lunedì 26 giugno 2017

Di libri da leggere durante le vacanze scolastiche e di qualche considerazione sui titoli da proporre, più una bella lista.

Sono passati molti anni dall'ultima volta che mi è stata data una lista di libri da leggere durante le vacanze estive e quindi, devo ammettere, fatico un po’ a ricordare che struttura avessero. Ricordo una lista delle scuole medie, nell’estate tra la seconda e la terza, di cui bisognava leggere tutti i libri elencati (erano I Malavoglia di Verga, Una Donna di Sibilla Aleramo, Metello di Vasco Pratolini e Il Fu Mattia Pascal di Pirandello). Mi ricordo il mio sconforto iniziale, che si è tramutato in stupore davanti alle avventure della famiglia Malavoglia, davanti alla storia di Metello e di sua moglie Ersilia, davanti alla buffa vicenda di Mattia Pascal che decide di non essere più lui (per Una donna, invece, confesso di essere traumatizzata ancora adesso).

Ricordo poi un’altra lista, credo tra la prima e la seconda superiore, che era piena di titoli tra cui scegliere. È così che ho letto L’amore ai tempi del colera di García Márquez e poi, con un po’ di insistenza esterna, anche Cent’anni di solitudine. È così che ho letto Andrea De Carlo e, se non ricordo male, Calvino. Una lista lunghissima, da cui dovevamo scegliere un certo numero di libri: c’era un minimo ma non un massimo, e le possibilità erano davvero molteplici.

©Angela Keoghan
In questi giorni è di nuovo momento di liste. Le scuole sono finite da un pezzo e, passate le prime settimane di svago più totale, è giunto il momento di prendere in mano questi elenchi e decidere che cosa leggere. L’altro giorno, una ragazzina tra il primo e il secondo anno di un istituto professionale ha postato su twitter la sua lista di letture, comunicando con entusiasmo a Sofia Viscardi (youtuber diciottenne molto famosa tra i ragazzini di oggi, ndr) che tra i libri tra cui scegliere era presente anche il suo.

La mia prima reazione è stata abbastanza ottimista, devo dire la verità. “Ma sì, dai, la professoressa avrà fatto una lunga lista di titoli, tra cui ha inserito anche quello di Sofia Viscardi così, per ingraziarsi un po’ i suoi studenti tra un classico del ‘900 e l’altro”. Poi ho visto i titoli e l’ottimismo è un po’ sfumato. Oltre a Succede di Sofia Viscardi, appunto, c’erano After di Anne Todd, Wonder di R.J. Palacio e Io e te di Niccolò Ammaniti. Passi Ammaniti, passi ancora Wonder (anche se un po’ fuori età), ma After mi ha lasciato più senza parole di Sofia Viscardi.

A peggiorare ulteriormente le cose c’è il fatto che da questa lista, ogni studente deve scegliere solo un libro da leggere durante quest’estate. Un solo libro e potrebbe essere After? Ma perché?
Da un lato posso immaginare quale sia stata l’idea del docente: inserisco pochi libri, un paio che sentono vicini (se addirittura non li hanno già letti) e via, mi assicuro che leggano qualcosa e che poi l’anno prossimo non mi odino. E capisco, davvero, la volontà di svecchiare le liste di letture e di cercare il più possibile di andare incontro agli studenti, soprattutto se non lettori. Ma davvero serve? Ma davvero così facendo la scuola svolge il suo compito? Ma soprattutto, davvero non ha trovato nessun altro libro altrettanto leggero ma un po’ più intelligente (è una brutta parola, lo so, ma non saprei quale altra usare, in relazione al fatto che sono comunque libri consigliati a scuola) da far leggere?

Alla base potrebbe esserci un po’ di rassegnazione, sicuramente. I ragazzi di oggi leggono poco, se imponi le letture li allontani ulteriormente (tutti questi scrupoli un tempo non si facevano e, soprattutto, secondo me, non fanno nemmeno così bene, perché sei comunque una scuola e sì, certi libri in quegli anni vanno fatti leggere) e quindi non ci sono tante soluzioni. In questo caso specifico (che per fortuna non pare essere poi così diffuso, ci sono tantissimi insegnanti che danno liste ed elenchi con libri più variegati, per andare incontro ai gusti di tutti, ma al tempo stesso libri che hanno anche un qualche valore “scolastico”) l’impressione che ci sia stata un po’ di mancanza di voglia è abbastanza forte.

Però, secondo me, a questi ragazzi bisognerebbe dare anche un po’ più di fiducia.

