Ho una passione per le strisce a fumetti vintage. È nata con i Peanuts di Schulz ormai parecchi anni fa, per poi consolidarsi con Mafalda di Quino, ma anche con titoli forse meno conosciuto come la strega Broom Hilda, B.C. e Il Mago Wiz di Johnny Hart, Hi & Lois di Mort Walker, Blondie e Dagoberto di Murat Young e, naturalmente, il mitico Andy Capp di Reg Smythe.
Non che abbia in casa pile e pile di volumi, questo no, però quando mi capitano sotto mano li leggo sempre con immenso piacere. E provo altrettanto piacere a scoprirne di nuovi.
È un po’ quello che mi è successo con i Mumin, i personaggi nati dalla matita di Tove Jannson, scrittrice, pittrice e vignettista finlandese, che ho scoperto quasi per caso, quando mi è arrivata la newsletter della casa editrice Iperborea che annunciava la pubblicazione del primo volume, Mumin e le follie invernali.
Ho visto la copertina, con questi buffi troll molto simili a ippopotami, e ho subito cercato qualche informazione in più su di loro e sulla loro autrice.
O almeno, ci ho provato… ma poi mi sono distratta a leggere qualche striscia qua e là e me ne sono innamorata.
Le strisce dei Mumin, di cui Iperborea pubblicherà l’intera serie in una collana dedicata di ben ventun volumi, sono nate nel 1947 e pubblicate in Italia per la prima volta dalla rivista Linus sul finire degli anni ’60, e raccontano le avventure della omonima famiglia (Papà Mumin, Mamma Mumin e il piccolo Mumin) e di una serie di amici fedeli e di nuovi personaggi che incontrano man mano nella loro vita.
In Mumin e le follie invernali, la famiglia, che, checché ne dica la tradizione, di stare in letargo per l’inverno proprio non ha voglia, si ritrova ad aver a che fare con il signor Brio, un fanatico degli sport sulla neve e della competizione, che decide di mettere tutti alla prova in ogni attività sportiva invernale possibile e immaginabile, nonostante sia evidente che nessuno di loro sia così portato per quel tipo di movimento fisico.
Il piccolo Mumin, poi, non solo dovrà destreggiarsi tra capriole e ruzzoloni, ma dovrà anche tenere sotto controllo la sua fidanzata Grugnina che sembra aver perso la testa per il signor Brio. Ad aiutarlo a risolvere la questione arriveranno il fidato amico Ombra e la buffa foca Edoardo, nonché la saggezza di Mamma e Papà Mumin.
Il fumetto di Tove Jannson è davvero incantevole. È buffo, ironico e a tratti pervaso da una certa poesia che rende questi personaggi indimenticabili. Le loro storie sono semplici, e adatte quindi a un pubblico di bambini sicuramente, ma strizzano l’occhio anche agli adulti, che non possono non coglierne la bellezza, l’umanità e la poesia, ma anche la loro, a volte sadica ma sempre fantastica, ironia.
TITOLO: MUMIN e le follie invernali
AUTORE: Tove Jansson
TRADUTTORE: Sofia Sacchi
PAGINE: 95
EDITORE: Iperborea
PREZZO: 12 €
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formato cartaceo:Mumin e le follie invernali
Io adoro i Mumin, sono cresciuta con i loro libri. Li consiglio a tutti, grandi e piccini.
RispondiEliminaQuesto mi manca, lo metterò al più presto sotto l'albero 😀
È uscito da poco ed è il primissimo volume delle ristampe che Iperborea ha intenzione di fare tutte le strisce :) Magari hai già questo album in qualche vecchio formato.
EliminaComunque sì, sono fantastici!
In realtà dei fumetti non ho niente. Ho visto le vecchie edizioni, però senza nulla togliere alle edizioni Black Velvet, l'Iperborea a fatto un volume bellissimo (come sempre).
EliminaMa quindi Grugnina è la fidanzata di Mumin?! Ecco nell'albo di mia figlia non si capiva che ruolo avesse in famiglia 'sta Grugnina... Io avevo pensato fosse una sorta di figlia in affido piuttosto antipatica!
RispondiEliminaSì, è la fidanzata! E in effetti è abbastanza antipatica :P
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