Ho iniziato a considerare il rock come un genere che potesse piacermi poco più di un anno fa, quando sono andata a vedere al cinema Rock of Ages. Sì, il mio primo vero approccio con il rock è stato un musical con Tom Cruise. E' vergognoso, lo so. Anche perché poi quando vado a cercare su youtube le versioni originali che sono state reinterpretate nel film nemmeno mi piacciono.
Non sono molto rock, io, non lo so mai stata. E quindi forse leggere un libro che parla, anche, di rock e di una rockstar non è stata esattamente una grande idea.
Protagonista di Revolver è Andrea, un giovane scrittore ossessionato da ormai dieci anni da un romanzo che non riesce a scrivere. E' il romanzo che racconta di Damon Kidd, leader dei Revolver, un gruppo musicale che ha avuto un sacco di successo nel passato ma che ora sembra incamminato lungo il viale del tramonto. E Andrea questo non riesce ad accettarlo, non riesce a sopportare che il suo personaggio, che da tanti anni lo tormenta, viva questa profonda crisi d'ispirazione ma anche e soprattutto psicologica. Quindi, entra dentro il suo romanzo, accompagnato dalla sua fidanzata Carlotta, per cercare di risolvere la situazione, salvare Damon e salvare anche un po' se stesso. Anche se a un certo punto, pur essendo lui a decidere come deve proseguire la storia, le cose gli sfuggono un po' di mano.
Revolver è un romanzo che contiene un romanzo: racconta la storia vera di Andrea, del suo passato di scrittore di discreto successo che ora non riesce a sbloccarsi, e quella di Damon e di come una influenzi inevitabilmente l'altra. E questa è innegabilmente un'idea geniale. Però mi tocca aggiungere un però, perché qualcosa non mi ha convinto del tutto. Lo stile forse è troppo semplice, quasi adolescenziale, sebbene i personaggi principali abbiano tutti più di vent'anni, e tutta la storia viene raccontata in maniera frettolosa. Molte cose avrebbero dovuto essere meglio approfondite, sia per risultare credibili, sia, se si riesce comunque a raggiungere la sospensione dell'incredulità, per dare maggiore spessore all'opera. Ho chiuso il libro con un "beh, è tutto qua?" che mi lascia un po' di amarezza.
Andrea Malabaila scrive sicuramente bene, sa dosare bene l'ironia e l'autoironia (e il primo capitolo è davvero ben pensato!) e riesce a mischiare reale e inventato in modo molto efficace. Ma per me manca qualcosa. Manca, come dicevo prima, un po' di spessore, quello che lo avrebbe reso un romanzo per tutti e non solo una fonte di liberazione per l'autore.
Credo che l'esperienza personale, la parte autobiografica insomma, abbia inciso molto: probabilmente Andrea non vedeva l'ora di buttarlo fuori questo romanzo e ha sorvolato su certi aspetti. E per lui deve essere stato sicuramente catartico e spero davvero che gli sia servito per liberarsi da qualche demone interiore e per riprendere in mano la sua vita, almeno quella narrativa.
Per il lettore però,soprattutto se si tratta di un lettore che di rock non sa e non ha quasi nulla, è una lettura magari anche piacevole, ma tranquillamente evitabile.
Titolo: Revolver
Autore: Andrea Malabaila
Pagine: 120
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Booksalad
ISBN:978-8898067039
Prezzo di copertina: 13 €
Acquista su Amazon:
formato brossura:Revolver
Credo che l'esperienza personale, la parte autobiografica insomma, abbia inciso molto: probabilmente Andrea non vedeva l'ora di buttarlo fuori questo romanzo e ha sorvolato su certi aspetti. E per lui deve essere stato sicuramente catartico e spero davvero che gli sia servito per liberarsi da qualche demone interiore e per riprendere in mano la sua vita, almeno quella narrativa.
Per il lettore però,soprattutto se si tratta di un lettore che di rock non sa e non ha quasi nulla, è una lettura magari anche piacevole, ma tranquillamente evitabile.
Titolo: Revolver
Autore: Andrea Malabaila
Pagine: 120
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Booksalad
ISBN:978-8898067039
Prezzo di copertina: 13 €
Acquista su Amazon:
formato brossura:Revolver
formato ebook: REVOLVER
Nessun commento:
Posta un commento