Quel dondolio mi metteva sonno, ma ero ben sveglia. Adesso non stavo più sognando. Da una parte Elvira, dall’altra Angeleta e tante facce intorno. Tutte estranee, tutte taciturne, assorte, lo sguardo perso. No, questo non era un sogno. Era tutto vero.Studiare storia mi è sempre piaciuto molto. Al liceo era la materia in cui andavo meglio e anche quando è capitato all’università di studiarla, come corollario alla storia della letteratura, questa passione era rimasta. La guerra civile spagnola, poi, mi ha sempre incuriosita molto. Al liceo se ne era parlato poco, un piccolo trafiletto in mezzo al capitolo sulla nascita dei totalitarismi, e allora forse non mi ero resa conto di quanto importante sia stata. Solo all’università me ne sono resa conto, al punto da farci poi la tesi di laurea triennale.
I romanzi ambientati in quell’epoca mi piacciono sempre molto. Non perché mi piaccia il concetto di guerra fratricida in sé, né l’ascesa dittatoriale, anzi. Però mi piacciono per la testimonianza storica che danno e per la capacità, che ho trovato quasi sempre nei pochi romanzi che ho letto ambientati in quel periodo, di trasmettere bene l’atmosfera, le sensazioni, il clima difficile che si stava vivendo.
Ho acquistato Come una pietra che rotola di Maria Barbal per questo motivo. Ok, non lo solo per questo, anche perché l’ho trovato a pochissimo in un mercatino dell’usato, perché ha una copertina che mi piace molto (l’immagine è opera di Lorenzo Lanzi) e perché è pubblicato da marcos y marcos, un editore i cui libri, quando posso, compro quasi a scatola chiusa.
Come una pietra che rotola, tradotto dal catalano da Gina Maneri, è ambientato all'epoca Guerra Civile Spagnola, ma quasi non ci si fa caso. Racconta la storia di Conxa, che vive in un paesino di campagna ben lontana dai tumulti che stavano nascendo nelle città spagnole. La conosciamo che è una bambina e i suoi genitori la affidano a una coppia di zii, perché loro hanno troppi figli e pochi soldi per mantenerli tutti. Conxa accetta in silenzio questa decisione e si adatta alla nuova vita. La zia è burbera, ma in fondo le vuole bene. Lo zio finché lei lo aiuta non si lamenta in nessun modo. Poi Conxa cresce e si innamora di Jaime. La sua vita potrebbe cambiare, ma non lo fa. Si sposa, ha dei figli, e continua a vivere con la zia, a lavorare i campi e dar da mangiare agli animali. Coglie l’irrequietezza del marito, la sua voglia di andarsene, di lottare, di fare qualcosa, ma continua comunque così. Finché qualcosa non succede e lei accetta anche questo come ha accettato tutto il resto, forse senza nemmeno capire fino in fondo. Sopravvive, ma un po’ si spegne.
"Le persone, a ben guardare, sono ben poca cosa anche se a volte pensano di essere chissà che."
Come una pietra che rotola è un libro all'apparenza semplice, per stile e scrittura, che racconta la vita di una donna altrettanto semplice che si adatta, forse fin troppo, a tutto quello che le succede attorno. Conxa è una ragazzina timida che diventa poi una donna altrettanto timida, che si impunta solo quando è davvero necessario e lascia che il mondo le scorra attorno. Lei ama i campi, ama la sua vita tranquilla, la pace che solo un tramonto sulle colline le può dare. E ama Jaime, lo ama follemente. Al punto da accettare e sopportare tutte le conseguenze che questo amore le provoca. Accetterà e resisterà a tutto, per quanto sia difficile perdere un amore, che sia amore per una persona o per un luogo.
È un libro sulla guerra civile, certo, ma soprattutto sulle sue vittime inconsapevoli, che si sono ritrovate in mezzo a qualcosa che forse nemmeno comprendono ma che sono costretti ad accettare e sopportare. Ma è soprattutto la storia di una donna, all'apparenza timida, semplice, forse un po’ e in balia degli eventi, che però dentro di sé non si arrende mai.
Come una pietra che rotola è un piccolo grande libro. Assolutamente da leggere.
Titolo: Come una pietra che rotola
Autore: Maria Barbal
Traduttore: Gina Maneri
Pagine: 151
Editore: marcos y marcos
Acquista su amazon:
formato brossura: Come una pietra che rotola
Credo proprio che le lo chiederò in prestito!
RispondiElimina:)
Quando vuoi cara! :)
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