martedì 3 dicembre 2013

RAGAZZE MANCINE - Stefania Bertola

Dopo l'intervista rampante e l'incontro con l'autrice al Circolo dei lettori di Torino, eccomi finalmente pronta a parlarvi anche dell'ultimo romanzo di Stefania Bertola.
O a provarci almeno, perché devo ammettere che da quando l'ho chiuso qualche ora fa sono invasa da diversi sentimenti contrastanti. C'è sicuramente un po' di tristezza, perché chissà quando leggerò di nuovo un romanzo con delle protagoniste così adorabilmente strampalate. Però c'è anche un po' di delusione, per quanto stia cercando di negarlo. Quella delusione causata dalle alte aspettative, che ti impediscono di essere completamente obiettiva.

Credo di avervelo già detto molte volte quanto io abbia amato i romanzi precedenti di questa autrice. Non tutti allo stesso modo, certo. Ma in tutti, almeno per un momento, trovavo qualcosa o qualcuno in cui identificarmi. Nella sbadataggine delle protagoniste, nel loro modo un po' naif di vedere e affrontare il mondo, in queste storie d'amore a fine lieto che più lieto non si può. Tutti elementi che ci sono anche in questo Ragazze mancine, anche se mi è parso in tono molto minore.

La storia è come sempre molto intricata e tentare di riassumerla la renderebbe ancora più complessa. Quindi non ci provo nemmeno. Vi basti sapere che protagoniste sono due donne: Eva, una ragazza con una bambina  piccola al seguito, che vive alla giornata e che da quando ha trovato su una spiaggia un vecchio medaglione crede di essere in qualche modo protetta dalla malasorte, e Adele, una donna che aveva come unico obiettivo nella vita sposare un uomo ricchissimo e non lavorare mai e che ora, dopo che il suddetto uomo ha fatto bancarotta ed è scappato con una ragazza dell'est, si ritrova completamente indigente, con un enorme cane al seguito. Le due donne si incontrano in autogrill, mentre Eva sta fuggendo da un uomo che vorrebbe il suo medaglione, e senza troppi fronzoli e troppe domande le due si ritrovano a vivere insieme, a trovarsi lavori a vicenda, ad accudire cane e figlia e/o viceversa. Nella loro vita entrano poi due uomini, due fratelli, Cristiano e Tommaso, entrambi che vorrebbero recuperare quel benedetto medaglione, non fosse altro per togliersi dai piedi la loro madre, vera proprietaria di quel gioiello. E poi ci sono cognati e cognate antipatiche e snob, ricchi datori di lavoro gentili e scrittrici di romanzi Harmony.

Il solito, adorabile, calderone dei romanzi della Bertola. In cui tutto all'inizio sembra confuso ma che poi piano piano, man mano che si va avanti a leggere, trova il suo giusto posto. Come al solito, si ride e si sorride, si fa il tifo per le protagoniste e si cerca di capire come riusciranno a uscire dalle strane situazioni in cui si sono trovate.
Eppure, qualcosa non mi ha convinta del tutto e non riesco a far sparire quel senso di delusione di cui vi parlavo all'inizio. Trovo che manchi un po' della solita magia, del solito brio e della solita spensieratezza a cui questa autrice mi aveva abituata. Ci sono sempre personaggi e situazioni buffe (e ogni volta non riesco a fare a meno di domandarmi come le vengano in mente certe idee), c'è sempre Torino a far da sfondo, così come c'è sempre il caro e vecchio lieto fine. 
Però c'è questo benedetto però, che sto cercando in ogni modo di definire, senza riuscirci.
Diciamo che non è il primo, e forse nemmeno il secondo o il terzo, romanzo che consiglierei come primo approccio con questa autrice. E' una lettura piacevole e divertente, certo, ma non è la sua opera migliore.

(E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, 18,50€ è un prezzo davvero esagerato per un romanzo di questo spessore).

