo(mi sono piaciuti tutti). Ho letto molto meno qust'anno, mi sono accorto. Mi piacerebbe stilare una classifica ma rschio di non arrivare a 10 (e Auster, che potrebbe finirci dentro - a ambire al podio - l'ho iniziato ieri)

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