martedì 12 gennaio 2010

LE LACRIME DELLA GIRAFFA- Alexander McCall Smith



A Gaborone, capitale del Botswana, la signora Precious Ramotswe è molto rispettata: è la fondatrice della Ladies Detective Agency, la prima e unica agenzia investigativa del piccolo paese dell'Africa meridionale diretta da una donna. Suo padre avrebbe preferito che aprisse una macelleria, ma lei ha poi deciso di fare la detective privata. Gran bevitrice di tè rosso, gentile come tutti i golosi e portata alla riflessione filosofica, la signora Ramotswe ha imparato presto come portare un po' di ordine nelle vite ingarbugliate dei suoi clienti, usando il suo cervello fino e soprattutto il suo gran cuore. Doti che le saranno indispensabili per affrontare il caso della signora Curtin e di suo figlio Michael, scomparso nel deserto ormai da dieci anni.

Alexander McCall Smith mi piace molto. Certo, il primo libro suo che uno legge lascia decisamente spiazzati. In parte è colpa anche delle copertine, in cui generalmente si fa riferimento a grandi misteri da risolvere e a una protagonista-investigatrice che con il suo intuito giungerà alla conclusione. E in parte è così. Ma questi misteri sono sempre storie terra a terra, problemi oserei dire quasi quotidiani. Non c'è mai un vero e proprio omicidio, un assassino a mettere in pericolo la vita dell'eroe o cose del genere. E questo effettivamente all'inizio può spiazzare.
Ma lo stile con cui Mc Call Smith racconta, la scorrevolezza della lettura e, in questo particolare libro, la simpatia e la bellezza dei personaggi, fa passare il "mistero" in secondo piano.
Certo, forse un po' di frustrazione rimane, nel senso che avrebbe potuto sfruttare gli stessi personaggi, con gli stessi tratti caratteriali e la stessa simpatia, anche per risolvere un giallo vero e proprio. Ma non sarebbe nel suo stile, e forse sarebbe uno strafare dal risultato non necessariamente riuscito. Non è un libro da leggere in cerca di grandi verità o di colpi di scena mozzafiato, ma va benissimo per trascorrere qualche ora tranquilli e rilassati, senza voler impegnare troppo la mente e divertendosi.

Nota alla Traduzione: una buona traduzione, con solo una nota in 230 pagine (e non è semplice, considerando l'uso di termini propriamente africani) e che scorre bene.

1 commento:

  1. Ciao :D
    Grazie per essere passata per il mio blog... Sono contenta che ti sia piaciuto :) Anche il tuo è davvero molto carino, mi piace, non è affatto "spartano"!

    ps. Non ho potuto fare a meno di commentare sotto questo libro XD Abbiamo davvero avuto le stesse impressioni!

    RispondiElimina