A Pereira, Colombia, dove le case hanno lenzuola colorate al posto delle tende e i giardinetti di quartiere raccolgono ogni sera pettegolezzi e piccanti confidenze, tre ragazze belle e ambiziose stanno per cambiare vita. Grazie alla loro "agente" Yésica, instancabile organizzatrice di incontri galanti, sono entrate, neppure quindicenni, nello sfavillante e festaiolo mondo dei narcos, i ricchissimi signori della droga e della città. Mentre le protette di Yésica trascorrono notti da favola nelle monumentali ville dei boss, Catalina resta a guardare. Le vede tornare a casa all'alba a bordo di macchinoni di lusso, barcollanti sui tacchi alti, cariche di soldi, storie e regali. A lei tocca invece Albeiro, il fidanzatino tanto affettuoso ma squattrinato, che da anni le regala orsacchiotti e aspetta paziente che lei gli conceda la verginità. Ma l'occasione di entrare nel giro giusto arriva anche per lei: peccato che El Titi, trafficante in ascesa dagli smodati appetiti sessuali, le preferisca nettamente una ragazza dal seno più grande. È così che Catalina scopre il segreto dell'altrui felicità: un bel paio di tette al silicone da far perdere la testa ai malavitosi più ricchi e pericolosi in circolazione. Decisa a trovare i soldi per l'intervento che le cambierà la vita e il décolleté, la ex brava ragazza dovrà affrontare ogni sorta di disavventure prima di affidarsi alle dubbie cure di Mauricio Contento, l'uomo sotto le cui mani sono passati i nasi, le natiche e i seni dell'intero jet-set di Bogotà.
La prima cosa che ha attratto la mia attenzione e mi ha spinta a voler leggere questo libro è il titolo. Sì, perché volevo capire se cosa si potesse nascondere dietro a un titolo così, come definirlo, estroso, diretto e provocante. Poi ovviamente ho letto anche la trama e ho capito che questo libro doveva essere mio (e che la copertina, citando una mia amica a proposito, è un "marketing fail"... nessuno infatti di quelli che verrebbero attratti da queste due tette in silicone in primo piano, apprezzerebbe temo il vero senso di questo romanzo).
Un romanzo che parla dei narcos sudarmericani e dei sogni di tante ragazze povere che vivono nei paesi di provincia. Non studiare e diventare buone moglie e madri. Ma trovarsi un fidanzato narcotrafficante che le mantenga e paghi loro tutti gli interventi di chirurgia plastica che vogliono. E sarà questo la scopo della vita di Catalina, nata con la sfortuna di avere il seno piccolo e quindi destinata a non trovare un ricco amante. E' disposta a tutto pur di rifarsi il seno e di poter quindi vivere una vita di agi e di sprechi. Poco importa se ha solo 15 anni e un fidanzato che ama ma che non capisce il suo sogno. Poco importa se per ottenere le sue tette in silicone debba prostituirsi e andare a letto con uomini schifosi molto più vecchi di lei.
Una critica violenta quella che fa Gustavo Bolivar Moreno. Verso i potenti che distruggono i sogni delle ragazzine povere, troppo ingenue e troppo desiderose di togliersi dalla povertà per rendersi conto dello squallore e della bassezza di tutto questo. E Catalina non è che una delle tante vittime, del sogno di un paradiso che si può avere solo con le tette.
Perdonatemi, ma non resisto a fare un paragone con la situazione italiana attuale, dove sesso e potere e aspetto fisico ormai stanno andando di pari passo da mesi, dove i sogni di molte ragazzine (non tutte per fortuna) vanno di pari passo con la prorompenza del loro aspetto fisico e i compromessi che sono disposte a fare pur di raggiungere i loro obiettivi. (Dai, su, potevo andarci molto più pesante).
Da leggere comunque!
Nota alla traduzione: non male direi!
