lunedì 12 maggio 2014

NULLA, SOLO LA NOTTE - John Williams

Il mercato editoriale, si sa, vive anche (o soprattutto?) grazie alle mode. Mode che spesso portano alla ribalta libri che non se lo meriterebbero, trasformandoli in veri e propri casi editoriali senza che ne sia poi ben chiaro il motivo. Per fortuna, ogni tanto, queste mode riguardano anche libri meritevoli. E' il caso di Stoner di John Williams, ad esempio. Un romanzo da poco riscoperto e pubblicato in Italia e che è riuscito a conquistare moltissimi lettori. E io sono sicuramente tra questi. Ho amato Stoner con tutta me stessa: l'elogio dell'uomo medio, della mediocrità, dell'uomo ordinario che si lascia trasportare dagli eventi. Una storia che all'apparenza potrebbe sembrare noiosa ma che Williams, con il suo modo di scrivere, di raccontare, rende meravigliosa.

Da queste mode editoriali nasce poi solitamente un altro fenomeno: quello di tradurre e pubblicare tutto ciò che l'autore di "moda" ha pubblicato, prima e dopo l'incredibile successo letterario che lo ha consacrato. E' un fenomeno che capisco e che, in casi come quello di Williams, approvo e condivido. Così dopo Stoner, uscito originariamente nel 1965, è arrivato Butcher's Crossing, scritto nel 1960, e per ultimo Nulla, solo la notte, in realtà romanzo d'esordio dell'autore americano, scritto nel 1948, quando l'autore aveva solo ventisei anni e quasi vent'anni prima di quello che viene considerato da tutti il suo capolavoro.

Un romanzo breve, questo Nulla, solo la notte, con un titolo che tra l'altro trovo estremamente meraviglioso, che racconta la giornata di Arthur Maxley, un ragazzo dell'alta borghesia californiana, dal passato cupo e controverso, che vive non facendo assolutamente nulla. Il lettore segue Arthur durante la sua giornata, incontra i suoi amici, suo padre a cena e con lui si ubriaca al bar. Ma soprattutto, di Arthur segue i pensieri, i dubbi, le paure, le sofferenze che il passato gli ha lasciato addosso.

Che si tratta di un romanzo d'esordio si sente eccome, soprattutto se, come me, lo leggete dopo aver già letto Stoner. Si sente anche la giovane età dello scrittore, che nel personaggio di Arthur mette un po' tutte le insicurezze e le paure dei ragazzi di quell'età nel rapportarsi con il mondo ma anche solo con le persone che gli stanno attorno, unite alla difficoltà di superare uno shock. 
La scrittura è un po' acerba, a tratti confusa e a volte un po' si perde in qualche virtuosismo non del tutto necessario. All'inizio soprattutto si fa un po' fatica a seguire la storia, a cogliere i pensieri e capire davvero cosa l'autore voglia dire e raccontare al lettore. Ma man mano che si procede con la lettura, che meglio si conosce questo protagonista (per come si possa conoscere una persona standoci insieme solo per un giorno) tutto prende un senso e una forma, e Arthur si trasforma a sua volta in un personaggio, magari non grande come Stoner (e non per niente, come dicevamo, il romanzo ha vent'anni in meno), ma comunque molto forte e difficile da dimenticare, che lascia presagire cosa di grande l'autore, tempo dopo, creerà.

Ho già in casa il romanzo di mezzo, Butcher's Crossing, e a sto punto sono davvero curiosa di sapere a quale dei due si avvicinerà di più.

Titolo:  Nulla, solo la notte
Autore: John Williams
Traduttore: S. Tummolini
Pagine: 138
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: Fazi
ISBN: 978-8864117027
Prezzo di copertina: 13,50 €
Acquista su amazon:
formato brossura: Nulla, solo la notte

19 commenti:

  1. quando si legge un libro capolavoro come "Stoner", credo sia poi inevitabile approcciarsi agli altri libri, dello stesso autore, con un carico pesante di aspettative, destinate (nella maggior parte dei casi) a venire disattese.

    personalmente, non mi è dispiaciuto "Butcher's Crossing", mentre mi ha lasciato "un po' così" l'atmosfera "allucinata" che pervade buona parte di "Nulla, solo la notte".

    insomma, per dirla tutta, a chi non conosce John Williams consiglierei di limitare la lettura a "Stoner" oppure, se "proprio proprio", leggere questi 3 libri in ordine inverso rispetto alla data di pubblicazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente sì, dopo Stoner mi aspettavo tantissimo... e Butcher's Crossing l'ho già iniziato tre volte, poi mollato dopo poche pagine proprio per paura di rimanere delusa. Su questo invece mi sono buttata, forse anche perché più corto e, soprattutto, con la consapevolezza che è stato scritto quasi 20 anni prima. Insomma, per forza sarebbe stato più brutto.
      Secondo me si perde molto solo all'inizio, poi, almeno nella mia testa,a un certo punto tutto ha avuto un senso...

      Intendi data di pubblicazione originale o data di pubblicazione italiana? Perché è questa discrepanza che frega a volte (questa e le fascette "il nuovo romanzo di..." -.-')

      Elimina
    2. intendevo che bisognerebbe leggerli in ordine inverso rispetto alla data di pubblicazione italiana, lasciando per ultimo "Stoner", in una sorta di crescendo rossiniano.

