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E' difficile scrivere un commento su libri come questo, perchè si rischia di non rendere loro il giusto merito.
E' uno dei libri più belli e commuoventi che abbia mai letto. La storia è toccante, e non può essere altrimenti. Questo bambino , geniale ma un po' problematico, perde il padre nel crollo delle Torri Gemelle. E' solo in casa ed è l'unico a sentire i messaggi "rassicuranti" lasciati dal padre in segreteria. Tra le cose di suo padre troverà poi una chiave misteriosa, e la sua missione diventerà quella di scoprire cosa apre. Un viaggio che lo porterà a conoscere un sacco di persone e ad affrontare a poco a poco tutte le sue paure. Un modo per essere ancora una volta vicino al padre che non c'è più.
Ma sullo sfondo c'è un'altra tragedia, più vecchia di quella delle Torri Gemelle, ovvero quella del bombardamento di Dresda, raccontata dalla nonna del ragazzo e poi, piano piano, dal suo strano coinquilino.
Ho adorato la trama, molto commuovente e molto ben studiata. E ho adorato lo stile di Foer, che si aiuta nella narrazione con immagini, lettere, copioni e registrazioni.
Veramente un piccolo capolavoro.
Nota alla traduzione: ci sono parecchi calchi e qualche scelta traduttiva un po' discutibile (il protagonista, ad esempio, ripete sempre di avere le scarpe pesanti, come modo di dire per descrivere la sua tristezza... non è molto immediato però per il lettore italiano). Qualcosina da rivedere.
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