La prima cosa che ha attratto la mia attenzione e mi ha spinta a voler leggere questo libro è il titolo. Sì, perché volevo capire se cosa si potesse nascondere dietro a un titolo così, come definirlo, estroso, diretto e provocante. Poi ovviamente ho letto anche la trama e ho capito che questo libro doveva essere mio (e che la copertina, citando una mia amica a proposito, è un "marketing fail"... nessuno infatti di quelli che verrebbero attratti da queste due tette in silicone in primo piano, apprezzerebbe temo il vero senso di questo romanzo).
Un romanzo che parla dei narcos sudarmericani e dei sogni di tante ragazze povere che vivono nei paesi di provincia. Non studiare e diventare buone moglie e madri. Ma trovarsi un fidanzato narcotrafficante che le mantenga e paghi loro tutti gli interventi di chirurgia plastica che vogliono. E sarà questo la scopo della vita di Catalina, nata con la sfortuna di avere il seno piccolo e quindi destinata a non trovare un ricco amante. E' disposta a tutto pur di rifarsi il seno e di poter quindi vivere una vita di agi e di sprechi. Poco importa se ha solo 15 anni e un fidanzato che ama ma che non capisce il suo sogno. Poco importa se per ottenere le sue tette in silicone debba prostituirsi e andare a letto con uomini schifosi molto più vecchi di lei.
Una critica violenta quella che fa Gustavo Bolivar Moreno. Verso i potenti che distruggono i sogni delle ragazzine povere, troppo ingenue e troppo desiderose di togliersi dalla povertà per rendersi conto dello squallore e della bassezza di tutto questo. E Catalina non è che una delle tante vittime, del sogno di un paradiso che si può avere solo con le tette.
Perdonatemi, ma non resisto a fare un paragone con la situazione italiana attuale, dove sesso e potere e aspetto fisico ormai stanno andando di pari passo da mesi, dove i sogni di molte ragazzine (non tutte per fortuna) vanno di pari passo con la prorompenza del loro aspetto fisico e i compromessi che sono disposte a fare pur di raggiungere i loro obiettivi. (Dai, su, potevo andarci molto più pesante).
Da leggere comunque!
Nota alla traduzione: non male direi!
Potevi andarci assolutamente molto più pesante, ma la realtà temo sia ancora più triste di quanto risulta dalle nostre faccende italiane.
RispondiEliminaTornando al libro, è davvero un errore avere usato una simile foto se i contenuti sono quelli da te descritti.
Claudio di Anobii.
Sì, ammetto di essermi trattenuta parecchio... E ovviamente quanto raccontanto in questo libro è molto più triste e pesante di quel che sta succendendo in Italia ora (ma è mosso da fame, ignoranza e povertà... in Italia è veramente così?)
RispondiEliminaCredo che la foto ammiccasse al titolo... ma l'operazione gli è uscita proprio male. Quando ho visto la prima volta questo libro su aNobii sono andata a leggere la trama convinta si trattasse di un romanzetto rosa ancor più di pessimo gusto del solito...
Me l'hanno regalato e sarà una delle mie prossime letture. Il titolo mi aveva fatto ridere, data la mia misura di reggiseno era partito più come un regalo scherzoso, ma ho letto qualche recensione in giro e credo sia molto più profondo di quello che sembri! A presto!
RispondiEliminaPS il tuo blog è interessante ma molto difficile da consultare senza le etichette visibili, puoi metterle?? Ciao!!
RispondiEliminaEhm ero convinta che ci fossero già... comunque ho messo anche un indice di generi di lato (se metto quello per autori diventa lunghissimoooooooo). Era questo che intendevi?
RispondiEliminaIn Italia non lo fanno per fame.. Lo fanno perchè le italiane sono così. Chiunque vada all'estero e sosti per un breve periodo, si accorgerà di quale è la sensazione che hanno gli stranieri di noi italiani.. Uomini ladri, e donne dai facili costumi, ma terribilmente ipocrite. sicuramente non tutti e tutte..Ma la maggioranza si..E la maggiornanza vince..
RispondiEliminaPs vi piacerebbe fossero di silicone le tette della copertina..Invece sono naturali!