mercoledì 26 novembre 2014

Due titoli, un solo libro: ma perché? #99

Per la puntata di questa settimana ringrazio tantissimo Valentina del blog Peek a Book, per avermi fornito una  bella segnalazione, che merita di essere condivisa.

Inoltre, mi offre lo spunto per nominare almeno una volta su questo blog Patrick Modiano, scrittore francese vincitore del Premio Nobel per la Letteratura del 2014, nonché, per quanto mi riguarda, illustre sconosciuto. So che ha scritto diversi romanzi, in Italia pubblicati da Guanda, Einaudi e Lantana, ma al momento, ammetto la mia ignoranza, non sarei in consigliarvene nemmeno uno (anzi, se ne consigliate voi uno a me, mi fa te un favore!).
Tra le varie cose che non sapevo di questo scrittore c'è che ha scritto anche un libro per bambini CATHERINE CERTITUDE



Il romanzo, con le illustrazioni di Jean-Jacques Sempé, è uscito in Francia nel 1988 e racconta la storia di Caterina, aspirante ballerina con seri problemi di vista che la obbligano a indossare sempre gli occhiali. La bambina se li toglie solo per ballare e ha la possibilità così di vedere il mondo in modo completamente diverso.

Il romanzo è stato tradotto in italiano da Giulio Lughi per la casa editrice Einaudi nel 1993, con il titolo SOGNI SENZA OCCHIALI


Il titolo italiano è stato quindi cambiato, forse perché non piaceva l'idea di tradurre letteralmente il nome proprio della protagonista (cosa che, teoricamente, non andrebbe mai fatta), ma nemmeno quella di lasciarlo in originale, essendo un romanzo per bambini (e considerando che eravamo all'inizio degli anni '90, in cui la tendenza ad italianizzare il tutto era ancora in uso). Einaudi ha quindi preferito far leva sulla caratteristica principale della protagonista, il fatto che porti gli occhiali e di come il suo mondo cambi quando se li toglie.

Nel 2014, però, esce una nuova versione del romanzo, tradotta da Maria Vidale per la casa editrice Donzelli, con un nuovo titolo: CATERINA CERTEZZA


A differenza di quanto fatto da Einaudi, in questa versione viene tradotto letteralmente il titolo originale: Catherine Certitude diventa quindi Caterina Certezza.
Dal punto di vista del titolo, forse, la scelta di Donzelli è migliore, in quanto fedele all'originale. Però da un lato suona sicuramente un po' strano trovare una bambina con nome e cognome italiani in un'opera ambientata a Parigi, dall'altro c'è il rischio del cambio di titolo di un'opera già tradotta.

La segnalazione di Valentina deriva proprio da questo: una sua conoscente ha preso Sogni senza occhiali e Caterina Certezza in biblioteca, convinta fossero due libri diversi.

Voi che titolo avreste scelto?

10 commenti:

  1. Onorata di aver contribuito alla tua carinissima rubrica! :)


    Valentina
    www.peekabook.it

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  2. Altra segnalazione, se ti può interessare: romanzo uscito adesso da Feltrinelli, "Gli amici degli animali" di T.C. Boyle in originale era "When the Killing's Done" (che si potrebbe tradurre: "quando il massacro sarà finito"). È un titolo molto diverso, ma non completamente campato per aria come potrebbe sembrare: se guardi la trama, si capisce il senso sia dell'originale (ovviamente) che della versione italiana. Alla Feltrinelli avranno forse preferito un titolo più "ironico" all'effetto shock dell'originale (io rimango comunque dell'idea che, se una traduzione più letterale è possibile, sarebbe da preferire).

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    1. Grazie per la segnalazione!
      E concordo con te, io preferisco sempre, quando possibile, la traduzione letterale.

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  3. Che bella domanda Elisa...
    A prima vista la seconda edizione con il nome tradotto letteralmente mi ispirava di più però la tua domanda mi mette il dubbio; è giusto trovare il nome italianizzato a Parigi? Forse no, quindi a malincuore credo che forse la scelta iniziale di trovare un titolo che non fosse il nome possa essere la più azzeccata. Anche se mi chiedo non conoscendo il libro... nella prima versione italiana il nome della bambina all'interno del libro è in francese o in italiano? Qualcuno lo sa? Ora sono curiosa!!!! :)

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    1. Effettivamente me lo sono chiesta anche io, ma non ho trovato da nessuna parte il libro! Quello fa sicuramente la differenza!

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    2. È Catherine, ce l'ha in catalogo la mia biblioteca.

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    3. Cavolo! Allora la versione Donzelli non ha tanto senso!

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  4. Però la copertina è rimasta (incredibile!) uguale in tutte e tre le edizioni. A meno che non esista un'altra versione ancora tra quelle italiane, come ha fatto la ragazza a prendere due libri in biblioteca dello stesso autore e con la stessa copertina senza farsi qualche domanda? :) (o magari se l'è fatta subito dopo)

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    1. Me lo sono chiesta anche io, in realtà... però può anche darsi non ci abbia fatto tanto caso, almeno subito. Oppure, che so, nella sua biblioteca il libro era foderato (ogni tanto lo fanno, con i libri per bambini). A volte quando si è sovrapensiero si riescono a fare le cose più bislacche :P

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