Un mesetto fa, sono stata insieme alle mie amiche Claudia e Stefania in una scuola, a parlare di libri e di blog a dei ragazzi. Era un istituto agrario, dove diciamo che la letteratura italiana e la lettura in generale non sono considerate delle priorità (al punto che agli incontri i docenti di italiano nemmeno si sono visti), eppure, dopo un po’ di timidezza iniziale, qualcuno ha ammesso (sì, uso questo verbo perché a volte sembra che molti a quell'età si vergognino a dire che leggono) di essere un lettore, davanti allo stupore un po’ di tutti.

Questo per dire che non è vero che tutti i ragazzi non leggono. Non è vero che non frega niente a nessuno e che, per questo, bisogna dare meno titoli possibile e tutti il più vicini possibile al lettore. Anzi. Così si rischia solo di peggiorare le cose, secondo me, e di allontanare chi magari un po' di curiosità ce l'ha ma non sa come soddisfarla. 
Certo, magari qualcuno parte dal libro di Sofia Viscardi o da After e poi pian piano si forma come lettore. Qualcuno invece lo leggerà sentendolo come un’imposizione proprio come farebbe con qualunque altro libro. Ma c’è anche qualcuno che invece vorrebbe leggere, ma non sa bene da che parte girarsi, da dove partire e che da queste liste di libri da leggere per le vacanze cerca gli spunti giusti, qualche novità, qualche nuovo titolo. E si ritrova a poter scegliere solo tra quattro libri.

Dopo aver letto quel tweet l’altro giorno, ho lanciato sulla pagina Facebook del blog una specie di sondaggio, per provare a creare tutti insieme una lista alternativa di letture per l’estate. Sono venuti fuori tantissimi titoli, dai classici ai romanzi più contemporanei, che per la loro varietà potrebbero raggiungere molti gusti diversi. 
Preciso che non sono intervenuta in alcun modo sui consigli arrivati dai fan della pagina, se non semplicemente fornendo anche i miei. In alcuni casi non sono del tutto d’accordo (per tematiche o per difficoltà stilistiche, alcuni non sono libri che io quindicenne avrei letto... ma magari qualcun altro invece sì), altri sono state delle vere e proprie sorprese a cui non avevo minimamente pensato. E sicuramente ne mancano ancora tanti, tantissimi altri che andrebbero bene per quell'età e per formare i nuovi lettori senza traumatizzarli troppo.

Prima di passare all'elenco, ci tengo davvero tanto a ringraziare tutti coloro che sono intervenuti e che hanno lasciato i loro consigli di lettura.
© Saeed Sadeghi
Ho diviso i consigli in blocchi, per renderli più semplici da consultare: Narrativa italiana contemporanea, Narrativa straniera contemporanea, Classici italiani del ‘900, Classici stranieri del ‘900 e Classici. (Magari su qualche titolo in qualche categoria potreste non essere d’accordo… su qualcuno ho avuto qualche dubbio anche io, ma portate pazienza, è proprio solo per praticità).

Narrativa italiana contemporanea
CHI MANDA LE ONDE Fabio Genovesi
NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI Fabio Geda
L’AMORE CHE MI RESTA di Michela Marzano
ANNA Ammaniti
IO NON HO PAURA Ammaniti
PIÙ PICCOLO È IL PAESE, PIÙ GRANDI SONO I PECCATI Davide Bacchilega
CAMERE SINGOLE Chiara Sfregola
SE HAI SOFFERTO PUOI CAPIRE Giovanni F.
DOVE NASCE L'ARCOBALENO di Andrea Caschetto
LA STANZA PROFONDA Vanni Santoni
FIGLI DELLO STESSO FANGO Daniele Amitrano
IL RUMORE DEI TUOI PASSI Valentina D’Urbano
Tutti i romanzi di Fabio Bartolomei
I romanzi di Valerio Massimo Manfredi

