"Cioè?"
"Perché non chiediamo a Gianrico Carofiglio e a suo fratello di scrivere un libro insieme?"
"Un libro su cosa?"
"Non importa, tanto con i loro nomi qualunque cosa scrivano venderà di sicuro".
"Bravo, mi sembra davvero un'idea geniale!"
Nella mia mente immagino che sia andata davvero così. Che qualche mese fa, un paio di editor di una casa editrice abbiano avuto questa idea, abbiano chiesto ai fratelli Carofiglio di scrivere qualcosa, una cosa qualunque, sicuri che avrebbe venduto in ogni caso. E poi immagino che i due fratelli abbiano accettato, si siano visti, abbiano parlato un po' tra loro e deciso, senza nemmeno pensarci troppo, che cosa scrivere. Poi migliaia di lettori, fan dell'uno o dell'altro fratello, se non di entrambi, hanno visto questo volumetto in libreria. Magari hanno storto un po' il naso per lo scarso spessore, ma alla fine lo hanno acquistato (oppure, come nel mio caso, sono riusciti a farselo regalare). Sono poi arrivati a casa, i più ligi hanno finito quel che stavano leggendo, gli altri hanno messo da parte ogni altra lettura, e hanno incominciato questo romanzo dei fratelli Carofiglio.
Da qui, questo mio parlare in generale si deve per forza interrompere. Non posso certo sapere cosa abbiano provato gli altri lettori una vola arrivati alla fine. Posso dire che io l'ho chiuso, un paio di giorno dopo, ma mi sarebbero bastate due ore se solo avessi avuto più tempo a disposizione, con una sensazione di rabbia, unita a un bel po' di delusione e con un "mi sono fatta fregare" che mi risuona in testa da quando l'ho terminato. Avete un fratello o una sorella? Un amico o un'amica con cui siete cresciuti? Sapete scrivere in italiano? Ecco, se sì questo libro lo potevate scrivere anche voi. Lo avremmo potuto scrivere un po' tutti, perché tutti abbiamo dei ricordi del nostro passato che meriterebbero di essere raccontati. Tutti abbiamo ricordi di quando eravamo bambini, di quelle banali avventure che per noi erano grandiose. Tutti abbiamo avuto (o abbiamo ancora) una madre o una nonna cuoca provette, di cui ancora ricordiamo e un po' rimpiangiamo le ricette. Certo, non tutti facciamo Carofiglio di cognome e quindi, se scrivessimo una storia così, anche se magari il vostro racconto in realtà è anche più bello, più intenso ed emozionante di queste poche pagine messe insieme quasi di fretta e altrettanto frettolosamente concluse che, alla fin fine, non dicono nulla, difficilmente verremmo pubblicati.
Peccato, perché l'idea poteva essere bella. Prendi due scrittori che sono parenti e mettili insieme a lavorare su una storia, lasciando ovviamente che siano loro a decidere quale, e vedi cosa ne viene fuori. Un'idea che mi piaceva molto anche perché, se seguite questo blog, sapete quanto io ami Gianrico Carofiglio (soprattutto quel gran fico dell'avvocato Guerrieri), e, sebbene non abbia mai letto nulla del fratello Francesco, poteva essere un buon mezzo per scoprirlo.
Immagino che ora in quella casa editrice si stiano sfregando le mani, che le cose siano andate come previsto e il libro stia vendendo parecchio. Così come immagino ci siano tanti, tantissimi lettori soddisfatti da questa lettura.
Personalmente, io salvo solo le ricette finali (e nemmeno tutte).
Personalmente, io salvo solo le ricette finali (e nemmeno tutte).
Titolo: La casa nel bosco
Autore: Gianrico e Francesco Carofiglio
Pagine: 185
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: Rizzoli
ISBN:978-8817654425
Prezzo di copertina: 14 €
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