Ho l'impressione che ultimamente i libri che parlano di anziani vadano di moda. O forse è solo un caso che io ne abbia letti almeno quattro nell'ultimo anno e mezzo. Mi piace, la cosa. Perché si ha un po' la brutta abitudine di pensare che, giunti a quell'età, la vita ormai sia stata vissuta e da raccontare ci sia ben poco. Eppure, tutte le storie che ho letto io, da Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, a E poi Paulette, passando per il bellissimo La banda degli invisibili, ne raccontano per così di cose. In comune hanno questi anziani messi un po' da parte e una critica alla società che la maggior parte delle volte li ritiene inutili.
Ho acquistato questo libro in lingua inglese (con il titolo "The little old lady who broke all the rules"), contravvenendo alla mia regola di non leggere mai libri tradotti in lingue che non siano la mia, sull'onda della magnifica copertina e, soprattutto, del ricordo dei romanzi già citati, anche se il fatto che fosse scritto da una svedese e fosse uscito poco dopo Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve avrebbe dovuto mettermi un po' in allarme. Ma si sa, a ste cose si pensa sempre dopo, soprattutto se leggendo le prime pagine si viene completamente conquistati da questo gruppo di anziani, amici da sempre, con in comune la passione per il canto, che, viste le condizioni dei carceri svedesi nettamente migliori rispetto a quelle della casa di riposo in cui vivono, decidono di compiere un crimine e farsi arrestare. Un furto, o meglio, un semplice rapimento, di due quadri dal museo d'arte nazionale della città. Ma ovviamente qualcosa va storto e quello che doveva essere un crimine semplice semplice si trasforma nel colpo del secolo, con coinvolti rockstar e mafie slave, infermiere arriviste e figli un po' incuranti, piccoli teppisti ed esperti d'arte, passando per poliziotti con la passione per gli hot dog.
Le prime duecento pagine si divorano che è un piacere, grazie soprattutto alla fantastica caratterizzazione dei personaggi. Da Martha, la mente dell'azione, al suo corteggiatore Brians, da Christina a Rake e la svampita e naif Anna-Greta. Si ride tanto e altrettanto si riflette, sulle reali condizioni in cui vivono gli anziani e di quanto spesso vengano dimenticati e non considerati.
Dopo le prime duecento pagine però si inizia a fare un po' di fatica. La trama diventa troppo intricata, non sempre semplice da seguire. Diminuiscono anche le situazioni buffe, o meglio, ci sono ancora ma diventano davvero troppo incredibili. Arrivare fino alla fine è stato davvero faticoso, e non credo dipenda dal fatto che ho letto il libro in inglese. E' proprio il romanzo a perdere di brio e originalità.
Peccato, davvero, perché con cento cinquanta pagine in meno, sarebbe stato proprio un bel romanzo!
Titolo: La banda degli insoliti ottantenni
Autore: Catharina Ingelman-Sundberg
Traduttore: M. Cocco
Pagine: 441
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Newton Compton
ISBN: 978-8854150218
Prezzo di copertina: 12,90 €
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formato ebook: La banda degli insoliti ottantenni (eNewton Narrativa)
Ho letto anch'io questo libro e la penso esattamente come te: perde smalto man mano che la storia avanza. Peccato!
RispondiEliminaMi consola sapere che non è stata un'impressione solo mia! peccato, davvero!
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