Mikey Hough ha quindici anni e vuole volare. è per questo che adesso si trova in cima a un albero del suo giardino e sta per esibirsi in uno spericolato tuffo in una piscinetta di gomma. Mikey ha deciso di volare perché vuole cambiare la sua vita: i suoi aridi e perbenisti genitori lo ignorano e lui passa le sue giornate chiuso in casa a leggere fumetti e a inventare giochi solitari, senza amici, se si escludono Edmund, il vicino di casa pagato per lasciargli usare il computer, e Gerry, un bizzarro giardiniere tatuato da capo a piedi. Un attimo di esitazione... e poi Mikey si lancia. La tecnica è perfetta, ma la mira evidentemente lascia a desiderare, visto che il ragazzino si sveglia in un letto di ospedale. Qui scopre che il suo tentativo di volo non riuscito ha causato un altro, disastroso effetto collaterale: Mikey non potrà mai più dormire. I medici gli danno quindici giorni di vita. In accordo con la sua nuova amica e vicina di casa, la conturbante e pericolosa Livia, decide di vivere i suoi ultimi giorni alla grande, facendo tutto quello che vuole. E tutto ciò che vuole è rendere felici i suoi unici amici. Ecco perché deciderà di aiutare Livia a realizzare il suo più oscuro desiderio: uccidere il signor Coombs, il suo patrigno...
Trovo che il titolo di questo libro sia bellissimo. Mi ricordo di averlo notato qualche anno fa su Il Libraio e averlo inserito subito in wish list. Poi però per un po' me ne sono dimenticata, fino all'altro giorno, quando l'ho visto per caso su uno scaffale della biblioteca e ho deciso che era finalmente giunta l'ora di leggerlo.
E per l'ennesima volta, la trama non è stata all'altezza del titolo. O forse solo di quello che io mi aspettavo.
Mickey ha 15 anni ed è un adolescente un po' strano e un po' incompreso, soprattutto dai suoi genitori, che ha il grande sogno di diventare un clavadista, ovvero uno di quei tuffatori (o pazzi, per me che soffro di vertigini) che si lanciano da cime altissime in pozze d'acqua. Ed è proprio mentre si sta allenando per realizzare questo suo desiderio che Mickey si sfracella per terra da un'altezza di sei metri, dopo aver miseramente mancato la piscinetta gonfiabile che avrebbe dovuto attutire la sua caduta. Il ragazzo resta in coma per due anni e quando si risveglia ha la faccia simile a un ferro da stiro e una condanna a morte praticamente certa: nell'incidente infatti ha danneggiato la parte di cervello che regola il sonno e ora che si è svegliato non potrà addormentarsi mai più. Gli restano insomma 2 settimane di vita circa.
E lui cosa fa? Si infila in un'avventura tanto pericolosa quanto irreale e incredibile in cui vecchini, medaglie al valore rubate, speculazioni edilizie, droga e segreti del passato che sarebbe meglio rimanessero tali si mischiano per incasinare le ultime ore di vita di questo ragazzo. Il tutto ovviamente è causato da una ragazza, Livia, una drogata, appena uscita dal riformatorio, con un padrino criminale e una madre in fin di vita, che entra nella vita di Mickey come un tornado e la sconvolge.
Ci saranno inseguimenti, sparatorie, momenti ad alta tensione ma anche amore e passione. Il tutto raccontato con uno stile buffo e scanzonato.
Il problema è che forse è un po' troppo. Certo, il messaggio che l'autore ci vuole dare è quello che non bisogna mai avere paura e che troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto sia bello vivere finché non stiamo per morire. E' un inno a reagire, a cercare sempre e comunque di realizzare i nostri sogni e a non lasciarci invadere dall'inedia e dalla frustrazione.
Però boh, ho trovato le avventure che capitano a Mickey troppe e troppo intense, al punto che a volte ci si perde facilmente nella trama e si fa fatica a stare dietro a tutte le varie vicende. Così come ho trovato troppo irreale la sua assenza di paura davanti alla consapevolezza della sua imminente morte.
E anche il finale è purtroppo abbastanza prevedibile.
Insomma, un libro carino, che fa sorridere a volte, riflettere altre, ma che alla fine non ti lascia poi molto.