      ^_^

      Elimina
  2. Anch'io faccio parte dei fan sfegatati di Stoner (che poi credo che questo gruppo comprenda chiunque l'abbia letto, come può non piacere?!) e mi sono illuminata quando ho scoperto che stava per uscire questo romanzo (concordo sulla meraviglia del titolo). Butcher's Crossing mi attirava perché volevo leggere altro di Williams, ma c'era anche qualcosa che non mi convinceva, forse la trama. Finché non ho letto questa tua recensione, non sapevo neanche di cosa parlasse Nulla, solo la notte. Ora che lo so ho solo più voglia di leggerlo, sarà perché ho l'età del protagonista e, mi sembra di capire, le sue paure e le sue incertezze. Prevedo un buon feeling. Fermo restando che voglio leggerli entrambi, darò la priorità a questo. Lo inserirò nella wl per il compleanno che si avvicina ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo su Stoner, non può non piacere!
      Sai che anche io nei confronti di Butcher's Crossing ho qualche reticenza? Non saprei nemmeno spiegare perché... Di questo invece mi attirava tantissimo il titolo, che trovo estremamente poetico. Fammi poi sapere se lo leggerai :)

      Elimina
    2. STONER' di JOHON WILLIAMS: E" il + INTERESSANTE ROMANZO, LETTO DURANTE
      L' intero arco dell' anno. ( COMMOVENTE .. IL SONETTO " AUTUNNO' DI WILLIAM SAKESPEARE.

      Elimina
  3. Anche io ho letto Stoner, mi è piaciuto, non concordo su Stoner uomo medio, l'uomo medio ( se esiste) non è caratterizzato dall'essere così rinunciatario ... non so, non ho ancora le idee chiare su quel romanzo e quel personaggio.... comunque a me di Williams piacerebbe leggere "Augustus" (1972) che ha vinto il National book Award e che è stato l'ultimo romanzo cioè scritto dopo Stoner (1965) chissà com'è! Anche come argomento mi ispira più degli altri 2 scritti prima ...
    Dalia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che medio forse volevo intendere mediocre, che si lascia trascinare dagli eventi senza mai decidere nulla.
      C'è anche Augustus, è vero! Ma credo non sia ancora stato tradotto qui!

      Elimina
    2. Si, si è stato tradotto da Castelvecchi e anche poi in economica da LIT, :-)
      Dalia

      Elimina
    3. STONER, non e' un uomo mediocre. E' nenessario salire alle su origini. UN RAGAZZO DI CAMOAGNA, GOFFO E IMPACCIATO. CHE ALLA FINE SI RISCATTA, RINUNCIANDO
      ALLA PRORIOA POSIZIONE. STESURA SOFFERTA, CHE MI HA INCANTATA.

      Elimina
  4. E' stato uno dei miei primi acquisti al Salone *w*
    Forse mi piacerà più di Butcher's Crossing... che a me comunque è piaciuto, però l'ho sentito anche estraneo, come personaggi e come ambientazione... non so, è stata una lettura strana.
    Vedremo questo.
    Tra l'altro il prezzo è incredibilmente onesto, considerando l'autore. La Fazi avrebbe anche potuto approfittarsene, e invece. Bella la Fazi *w*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche dei miei (prima e/o, poi lui... visto che era al 50% :P)! Concordo sul discorso prezzo, anche intero, per essere un libro appena pubblicato e cartonato è giusto... anche perché non è poi così lungo.
      Questo è particolare, un po' acerbo forse, ma alla fine mi ha presa parecchio. Leggerò poi la tua recensione :)

      Elimina
  5. Ultimamente mi appare dovunque il nome di John Williams e la copertina del suo Stoner e i toni sono sempre di entusiasmo! Pare io debba rimediare a questa mancanza :)
    (Il titolo di questo romanzo è davvero bellissimo, me lo segno!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi rendo conto che sentirne parlare così tanto alla lunga potrebbe farlo risultare un po' indigesto (almeno, a me succede sempre così quando si parla troppo di qualcosa/qualcuno), però poi una volta che hai letto il libro capisci perché se ne parla ovunque e che se le merita tutte le parole di elogio spese!

      Elimina
  6. Mi trovi d'accordo con te sul personaggio di Stoner...anche io l'ho amato moltissimo e ho trovato il libro veramente bello. In libreria poi mi sono imbattuta spesso negli altri due titoli di Williams, soprattutto "Nulla, solo la notte". Le tue parole mi hanno convinto ad acquistarlo, sono curiosa di scoprire un Williams acerbo e soprattutto di fare la conoscenza di Arthur!
    Io sono Martina, una tua nuova follower (: (adoro il titolo del tuo blog, il libro di Calvino è uno dei miei preferiti!)

    RispondiElimina
  7. Io non ho ancora mai letto Stoner e sarà forse per questo ma a me questo libro non è sembrato acerbo più di tanto, anzi. L'ho trovato molto penetrante e scritto in modo sapiente. Sono davvero contenta, a questo punto, di aver iniziato da questo suo primo romanzo, perché stando a quanto leggo su praticamente tutte le recensioni che ho trovato di Nulla, solo la notte questo è il punto più basso dell'opera di Williams (e per me è già eccellente!)

    RispondiElimina
  8. Nessuno cita "Augustus, a mio avviso, splendido

    RispondiElimina