Titolo: Ragazze mancine
Autore: Stefania Bertola
Pagine: 281
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Einaudi
ISBN:978-8806212643
Prezzo di copertina: 18,50€
Acquista su Amazon:
formato brossura: Ragazze mancine

21 commenti:

  1. Di questa autrice ho amato Ne parliamo a cena, e poi... boh!
    Certo che diciottoeuroecinquanta...
    Milly

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    1. Sul discorso dei prezzi mi sa che ci scriverò di nuovo un post... perché non è possibile che un libro con copertina morbida, di un'autrice italiana di cui quindi non hanno dovuto sostenere costi di traduzione o di acquisto dei diritti, costi così tanto.

      Io avevo adorato tantissimo Biscotti e sospetti e A neve ferma, ma mi ero divertita parecchio anche con gli altri... Con questo, boh. E' divertente, ma mi ha lasciato molto meno entusiasmo

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    2. Vabbé che bisogna sostenere gli autori italiani, ma coi tempi che corrono si dovrebbero sostenere anche i lettori. In questi casi aspetto l'uscita in versione economica o su qualche bancarella dell'usato.
      A neve ferma non mi ha entusiasmato, Biscotti e sospetti, invece, l'ho preso (usato) ma non l'ho ancora letto. Visto che lo consigli lo metterò come mia prossima lettura.
      Milly

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    3. Personalmente anche per un libro straniero mi scoccia spendere più di 15 € (e infatti solitamente aspetto gli sconti), però diciamo che forse ne capisco un po' di più il motivo.
      Che poi sono contraria anche alla politica opposta, quella dei libri a prezzi troppo bassi... ci andrebbe un giusto mezzo, ecco!

      Biscotti e sospetti è stato il primo che ho letto di questa autrice e che poi mi ha spinto a leggere tutti gli altri. Lo stile è sempre quello, ovviamente, quindi può darsi che la tua reazione sarà simile a quella avuta per A neve ferma. Fammi sapere :)

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    4. Finito di leggere Biscotti e sospetti.
      Devo dire che mi è piaciuto. Anche se all'inizio ho fatto un po' di fatica a star dietro a tutti quei personaggi, che comunque la Bertola è riuscita a tratteggiare bene.
      Ora sono indecisa se gettarmi su Follia di McGrath o su Instant Love di Bianchini...
      Sì, l'ho letto Io che amo solo te. Era impossibile non farlo dopo la tua recensione entusiasta. ☺
      Milly

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    5. Follia a me è piaciuto parecchio! "Instant love" mi ispira, ma ancora non è entrato in casa, quindi dovrò attendere un po' :)

      Sono contenta che Biscotti e sospetti ti sia piaciuto! Credo rimarrà per parecchio il mio preferito :)

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  2. Non ho mai letto niente di lei e pensa, avrei voluto cominciare da questo. Dopo la tua recensione rimango titubante. Mi puoi consigliare qualche suo libro?

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    1. Può anche darsi sia l'effetto aspettative a non avermelo fatto apprezzare appieno (aspettative dovute sia ai romanzi precedenti, sia all'incontro con l'autrice...). Non so quale effetto faccia su chi non ha mai letto nulla di suo :)

      Però io partirei con Biscotti e sospetti, o con A neve ferma, o ancora con Ne parliamo a cena. Quelli mi avevano fatta impazzire :D

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  3. A me era piaciuto più di tutti La soavissima discordia dell'amore... mi ricordo perfino quando l'ho letto (preso in prestito dalla biblioteca): un sabato pomeriggio, faceva freddo e me ne stavo sul divano sotto un grumo di coperte :D Poi anche tutti gli altri che ho letto mi sono piaciuti (Aspirapolvere di stelle, Biscotti e sospetti, A neve ferma, Ne parliamo a cena, Se mi lasci fa male) l'unico che mi ha deluso finora è stato Romanzo rosa. Prima o poi leggerò anche questo...

