martedì 12 dicembre 2017

MUMIN e le follie invernali - Tove Jansson



Ho una passione per le strisce a fumetti vintage. È nata con i Peanuts di Schulz ormai parecchi anni fa, per poi consolidarsi con Mafalda di Quino, ma anche con titoli forse meno conosciuto come la strega Broom Hilda, B.C. e Il Mago Wiz di Johnny Hart, Hi & Lois di Mort Walker, Blondie e Dagoberto di Murat Young e, naturalmente, il mitico Andy Capp di Reg Smythe. 
Non che abbia in casa pile e pile di volumi, questo no, però quando mi capitano sotto mano li leggo sempre con immenso piacere. E provo altrettanto piacere a scoprirne di nuovi.

È un po’ quello che mi è successo con i Mumin, i personaggi nati dalla matita di Tove Jannson, scrittrice, pittrice e vignettista finlandese, che ho scoperto quasi per caso, quando mi è arrivata la newsletter della casa editrice Iperborea che annunciava la pubblicazione del primo volume, Mumin e le follie invernali.

Ho visto la copertina, con questi buffi troll molto simili a ippopotami, e ho subito cercato qualche informazione in più su di loro e sulla loro autrice. 
O almeno, ci ho provato… ma poi mi sono distratta a leggere qualche striscia qua e là e me ne sono innamorata.

Le strisce dei Mumin, di cui Iperborea pubblicherà l’intera serie in una collana dedicata di ben ventun volumi,  sono nate nel 1947 e pubblicate in Italia per la prima volta dalla rivista Linus sul finire degli anni ’60, e raccontano le avventure della omonima famiglia (Papà Mumin, Mamma Mumin e il piccolo Mumin) e di una serie di amici fedeli e di nuovi personaggi che incontrano man mano nella loro vita.



In Mumin e le follie invernali, la famiglia, che, checché ne dica la tradizione, di stare in letargo per l’inverno proprio non ha voglia, si ritrova ad aver a che fare con il signor Brio, un fanatico degli sport sulla neve e della competizione, che decide di mettere tutti alla prova in ogni attività sportiva invernale possibile e immaginabile, nonostante sia evidente che nessuno di loro sia così portato per quel tipo di movimento fisico.
Il piccolo Mumin, poi, non solo dovrà destreggiarsi tra capriole e ruzzoloni, ma dovrà anche tenere sotto controllo la sua fidanzata Grugnina che sembra aver perso la testa per il signor Brio. Ad aiutarlo a risolvere la questione arriveranno il fidato amico Ombra e la buffa foca Edoardo, nonché la saggezza di Mamma e Papà Mumin.

Il fumetto di Tove Jannson è davvero incantevole. È buffo, ironico e a tratti pervaso da una certa poesia che rende questi personaggi indimenticabili. Le loro storie sono semplici, e adatte quindi a un pubblico di bambini sicuramente, ma strizzano l’occhio anche agli adulti, che non possono non coglierne la bellezza, l’umanità e la poesia, ma anche la loro, a volte sadica ma sempre fantastica, ironia.


TITOLO: MUMIN e le follie invernali
AUTORE: Tove Jansson
TRADUTTORE: Sofia Sacchi
PAGINE: 95
EDITORE: Iperborea
PREZZO: 12 €
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formato cartaceo:Mumin e le follie invernali

5 commenti:

  1. Io adoro i Mumin, sono cresciuta con i loro libri. Li consiglio a tutti, grandi e piccini.
    Questo mi manca, lo metterò al più presto sotto l'albero 😀

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    1. È uscito da poco ed è il primissimo volume delle ristampe che Iperborea ha intenzione di fare tutte le strisce :) Magari hai già questo album in qualche vecchio formato.
      Comunque sì, sono fantastici!

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    2. In realtà dei fumetti non ho niente. Ho visto le vecchie edizioni, però senza nulla togliere alle edizioni Black Velvet, l'Iperborea a fatto un volume bellissimo (come sempre).

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  2. Ma quindi Grugnina è la fidanzata di Mumin?! Ecco nell'albo di mia figlia non si capiva che ruolo avesse in famiglia 'sta Grugnina... Io avevo pensato fosse una sorta di figlia in affido piuttosto antipatica!

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    1. Sì, è la fidanzata! E in effetti è abbastanza antipatica :P

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