Ci penso io, disse M. Un ritornello familiare, che ho sempre amato e al quale ho sempre desiderato poter credere. Questo desiderio - il mio desiderio - è parte del nostro matrimonio. Stiamo insieme da quasi vent'anni. Il picchio, le creature inquietanti, lo sciame di parole. La casa vecchia, la velocità del tempo, l'accrescersi della tristezza. Le cose che possono o non possono essere riparate. Ci penso io.
Io e mio marito siamo sposati da poco più di sei mesi. Prima c’è stato un annetto di convivenza, due mesi circa di corteggiamento consapevole, e non so dire quanti di parole prima sporadiche e poi sempre più impellenti, che ci hanno portato qui. A condividere una casa; a non avere più solo cose mie e sue, ma anche cose nostre; e un anello al dito, a sancire tutta l’intenzione di non lasciarci più.
Siamo quindi una coppia relativamente fresca, stiamo insieme da meno di due anni; e anche se qualche nostra abitudine, qualche piccola routine, già ce l’abbiamo, ne abbiamo ancora molte da sviluppare.
Forse è stato questo, il nostro essere ancora una coppia “giovane”, a spingermi verso Clessidra di Dani Shapiro, un memoir da poco pubblicato da edizioni Clichy e tradotto da Gaja Cenciarelli, in cui questa autrice americana racconta i suoi diciotto anni di matrimonio con il marito M. Diciotto anni, rispetto ai nostri quasi due, sono tantissimi e sicuramente tante sono le cose che si devono affrontare, e che potrebbero cambiare, in tutto quel tempo.
Loro, per esempio, hanno avuto un figlio e poi hanno rischiato di perderlo. Hanno dovuto affrontare lutti, malattie e perdite che sembrano incolmabili e che su di loro pesano ancora come un macigno; hanno avuto momenti pieni di lavoro (entrambi freelance, entrambi nel mondo della scrittura, lei vera e propria scrittrice, lui ex fotografo di guerra ora sceneggiatore) e altri di difficoltà ad arrivare a fine mese. Hanno avuto momenti di gelosie, di paure, di incomprensioni che, nel corso degli anni, un po’ li hanno allontanati pur rimanendo vicini. Momenti di “e se”, di rimpianti. Cose che all'esterno non si mostrano, ma che sono sempre presenti e non li abbandonano mai.
Quello che non pubblichiamo su Instagram: gli estratti conto; gli avvisi di mancato pagamento; le occhiate veloci che ci scambiamo quando nostro figlio non ci guarda. I doposbronza; le notti insonni; le rette scolastiche. Le e-mail con notizie spiacevoli; i moduli dell'assicurazione sulla vita. Le ultime volontà; i testamenti. I sospiri ansimanti. Il modo in cui talvolta ci abbracciamo la mattina presto - gli occhi gonfi, il caffè sul fuoco - e sprofondiamo la testa sulla spalla dell'altro. Andrà tutto bene, vero?Le braccia rafforzano la presa. Andrà tutto bene. Un linguaggio comune - come una colonna sonora della nostra vita - talmente familiare che ormai facciamo fatica a capire chi di noi stia parlando.Dani Shapiro racconta tutto questo con intelligenza, senza nascondere nulla, senza dare la visione di un amore perfetto che si è mantenuto intatto e immutabile nel tempo, ma descrivendone tutti i cambiamenti, tutte le evoluzioni, tutte quelle piccole grandi cose della vita che avrebbero potuto intaccarlo e cambiarlo, e in parte lo hanno fatto senza però distruggerlo ma facendolo semplicemente maturare.
Clessidra mi ha commossa. Forse perché sono una romantica, che crede nel lieto fine e nell’amore che vince sopra ogni cosa, ma non sono così ingenua da non sapere che la vita può metterti davanti di tutto, momenti bellissimi ma anche enormi difficoltà, in cui perdersi potrebbe essere un attimo.
I passi falsi e le cadute; gli errori di valutazione; i pericoli scampati: gli «avrei potuto». Sono arrivata a nutrire la convinzione che non sono tanto gli errori che commettiamo a influenzare la nostra vita, quanto il momento in cui li commettiamo. Ora c'è meno elasticità. Meno tempo per reagire. E quindi do ascolto a quel sussurro urgente e mi muovo con sempre maggiore circospezione. Tengo la mia vita con M. tra le mani con la stessa delicatezza che riservo alla maiolica che abbiamo riportato dalla luna di miele tempo fa. Siamo delicati. Siamo belli. Non siamo nuovi. Dobbiamo essere maneggiati con cura.Dani e suo marito, però, dopo vent'anni d'amore e diciotto di matrimonio ce la stanno facendo, sono ancora insieme, nonostante tutto. E da questo memoir, che non è mai sdolcinato e non edulcora nulla, il loro amore emerge forte e chiaro in ogni pagina, in ogni dettaglio, in ogni parola che la scrittrice sceglie per raccontarlo e in ogni difficoltà che devono affrontare. Ed è bello, forte anche quando insicuro, e trasmette un sacco di speranza a chi invece è solo all'inizio, ma non desidera altro che avere esattamente lo stesso e farà di tutto per farlo succedere.
Il nostro mondo si restringerà quando la tempesta del tempo si abbatterà su di noi. Ci sbiancherà, metterà a nudo i nostri nodi, ci spezzerà come legna trasportata dal fiume. È questo restringimento - non l'incertezza - a essere inevitabile. Il restringimento non succederà oggi, né domani. Non quest'anno, né il prossimo. Non in questi dieci, né - forse - nei prossimi dieci. Fortuna permettendo, certo. Ma non solo fortuna.
Titolo: Clessidra
Autore: Dani Shapiro
Traduttore: Gaja Cenciarelli
Pagine: 152
Anno di pubblicazione: 2018
Editore: Clichy
Prezzo di copertina: 15€
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formato brossura: Clessidra. Tempo, memoria, matrimonio
formato ebook: Clessidra: Tempo, memoria, matrimonio (Rive Gauche - Fiction e non-fiction americana)
A proposizio di relazioni, a proposito di Clichy, sul comodino ho l'ultimo di Updike. Anche se questo mi ispira moltissimo, e chi aspetta.
RispondiEliminaAnche io ho il libro di Updike :) Però aspetto un po' a leggerlo, perché ho paura che poi TROPPE relazioni mi facciano pensare troppo :P
EliminaNice posst
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