Migrante. Parola politically correct (finché non ne troveranno uno più correct) che non mi piace.
Viaggi per migliaia di chilometri in condizioni al limite, e spesso oltre il limite, della sopravvivenza. Alla fine approdi in un nuovo paese e magari speri di ricostruirti una vita lì. Ossia fermarti. Invece no, resti sempre un migrante. Participio presente. Colui che migra. Condannato sull’altare del politically correct a farlo per sempre.
Quando arrivano qui, e intendono restarci, preferisco il termine immigrato. Sarà meno fico ma rende meglio l’idea e soprattutto il progetto di vita di queste persone.
Vorrei davvero riuscire a scrivere qualcosa di sensato su Fratello John, sorella Mary di Marco Ehlardo, da poco pubblicato da edizioni Spartaco, e soprattutto sul tema dell’immigrazione, ma credo di non esserne in grado. E mi rendo conto che non sia un grande incipit per una recensione, soprattutto considerando quanto questo libro mi sia piaciuto.
È che lo stavo leggendo proprio quando si è sentita per la prima volta la notizia di Emmanuel, quel ragazzo di colore rimasto ucciso dopo un alterco iniziato per difendere la sua compagna dagli insulti razzisti di un italiano. A cui poi sono seguite altre notizie: la reazione di Salvini, il tentativo degli avvocati di dire che si è trattata di legittima difesa (e magari lo è anche stata, ma certo è che se tu non avessi chiamato una persona “scimmia” non avresti dovuto difenderti da niente), il dolore della comunità che lo aveva accolto e lo stava seguendo in questi giorni e quello della compagna che, nonostante tutto, ha accettato di donare gli organi.
È quindi il mio pensiero va lì, a questo episodio che è solo uno dei tanti, e all'ennesimo barcone di disperati che è approdato sulle nostre coste in questi giorni (non mi riferisco a uno specifico, perché ne approdano ogni giorno), e mi rende difficile parlare del libro.
Marco Ehlardo con Fratello John, Sorella Mary, da poco uscito per edizioni spartaco, ci parla di accoglienza, proprio quella che Emmanuel e sua moglie avevano ricevuto da un’associazione di Fermo. Ci parla di quanto è difficile essere un operatore sociale, soprattutto se a Napoli come nel suo caso, e avere a che fare con le situazioni più complesse e disperate.
A raccontare è Mauro, l’operatore sociale precario alter ego dell’autore che avevamo già conosciuto in Terzo settore in fondo. Lavora sempre per il terzo settore e si occupa sempre di immigrati: della loro accoglienza e del tentativo di inserirli nel mondo del lavoro.
Mauro cerca di aiutare tutti, anche quelli con le situazioni più difficili. Come John e Mary, per esempio, lei con un permesso di soggiorno umanitario che sta per scadere, lui senza nemmeno quello, ed entrambi con un figlio in arrivo. O come Flower, una giovane nigeriana fuggita da una situazione disperata con una figlia e che proprio non capisce perché deve sottostare a quelle ridicole regole che gli operatori sociali le hanno imposto per poter conservare un tetto sulla testa.
Ma, oltre che contro la diffidenza e la testardaggine delle persone che cerca di aiutare, Mauro spesso si ritrova a combattere anche contro la sua stessa associazione e alcuni dei personaggi che ci lavorano, contro altre associazioni simili alla sua e contro uno stato che una mano, almeno lì a Napoli, non la sta dando. Contro chi, come lui, dovrebbe aiutare gli altri e invece fa cose senza alcun senso, più per mostrarsi che per effettivamente aiutare. (Beh, un bel corso di tarantella secondo me è molto utile per un immigrato che cerca lavoro).
Come già era successo con Terzo settore in fondo, in Fratello John, Sorella Mary Marco Ehlardo mescola saggio e romanzo, con una narrazione piena di ironia ma che non fa sconti a nessuno e che mette in luce tutte le problematiche, ma anche la profonda ignoranza, che esistono a livello di accoglienza e gestione degli immigrati.
E, di nuovo proprio come già era successo con Terzo settore in fondo, questo libro mi è piaciuto molto. Per lo stile dell’autore, per la scelta di raccontare con ironia una situazione che sarebbe in realtà tragica e, soprattutto, per l’incredibile umanità che Mauro/Marco, e penso anche tante altre persone come loro, ci mettono per cercare di aiutare gli altri.
E poi mi ha permesso di scoprire cose che ignoravo e che spesso sui giornali e in tv ci vengono raccontate in modo completamente distorto.
Facciamo il caso che arrivi sulle coste italiane un barcone con trecento somali ed eritrei, come succede spesso. Somalia ed Eritrea sono riconosciuti, persino dal nostro governo, come Paesi altamente insicuri. Dunque scontata la richiesta di asilo e scontata la concessione di una protezione.I titoli che leggeremo?«Trecento clandestini sbarcati a Lampedusa».«Ennesimo sbarco di clandestini».«Invasione di clandestini grazie alla sinistra».
Un libro da leggere assolutamente, per aprire un po’ gli occhi e piantarla di farsi abbindolare da semplici slogan politici e scoprire davvero come funziona quel mondo, dalle parole di chi lo vive tutti i giorni.
Titolo: Fratello John, sorella Mary
Autore: Marco Ehlardo
Pagine: 180
Editore: Edizioni Spartaco
Anno: 2016
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Ciao sono Theresa Williams Dopo essere stato in rapporto con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto è stato vano, lo volevo tornare tanto per l'amore che ho per lui, lo pregai con tutto, ho fatto promesse, ma ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un mago che potrebbe aiutare me un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non ha mai creduto in magia, non avevo altra scelta che tentare, io mail il mago, e mi ha detto che c'era un problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà a me prima di tre giorni, ha gettato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno a 4:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che disse era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva me tornare a lui, che mi ama così tanto. Ero così felice e sono andato a lui che era così che abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho fatto promessa che qualcuno so che hanno un problema di rapporto, mi sarebbe di aiuto a tale persona da lui o lei si riferisce all'unico mago reale e potente che mi ha aiutato con il mio problema. La sua e-mail: drogunduspellcaster@gmail.com lo si può e-mail se avete bisogno la sua assistenza nel vostro rapporto o di altri casi.
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