Nota alla traduzione: nulla da dire!
Trovo che il titolo di questo libro sia bellissimo. Mi ricordo di averlo notato qualche anno fa su Il Libraio e averlo inserito subito in wish list. Poi però per un po' me ne sono dimenticata, fino all'altro giorno, quando l'ho visto per caso su uno scaffale della biblioteca e ho deciso che era finalmente giunta l'ora di leggerlo.
E per l'ennesima volta, la trama non è stata all'altezza del titolo. O forse solo di quello che io mi aspettavo.
Mickey ha 15 anni ed è un adolescente un po' strano e un po' incompreso, soprattutto dai suoi genitori, che ha il grande sogno di diventare un clavadista, ovvero uno di quei tuffatori (o pazzi, per me che soffro di vertigini) che si lanciano da cime altissime in pozze d'acqua. Ed è proprio mentre si sta allenando per realizzare questo suo desiderio che Mickey si sfracella per terra da un'altezza di sei metri, dopo aver miseramente mancato la piscinetta gonfiabile che avrebbe dovuto attutire la sua caduta. Il ragazzo resta in coma per due anni e quando si risveglia ha la faccia simile a un ferro da stiro e una condanna a morte praticamente certa: nell'incidente infatti ha danneggiato la parte di cervello che regola il sonno e ora che si è svegliato non potrà addormentarsi mai più. Gli restano insomma 2 settimane di vita circa.
E lui cosa fa? Si infila in un'avventura tanto pericolosa quanto irreale e incredibile in cui vecchini, medaglie al valore rubate, speculazioni edilizie, droga e segreti del passato che sarebbe meglio rimanessero tali si mischiano per incasinare le ultime ore di vita di questo ragazzo. Il tutto ovviamente è causato da una ragazza, Livia, una drogata, appena uscita dal riformatorio, con un padrino criminale e una madre in fin di vita, che entra nella vita di Mickey come un tornado e la sconvolge.
Ci saranno inseguimenti, sparatorie, momenti ad alta tensione ma anche amore e passione. Il tutto raccontato con uno stile buffo e scanzonato.
Il problema è che forse è un po' troppo. Certo, il messaggio che l'autore ci vuole dare è quello che non bisogna mai avere paura e che troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto sia bello vivere finché non stiamo per morire. E' un inno a reagire, a cercare sempre e comunque di realizzare i nostri sogni e a non lasciarci invadere dall'inedia e dalla frustrazione.
Però boh, ho trovato le avventure che capitano a Mickey troppe e troppo intense, al punto che a volte ci si perde facilmente nella trama e si fa fatica a stare dietro a tutte le varie vicende. Così come ho trovato troppo irreale la sua assenza di paura davanti alla consapevolezza della sua imminente morte.
E anche il finale è purtroppo abbastanza prevedibile.
Insomma, un libro carino, che fa sorridere a volte, riflettere altre, ma che alla fine non ti lascia poi molto.
Nota alla traduzione: nulla da dire!
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Io ho, personalmente, un bellissimo ricordo di questo libro :) Sarà che l'ho letto quando avevo più o meno l'età del protagonista... mi sono immedesimata molto in certi pensieri e mi sono divertita leggendo le sue avventure - che però, concordo con te su questo punto, sono un po' eccessive per risultare realistiche (anche se non penso che il realismo fosse ciò a cui puntava maggiormente l'autore). Per quanto riguarda la sua assenza di paura, io me la sono spiegata dicendomiche quando ricevi uno shock tale può capitare, talvolta, di non avere il tempo di ragionarci troppo su; inoltre, il protagonista è cresciuto fisicamente, ma mentalmente rimane il 15enne caduto dall'albero, quindi... diciamo che i miei coetanei a 15 anni non erano proprio dei pozzi di profondità filosofica XD
RispondiEliminaApprofitto dell'occasione per dirti che le tue recensioni mi piacciono moltissimo :)
Si credo che l'età di lettura faccia molto :)
RispondiEliminaPer carità, non è un brutto libro eh, solo che appunto come dicevo nella recensione l'ho trovato a tratti troppo incredibile.
Effettivamente non saprei bene come si potrebbe reagire di fronte a uno shock del genere... figuriamoci a 15 anni :P
Grazie mille per i complimenti :)