Si mangia ogni giorno. Si beve ogni giorno. Si va in bagno ogni giorno. Si ama, si odia, si litiga e si fa pace ogni giorno. E bisognerebbe leggere ogni giorno, perché chi ama i libri pensa che sia una cosa naturale. Tanto naturale che diventa pian piano un modo per potersi raccontare.
In Italia, stando alle statistiche, più del 50% (mi pare sia il 57%) della popolazione non legge nemmeno un libro all’anno. La percentuale di chi ne leggere almeno uno al mese, ed è considerato lettore forte, è di circa il 9%. Il 9% tra quel 43% che legge, ovviamente.
Non so bene da cosa derivi questa crisi di lettura. Se sia davvero una questione di tempo. Se sia colpa della tv, dei social network, del costo dei libri, delle scuole che ti imponevano di leggere o semplicemente, come in buona parte dei casi credo, sia una questione di pigrizia e scarso interesse.
Ammetto che un tempo, da blogger e lettrice superforte, questi dati mi lasciavano allibita e mi facevano anche un po’ alterare. Per me, che è normale avere sempre un libro in lettura e leggere in ogni posto e momento possibile, è una cosa inconcepibile che la gente non legga. Eppure.
Gianluca Mercadante in Caro lettore in erba…, un piccolo saggio pubblicato nella collana I Jolly di Las Vegas editore che ha una splendida copertina ad opera di Alessio Furfaro, parte proprio da questi dati, da questi non lettori e cerca di condurli nel fantastico mondo dei libri.
In realtà si rivolge a un lettore ben preciso, il lettore in erba, quello che forse vorrebbe leggere ma non sa da dove iniziare: ha solo i ricordi delle letture obbligatorie delle scuole e non sa come scegliere il libro giusto, qualcosa che lo spinga a ricominciare. Tra gite in libreria e dialoghi un po’ surreali tra i personaggi dei romanzi, tra analisi scanzonate dei vari generi letterari, offre uno spaccato del mondo dei libri e dell’editoria moderna.
Il risultato è un libro sì divertente e piacevole da leggere, ma anche una critica abbastanza netta a certe abitudini di oggi, tra librai (con un grande riscatto di una libreria di catena!) e, soprattutto, tra gli editori.
Cari editori, stavolta mi rivolgo a voi direttamente: venite un po’ a vedere dove si muovono i lettori. Cercateli i lettori, uno a uno, invece di lamentarvi in continuazione, invece di nascondere le vostre problematiche reali dietro lo spauracchio di una crisi editoriale cui rispondete con prodotti identici a quelli che la crisi l’hanno generata. Guardate in quali mucchi di libri la gente butta le mani e abbiate un minimo di dignità, per cortesia, piantatela di affermare che i classici non si leggono più. Pensateci bene quando si tratta di scegliere se coltivare un talento di casa nostra o prenderne uno già bell’è servito da tradurre e dare in pasto a un target consolidato altrove – e perciò ripetibile qui. Cercate d’incontrare la gente che legge.
Caro lettore in erba… è un libro scritto da una persona che ama i libri e che mette questo amore in ogni pagina, riuscendo però a non perdersi nella retorica (a volte un po’ fastidiosa, diciamolo) dei grandi amanti dei libri e dei grandi lettori, e soprattutto senza risparmiare critiche.
Certo, forse è dedicato più a chi lettore lo è già, a chi già conosce un po’ certe dinamiche dell’editoria, anche solo da semplice appassionato, che non a un potenziale lettore (che temo ne abbia un po’ le balle piene di sentirsi dire cosa dovrebbe fare per iniziare a leggere…).
In ogni caso, Caro lettore in erba… di Gianluca Mercadante è proprio un bel librettino, che offre spunti interessanti e, al tempo stesso, diverte. Da leggere.
Titolo: Caro lettore in erba...
Autore: Gianluca Mercadante
Pagine: 158
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Las Vegas edizioni
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formato brossura: Caro lettore in erba...