domenica 17 gennaio 2010

RUMBLE TUMBLE- Joe R. Lansdale

Hap è bianco, malinconico, intellettuale e vota per Democratici. Leonard è un nero gay, va pazzo per il folk, è un po' manesco e vota per i Repubblicani. Sono amici e hanno in comune uno spiccato senso di giustizia e una capacità senza pari di andarsi a mettere nei guai. Dopo l'uragano che gli ha distrutto casa, Hap si è trasferito da Leonard. La convivenza dei due non è facile, tanto più che Hap medita di andare a stare con la sua nuova fidanzata, la bella Brett. Ed è proprio Brett a dare il via alla nuova avventura. Viene avvicinata da un nano cerimonioso e un suo losco compare che le chiedono 500 dollari in cambio di informazioni sulla figlia, Tillie. Lei va a incontrarli con Hap e scopre che Lillie è a Oklahoma, rinchiusa in un bordello.

Mi piace molto Lansdale. Sebbene questo libro sia parecchio diverso da La Sottile Linea Scura (altro libro suo che i vi consiglio caldamente), non sono rimasta delusa da questo autore. Anzi!
Un libro divertente, avvincente dalla prima all'ultima pagina, con dei protagonisti eccezionali, pronti a lanciarsi in una pericolosa ricerca solo per quel senso di "giustizia" a catena: Brett deve aiutare sua figlia, Hap deve aiutare la sua ragazza Brett e Leonard non può che dover aiutare Hap. Poco importa se per portare a termine la loro missione dovranno scatenare un vero rumble tumble, un gran casino, che li porterà a scontrarsi con il celebre Big Jim, a capo di qualunque traffico illecito negli Stati Uniti, e a compiere più di un efferato omicidio. Lungo la strada per salvare la ragazza, incontreranno un sacco di personaggi secondari, talmente ben caratterizzati da arrivare a volte a offuscare i personaggi principali: è il caso soprattutto di Red, un nano crudele dal passato tragico, che diventa vittima delle vessazioni e delle umiliazioni da parte dei protagonisti.
E' veramente un bel libro. E anche il linguaggio altamente scurrile, sebbene di solito in un libro mi infastidisca, in questo è strepitoso e funzionale al racconto: senza questo linguaggio il libro perderebbe metà del suo senso e del suo valore. Perchè un valore simbolico c'è anche in questo libro, un qualche buonismo ben nascosto dietro alla pesante ironia e al tanto sangue che scorre, che si concretizza nel finale tra i due protagonisti.
Vi consiglio assolutamente di leggerlo!

Nota alla traduzione: ci sono un po' di calchi dall'inglese ma per il resto non ci si può lamentare.

2 commenti:

  1. Ciao!
    Arrivo qui da anobii, ma...non chiamare Brett Bree, sennò io penso alla rossa delle casalinghe disperate, che non parlerbbe MAI come Brett! ;)
    <Belle recensioni, Chiara

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  2. Ops :P provvedo subito a correggere :)

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