A volte mi rendo conto di essere un tantino troppo entusiasta nei confronti di certi libri e di certi autori. Un entusiasmo al limite dello stalking forse, ma che, per quanto mi sforzi, non riesco a controllare.
Uno degli autori verso cui il mio entusiasmo è sicuramente più evidente è Marco Malvaldi. Non so bene spiegarvi il motivo. E' come se leggendo un suo romanzo mi sentissi in qualche modo a casa, a mio agio tra le sue pagine, tra le sue parole, in mezzo ai suoi personaggi. E ieri sera ho finito anche il suo ultimo libro, Argento vivo, ma per recensirlo ho dovuto dormirci un po' su, perché altrimenti, ancora una volta, le mie parole sarebbero state dettate dall'entusiasmo. Dal grande entusiasmo che mi ha colto una volta chiusa l'ultima pagina e che mi ha portato ad avere una voglia incredibile di abbracciare Malvaldi e ringraziarlo.
E' quindi passata una notte. Ho avuto tempo di riflettere su quello che ho letto e sulle parole che verranno fuori.
Questo Argento vivo è in qualche modo diverso dai romanzi precedenti, e non solo perché non c'è un omicidio. L'ho trovato un po' più lento, con tanti, tantissimi personaggi le cui vite si incontrano e si mischiano per puro caso, ma a cui ci va qualche pagina per abituarsi.
C'è Giacomo, scrittore famoso nel passato che non prova più tanta passione per quello che fa, con la moglie Paola e il domestico scansafatiche. C'è Leonardo, che per vivere programma, per sopravvivere legge e tiene un blog letterario, e la moglie Letizia. Ci sono Corinna, agente di polizia romeno, vittima della nonnismo/maschilismo del questore Corradini, ci sono il Gobbo e il Gutta, due criminali che, insieme a Costantino, tecnico di antifurti al momento disoccupato, mettono in moto tutta l'azione. Un furto nella casa di uno scrittore famoso, fatto con un auto rubata per strada a un povero tecnico informatico, un computer con dentro un manoscritto che sparisce e ricompare. Un insieme di casualità, di destini che si incrociano e che si incastrano perfettamente.
Come dicevo all'inizio, è un romanzo un po' diverso dai precedenti, con i capitoli più lunghi e una trama decisamente ben costruita ma, forse, più complessa da seguire (almeno rispetto al solito). Eppure, ancora una volta, mi è piaciuto sacco. Mi è piaciuta l'idea di questo scrittore in crisi, che interagisce con il suo editore e che per la prima volta si interfaccia con il mondo dei blog letterari, della critica da parte dei lettori che a volte possono essere più utili ed efficaci di qualunque editor (lo ammetto, questo, da blogger con un sogno, mi ha emozionata molto). Mi è piaciuto l'incastro che ha creato tra i vari personaggi, le situazioni disparate e incredibili in cui si ritrovano e il modo disparato in cui riescono a uscirne. Insomma, mi è piaciuto tutto.
Mi rendo conto che, nonostante il mio tentativo di essere il più oggettiva possibile, questa recensione sprizzi entusiasmo da tutti i pori e che forse non sia troppo obiettiva. Ho già detto più e più volte che di Malvaldi leggerei con entusiasmo anche la lista della spesa. Però credo che, aldilà del mio giudizio da lettrice entusiasta, Argento Vivo sia davvero un bel libro, ben pensato, ben costruito e con un sacco di spunti di riflessione sulla nostra società.
E quindi sì, ancora una volta, lo consiglio a tutti (ma ancora di più a chi ha un blog letterario, di cui, per una volta, viene riconosciuto il valore)!
"E' vero, in Italia c'è pieno di criminali rumeni. Emigrano a frotte. Pare che sia perché in Italia possono veramente fare carriera. Se uno ruba tanto, pensi un po', potrebbe diventare anche presidente del consiglio. In Romania, invece, se rubi ti mettono in galera. Lei cosa farebbe?"
Titolo: Argento vivo
Autore: Marco Malvaldi
Pagine: 272
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Sellerio
ISBN: 978-8838930799
Prezzo di copertina: 14 €
Acquista su Amazon:
formato brossura: Argento vivo
formato ebook:Argento vivo (La memoria)
Certo non ho bisogno di incoraggiamenti per leggere Malvaldi, ma se ne avessi bisogno, son sicura che passerei di qua! Non vedo l'ora di passare in libreria...
RispondiEliminaEh lo so, per quanto mi sforzi, non riesco a contenere il mio entusiasmo (ma è anche colpa sua e dei suoi libri bellissimi :D)!
EliminaFammi poi sapere allora! :)
A me leggere le tue recensioni di Malvaldi - con l'unica pecca, a mio personale modo di vedere, che restano un po' in superficie - fa l'effetto di farmi sentire una lettrice già acquisita, nonostante non abbia ancora letto niente ma proprio niente di suo.
RispondiEliminaMi pare cosa non da poco.
Però resisto, perché non voglio cadere in tentazione prima di essermi messa la testa in ordine, aver smaltito quel po' di libri in attesa da tanto, ed essermi predisposta a leggere solo e soltanto lui dal primo all'ultimo libro pubblicato, fino ad essere in pari.
Ecco.
Hai perfettamente ragione sul fatto che restino in superficie! Solo che qualunque aspetto ulteriore della trama o dei personaggi che avessi indicato avrebbe in qualche modo svelato parti fondamentali del libro e rischiato di rovinare l'impatto del lettore. E' bello scoprirne ogni piccolo dettaglio e ho sempre paura, quando recensisco i suoi libri, di farmi scappare troppo.
EliminaFammi sapere quando entrerai anche tu nel tunnel :)
ciao
RispondiEliminaHo appena acquistato e-book.
Confesso che non amo i gialli, come genere letterario, ma, leggendo alcune recensioni e, capitato casualmente sul tuo sito, mi sono incuriosito el'ho acquistato.
Ho appena concluso l'ultimo libro di Carofiglio, e cercavo uno "stacco" di genere e stile per poter riflettere.
Ti farò sapere
Ciao
Steve
Quelli di Malvaldi non sono gialli tradizionali... soprattutto questo, in cui non c'è nemmeno un omicidio :) Io lo adoro :)
EliminaL'ultimo di Carofiglio non mi è dispiaciuto, anche se non è sicuramente la sua opera migliore, secondo me...
Fammi poi sapere allora! :)
Scusate mi potete dire quale è il tempo e il luogo dell ambientazione grazie...
RispondiElimina