Narrativa straniera contemporanea
QUALCUNO CON CUI CORRERE David Grossman
L’OMBRA DEL VENTO Carlos Ruiz Zafon
IL VANGELO SECONDO BIFF Christopher Moore
A VOLTE RITORNO John Niven
AMERICAN GODS Neil Gaiman 
NESSUN DOVE Neil Gaiman
LEGGERE LOLITA A TEHERAN Azar Nafisi
YERULDELGGER Ian Manook
MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO Jonathan Safran Foer
STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI Markus Zusak
I PILASTRI DELLA TERRA Ken Follet
I FIGLI DELLA MEZZANOTTE Salman Rushdie
LA SAGA DI AGNES BROWNE Brendan O’Carroll
LA CASA DEGLI SPIRITI Isabel Allende
L’ELEGANZA DEL RICCIO Muriel Barbery,
TRILOGIA DELLA CITTA DI K Agota Kristof
LA SOTTILE LINEA SCURA Joe R. Lansdale
ZIA MAME Patrick Dennis
LA MIA VITA È UN PAESE STRANIERO Brian Turner
IL PARADISO DEGLI ORCHI Daniel Pennac
COME UN ROMANZO Daniel Pennac
OPEN Andres Agassi
COLLA Irvine Welsh
SHINING Stephen King
IT Stephen King
LA SAGA DELLA TORRE NERA Stephen King
L’UOMO IN FUGA di Stephen King
MI CHIAMO LUCY BARTON di Elizabeth Strout
NORWEGIAN WOOD Murakami
IL SENTIERO DEI SOGNI LUMINOSI di Jasvinder Sanghera
TISHOMING BLUES Elmore Leonard
IL CLUB DEGLI INCORREGIBILI OTTIMISTI Jean Michel Guenassia
NIENTE Janne Teller
SKELLING David Almond
LA NOSTRA CASA Bov Bjerg
LA VITA SECONDO BANANA PP Wong
LA RAGAZZA DAI SETTE NOMI Hyeonseo Lee 
RIPARARE I VIVENTI Maylis De Kerangal
IL SENSO DELLE COSE Richard Feynman
LA BASTARDA DI ISTANBUL Elif Shafak
TRE FIGLIE DI EVA Elif Shafak
MAUS Art Spiegelman
PAPER MAGICIAN Charlie N. Homberg
IL MURO INVISIBILE Harry Bernstein
DANNY L’ELETTO Potok
Il BUDDA DELLE PERIFERIE Hanif Kureishi
LE CENERI DI ANGELA Frank McCourt
DEMOLITION MAN Robert Tine
IO NON MI CHIAMO MIRIAM Majgull Axelsson
I romanzi di Sharon M. Draper
I romanzi di Zimmer Bradley

Classici italiani del ‘900
IL BARONE RAMPANTE Italo Calvino
IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO Italo Calvino
SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE Italo Calvino
IL SISTEMA PERIODICO Primo Levi
SE QUESTO è UN UOMO Primo Levi
LA COSCIENZA DI ZENO Italo Svevo
IL FU MATTIA PASCAL  Luigi Pirandello
LA STORIA di Elsa Morante
LA BELLA ESTATE Cesare Pavese
FONTAMARA Ignazio Silone
IL NOME DELLA ROSA di Eco
IL SENATORE Giancarlo Buzzi
GLI OCCHIALI D'ORO Giorgio Bassani
CRISTO SI È FERMATO A EBOLI Carlo Levi
RIMINI Pier Vittorio Tondelli 
SOSTIENE PEREIRA Antonio Tabucchi

Classici stranieri del ‘900
IL BUIO OLTRE LA SIEPE Harper Lee
1984 George Orwell
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI George Orwell
CRONACHE MARZIANE Ray Bradbury
FAHRENEITH 451 Ray Bradbury
SULLA STRADA Jack Kerouac
CENT’ANNI DI SOLITUDINE Gabriel Garcia Marquez
L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA Gabriel Garcia Marquez
LO HOBBIT Tolkien
IL SIGNORE DELLE MOSCHE William Golding
MRS DALLOWAY di Virginia Woolf
IL GIOVANE HOLDEN J.D. Salinger
LA VALLE DELL’EDEN John Steinbeck
UOMINI E TOPI di John Steinbeck
I BUDDENBROOK Thomas Mann
LO STRANIERO di Albert Camus
LORD JIM di Joseph Conrad
IL VAGABONDO DELLE STELLE di Jack London
DIECI PICCOLI INDIANI Agatha Christie
IL PROFETA Kahil Gibran
LA SVASTICA SUL SOLE Philip Dick
FINE DI UNA STORIA di Graham Green
LEGGERMENTE FUORI FUOCO di Robert Capa
LA STORIA INFINITA Michael Ende
L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE Milan Kundera
ZIA MAME Patrick Dennis

Classici
I TRE MOSCHETTIERI Dumas
I VIAGGI DI GULLIVER Jonathan Swift
IL RITRATTO DI DORIAN GRAY Oscar Wilde
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO Jane Austen
PERSUASIONE Jane Austen
ANNA KARENINA Lev Tolstoj
FRANKENSTEIN Mary Shelley
NOTRE DAME DE PARIS Victor Hugo
IL CONTE DI MONTECRISTO Alexandre Dumas
JANE EYRE Charlotte Bronte
VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI Jules Verne
ARMANDALE Wilkie Collins
LE AFFINITÀ ELETTIVE di Goethe

Magari anziché fornire una lista di quattro titoli e dire di sceglierne solo uno, se ne potrebbe dare una più lunga, suddivisa per argomenti (questi o altri, più inerenti magari al percorso di studi), alternando libri più complessi ad altri più leggeri e chiedere di sceglierne magari tre o quattro... nessuno è mai morto per aver letto tre libri in tre mesi. Nemmeno un non lettore.