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    1. Uhhh Aspirapolvere di Stelle *_____*

      Eh, Romanzo rosa è effettivamente un po' diverso dagli altri, ma a me non era dispiaciuto :) (anche perché conosco una ragazza che ha frequentato il corso a cui si è ispirata la Bertola nello scriverlo e mi ha confermato tutti i personaggi XD).

      Fammi poi sapere cosa ne pensi di questo, quando lo leggerai! :)

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    2. Ah, immagino che conoscere i retroscena debba essere delizioso! :)

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  4. è adorabile la delicatezza con cui (quasi) ti "scusi" per non poter scrivere solo cose positive di questo libro.

    e questo, davvero, rende la "critica" ancor più credibile.

    #ElisaNumeroUno

    ^_^

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    1. Ma grazie! :)

      no, boh, è che parlar male dei libri un po' mi spiace... soprattutto se non mi è ben chiaro se sia "colpa" del libro o "colpa" mia!

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  5. Ragazze mancine è il secondo libro che leggo della Bertola: il primo è stato Ne parliamo a cena, e l'avevo adorato. Personalmente, ho adorato anche Ragazze mancine, e come sempre, l'uso originale e vivo che l'autrice fa dell'italiano. Inventa espressioni nuove per indicare stati d'animo consueti che gli esseri umani provano da quando sono comparsi sul pianeta, è veloce ed evocativa nel suo stile. Rileggendo la tua recensione, mi è parso di capire anche cosa intendi con la sottile delusione, perché è una tinta che ho sentito anch'io, per quanto molto leggera, nel mio entusiasmo sconfinato per il romanzo. Io conosco ancora troppo poco l'autrice, ma ho deciso che collezionerò gli altri titoli perché il suo stile mi prende proprio tanto. Manca qualcosina, sì. Forse un po' di velocità in alcune parti che avrebbero potuto essere sviluppate un po' di più? Non saprei dirlo...

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    1. Sì il suo modo di scrivere è davvero incredibile e lo adoro tantissimo!

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  6. Ciao, credo che seguirò le tue recensioni anche in futuro..ti leggo per la prima volta così come ho letto per 'caso' ragazze mancine, in formato kindle. A me è piaciuto davvero..un romanzo leggero, forse proprio quello che cercavo in queste vacanze. Ora che ho scoperto che questa autrice ha dato il meglio con i libri precedenti, vi ringrazio in anticipo!!

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    1. Poi son gusti eh! Ma io sono molto affezionata alle ragazze di Biscotti e sospetti e di A neve ferma :)

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  7. grazie della bellarecensione, e grazie anche di tutti gli altri commenti, anche quelli un pochino negativi, è sempre interessante vedersi restituire i propri libri con uno sguardo diverso. In quanto al rapporto prezzo/spessore, non so, facciamo una controprova: il libro di Fabio Volo costa pure lui 18 euro, quello della Mazzantini 20. In questo caso come giudicate il rapporto prezzo/spessore? Stefania B.

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    1. Grazie a te per aver commentato!
      Guarda, io un libro di Fabio Volo non lo comprerei mai, nemmeno se costasse 5€ e avesse 1000 pagine. E anche le nuove uscite della Mondadori per quanto riguarda i prezzi mi lasciano un po' perplessa (per non parlare del formato poi... libri sempre più enormi e pesanti). Secondo me si dovrebbe tenere conto di diversi fattori nello stabilire il prezzo di un libro e lo spesso dovrebbe essere uno di questi.

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  8. Secondo me lo spessore non dovrebbe essere determinante per il prezzo, a meno di eclatanti tipo 17 Euro per 90 pagine.. tendenzialmente lascerei che il prezzo si determinasse in base all'appeal che può avere un libro.

    Comunque, io scrivo in realtà per postare una risposta a chi ha scritto di Romanzo Rosa. Io l'ho adorato!! L'ho trovato così originale!! E' vero, non è piaciuto a tutte le sue fan, ma per me, insieme a "A neve ferma" è tra i suoi migliori!

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