Forrest Gump, ragazzone buono e forte ma con un quoziente di intelligenza molto al di sotto della media, emerge involontariamente in tutto quello che fa proprio in virtù della sua "diversità".
Sicuramente se arrivate a questo libro dopo aver visto l'omonimo film con Tom Hanks rimarrete in qualche modo delusi. Perché libro e film sono parecchio diversi, pur avendo la trama di fondo comune, ovvero narrano entrambi di questo ragazzone che "forse sarà anche un idiota ma almeno non è uno stupido" con un quoziente intellettivo decisamente inferiore alla media a cui succedono suo malgrado una serie impossibile di avventure.
Il film però inserisce di più il personaggio di Forrest Gump all'interno della storia americana, da Elvis alla guerra in Vietnam, dal rapporto con la Cina all'Aids, mostrandoci come una persona semplice e ingenua come Forrest riesca comunque a trarre sempre il bene e il meglio da tutto questo.
Nel libro il rapporto con la storia, seppur presente, è molto meno evidente e tutto si incentra esclusivamente sul personaggio di Forrest: Forrest che va al college e inizia a giocare a rugby, Forrest che viene mandato in Vietnam e si trova ad affrontare la morte senza nemmeno sapere bene perché, Forrest che viene mandato nello spazio grazie alle sue incredibili capacità matematiche e poi si ritrova costretto a vivere per quattro anni con una tribù di cannibali, Forrest che gioca a scacchi e fa l'attore, Forrest che fa il wresteler e che ha come migliore amico l'orango Sue. Forrest che si innamora e rimane innamorato tutta la vita della stessa donna, rovinando suo malgrado sempre tutto.
Forrest che sbaglia ogni volta che segue un consiglio che gli viene dato da qualcun altro e che sa di essere un idiota anche se non sempre si sente tale.
L'effetto finale è assolutamente comico. Come è possibile che a un solo uomo, che non è esattamente una cima tra l'altro, possano succedere tutte queste cose? Eppure sembra che a Forrest non possa succedere altrimenti, perché anche nella sua idiozia si racchiude una genialità incredibile e soprattutto la capacità di affrontare senza patemi tutto quello che gli succede, purché possa sempre fare pipì quando gli scappa.
Come era impossibile non affezionarsi al Forrest protagonista del film, altrettanto difficile è non affezionarsi a quello del libro, al suo modo di vedere il mondo oltre le apparenze e i pregiudizi, che lo portano a stringere amicizia con persone che la società ignorerebbe.
L'ideale sarebbe leggere il libro prima del film o pensarli come entità separare (diciamo che il film è "liberamente ispirato da..."), per poter apprezzare al meglio entrambi. Se non ci si riesce, purtroppo il libro perde un po', proprio a causa delle aspettative che il capolavoro di Zemeckins genera.
Comunque merita!Sicuramente se arrivate a questo libro dopo aver visto l'omonimo film con Tom Hanks rimarrete in qualche modo delusi. Perché libro e film sono parecchio diversi, pur avendo la trama di fondo comune, ovvero narrano entrambi di questo ragazzone che "forse sarà anche un idiota ma almeno non è uno stupido" con un quoziente intellettivo decisamente inferiore alla media a cui succedono suo malgrado una serie impossibile di avventure.
Il film però inserisce di più il personaggio di Forrest Gump all'interno della storia americana, da Elvis alla guerra in Vietnam, dal rapporto con la Cina all'Aids, mostrandoci come una persona semplice e ingenua come Forrest riesca comunque a trarre sempre il bene e il meglio da tutto questo.
Nel libro il rapporto con la storia, seppur presente, è molto meno evidente e tutto si incentra esclusivamente sul personaggio di Forrest: Forrest che va al college e inizia a giocare a rugby, Forrest che viene mandato in Vietnam e si trova ad affrontare la morte senza nemmeno sapere bene perché, Forrest che viene mandato nello spazio grazie alle sue incredibili capacità matematiche e poi si ritrova costretto a vivere per quattro anni con una tribù di cannibali, Forrest che gioca a scacchi e fa l'attore, Forrest che fa il wresteler e che ha come migliore amico l'orango Sue. Forrest che si innamora e rimane innamorato tutta la vita della stessa donna, rovinando suo malgrado sempre tutto.
Forrest che sbaglia ogni volta che segue un consiglio che gli viene dato da qualcun altro e che sa di essere un idiota anche se non sempre si sente tale.
L'effetto finale è assolutamente comico. Come è possibile che a un solo uomo, che non è esattamente una cima tra l'altro, possano succedere tutte queste cose? Eppure sembra che a Forrest non possa succedere altrimenti, perché anche nella sua idiozia si racchiude una genialità incredibile e soprattutto la capacità di affrontare senza patemi tutto quello che gli succede, purché possa sempre fare pipì quando gli scappa.
Come era impossibile non affezionarsi al Forrest protagonista del film, altrettanto difficile è non affezionarsi a quello del libro, al suo modo di vedere il mondo oltre le apparenze e i pregiudizi, che lo portano a stringere amicizia con persone che la società ignorerebbe.
L'ideale sarebbe leggere il libro prima del film o pensarli come entità separare (diciamo che il film è "liberamente ispirato da..."), per poter apprezzare al meglio entrambi. Se non ci si riesce, purtroppo il libro perde un po', proprio a causa delle aspettative che il capolavoro di Zemeckins genera.
Nota alla traduzione: troppi refusi!!!
Per acquistare Forrest Gump
FORREST GUMP è da sempre uno dei miei film preferiti, e non sapevo che fosse tratto da un romanzo....a essere sincera, ora non so se leggerlo o no, dato che, contrariamente a quello che avviene di solito,ho paura di rimanere delusa dal libro, visto il mio affetto per il film. Comunque grazie, così ho scoperto di poterlo inserire nel mio blog!
RispondiEliminaIo ho letto a suo tempo il libro, prima di vedere il film. E mi sono piaciuti tantissimo tutti e due!
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