venerdì 17 gennaio 2014

SUPER SNOOPY - Charles M. Schulz

«Papà me lo compri?»

Tutto è cominciato così. Tra gli scaffali di un supermercato, con una me dodicenne con in mano un libricino blu dalle scritte dorate.
”Super Snoopy”, una raccolta a colori di alcune strisce del fumetto di Charles M. Schulz. Mio papà non ha esitato un attimo e lo ha messo nel carrello. E per un istante ho avuto l’impressione che sapesse di me qualcosa che io ancora non avevo capito.
Lo lessi d’un fiato, immergendomi completamente nel fantastico mondo dei Peanuts. Un pochino lo conoscevo già, da strisce pubblicate sui giornali e personaggi usati come testimonial pubblicitari.

Con quel libricino, sono diventata amica di Snoopy in tutte le sue forme e le sue trasformazioni: da pilota della seconda guerra mondiale a Joe Falchetto, da golfista a medico e avvocato. Ho incontrato Charlie Brown, il buon vecchio Charlie Brown, con le sue tenere insicurezze e le sue preoccupazioni. Linus e la sua coperta, “un metro scarso di flanella che mi separa dall'esaurimento nervoso”. La scorbutica e adorabile Lucy, perfida con Charlie Brown e il fratellino, ma fragile innamorata del pianista Schroeder. E poi Woodstock, l’uccellino a cui esce il sangue dal becco se vola più alto di un metro. Sally, che odia la scuola. Piperita Patty e Marcie.
E a poco a poco sono diventati tutti miei grandi amici, nonché parte di me. 
Sono cresciuta insieme a loro, facendomi comprare o regalare più raccolte possibili tra Natali e compleanni, finché non ho avuto soldi miei per completare da sola la mia collezione. E accanto ai libri ci sono i peluche, le magliette, gli adesivi e le immagini appese al muro.  

Da ognuno di quei bambini sono riuscita a imparare qualcosa. Ho imparato ad esempio che si può essere scorbutici ma allo stesso tempo adorabili, e che un brutto carattere non vuol dire necessariamente una brutta persona. Ho imparato che con l'insicurezza si può convivere, basta trovare un compromesso ed è un attimo riuscire a trasformarla in forza. 
Ho imparato che si può essere amici, grandi amici, anche se si è due persone completamente diverse. Ho imparato che anche abbracciare un cucciolo, fare un biiiip sul naso, mangiare un marshmallow o guardare le nuvole da un prato può farti felice. Ho imparato che una cuccia può diventare un aereo della seconda guerra mondiale e che i biscotti al cioccolato ti chiamano anche da dentro il barattolo. Ho imparato che soffrire per amore fa parte della vita ma che sarebbe meglio non innamorarsi dei pianisti o delle ragazzine con i capelli rossi. Ho imparato che non bisogna mai smettere di credere in qualcosa, anche se questo ci porta a stare svegli, di notte, in un orto pieno di zucche (i cocomeri... uno dei più clamorosi errori di traduzione esistenti), e che per quanto ci sentiamo piccoli, possiamo fare grandi, grandissime cose. 

Ogni tanto mi chiedo cosa sarei  diventata se mio padre quel giorno, tra gli scaffali di quel supermercato, avesse detto di no a quella bambina con in mano quel libricino blu dalle scritte dorate. Probabilmente prima o poi ci sarei arrivata comunque, ma non potremo saperlo. 
Ma per fortuna mio papà ha detto sì, mi ha comprato quel libricino e, quando se n’è andato, nove anni fa, accanto a me ha lasciato anche loro, perché si prendessero cura di me, mi aiutassero a crescere, ad andare avanti e vivere.


Titolo: Super Snoopy
Autore: Charles M. Schulz
Pagine: 315
Editore: Baldini  Castoldi

5 commenti:

  1. Ho quella stessa edizione nella libreria accanto al letto. E la adoro.
    Quando ci rivedremo, ti farò un beeeep u_u
    (Anche se non riesco a non pensare al racconto di Auslander ispirato ai Peanuts in versione nazista T__T)

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    1. Che poi, se uscisse adesso non credo nemmeno la comprerei... odio le strisce in bianco e nero ricolorate XD

      Mi aspetterò un bel beep sul naso, allora :)

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  2. Anche se non ha vinto, io questo post lo trovo bellissimo.

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