5 commenti:

  1. Penso scriverò un post anch'io sull'argomento perché, come ormai sai, è una cosa che mi preme molto.
    C'ho ragionato sù, e in parte riesco pure a capire che potrebbe esserci una sorta di motivazione dietro. Mi immagino il o la prof. che dice "Mettiamo un Ammaniti per chi legge già, mettiamo un Wonder, che è per più piccoli, per chi vorrebbe farcela ma non ce la fa, e mettiamo la Viscardi per chi proprio non c'ha voglia, che così magari qualcosa legge comunque".
    Però non va bene. Non va bene per molte cose.

    Io sono un paladino del "Tentiamo di lasciare da parte i classici, almeno per un po'", però tra il classico e la ciofeca commerciale c'è un abisso di possibilità. Un insegnante, secondo me, non deve mirare in basso perché almeno riesce a fare centro. Deve sempre riuscire a donare qualcosa di utile.
    Ci sono libri godibilissimi, anche Young Adult, che però non sono così 'cazzari' come "After". E se tu vuoi proprio fare il prof. alternativo che da cose piacevoli agli studenti, allora devi conoscere bene il settore in cui ti stai muovendo, così dai titoli buoni, che potrebbero davvero funzionare, pur senza cadere nella trashata totale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io non sono una grande fan dei "classici a tutti i costi", però come dici anche tu c'è un'enorme vastità di possibilità tra i classici e le cose più commerciali in assoluto (che hanno problemi anche a livello di stile).
      Poi non so, va bene preoccuparsi, va bene l'andare incontro il più possibile ai gusti dello studente, però secondo me almeno a scuola ci deve essere anche un limite...

      Elimina
    2. Esatto!
      Ci sono young adult belli eh, se vuoi stare su libri che potrebbero essere più 'accessibili' per chi non legge molto. Però bisogna anche prendersi il tempo per trovarli e non dare la prima cosa che passa con la speranza di coinvolgere i ragazzi.

      Che poi, io sono pure per il "parti con After ma fra tre anni leggi ben altro", e lo penso perché l'ho vissuto sulla mia pelle. Però questo è un discorso che a scuola va fatto in maniera molto diversa. Almeno tu, prof., devi sapermi dare sì un libro che mi sappia coinvolgere, ma che sia decente.

      Elimina
  2. L'argomento è estremamente delicato: oltre che da ex-alunna, ho dovuto confrontarmi con la scelta delle letture estive anche da insegnante e il dubbio sull'opportunità delle scelte fatte è sempre lì (inevitabile che dopo la consegna della lista mi venissero in mente altri libri che avrei potuto inserire).
    Anch'io ho cercato di variare gli spunti, nella convinzione che, comunque, qualche lettura debba essere fatta per potersi dire scolarizzati... sarà una concezione antica del sapere (ormai sembra che tutto ciò che ha formato anche la nostra generazione, senza andare tanto in là, sia giurassico), ma durante l'anno ho voluto proporre almeno Calvino e seminare qualche altro piccolo suggerimento, come durante la gita, quando ho incontrato un gruppo di studenti che, durante l'ora di libertà, si erano indirizzati proprio in libreria.
    Comunque questa è la mia lista:

    - A.A. V.V. "Sul mare. Racconti di sole e di vento"
    - Elsa Morante, "L'isola di Arturo"
    - Steve Hockensmith, "Elementare, cowboy"
    - Cristina Henriquez, "Anche noi l'America"
    - Alexandre Dumas, "Il conte di Montecristo"
    - Luigi Pirandello, "Il fu Mattia Pascal"
    - José Saramago, "Le intermittenze della morte"
    - Sebastiano Vassalli, "Un infinito numero"
    - Johann Wolfgang Goethe, "I dolori del giovane Werther"
    - Fabio Stassi, "L'ultimo ballo di Charlot"
    - Dino Buzzati, "Il deserto dei Tartari"
    - Luther Blisset, "Q"
    - Boris Pasternak, "Il dottor Živago"
    - Erich Maria Remarque, "Niente di nuovo sul fronte occidentale"
    - Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"
    - Oscar Wilde, "Il ritratto di Dorian Gray"
    - Umberto Eco, "Il nome della rosa"
    - Sofocle, "Antigone"

    Alcuni sono titoli proposti fra le alternative già durante l'anno, li ho ribaditi perché, nel corso del dibattito, qualcuno ha pensato che fra quelli scartati potesse trovare qualcosa di suo interesse. Chissà se i consigli verranno seguiti! :)

    RispondiElimina