martedì 31 dicembre 2013

UN TIPO A POSTO - Miriam Toews

Non c'è niente di meglio che concludere l'anno con una bella lettura. E' sempre un po' un rischio, leggere un libro negli ultimi giorni del mese di dicembre, perché, se brutto, potrebbe rovinare un po' tutto il tuo percorso di letture annuali. Ma se è bello, oh se è bello, l'anno si chiude davvero bene.
Ci ho messo quindi un po' a decidere con quale romanzo chiudere questo 2013. Ne ho ricevuti parecchi, a Natale, e tutti che volevo leggere da un po'. Ma avevo bisogno di qualcosa in particolare, qualcosa di dolce, positivo e divertente. E alla fine la scelta è ricaduta su Un tipo a posto di Miriam Toews. Sentivo che poteva e doveva essere lui, ciò di cui avevo bisogno per chiudere in bellezza. D'altronde mi aveva attirato fin dall'inizio, per la sua copertina (io adoro le copertine marcos y marcos, sono tra le mie preferite in assoluto) e per la sua storia, che pareva essere proprio una di quelle storie che piacciono tanto a me.
E infatti, si è rivelato essere proprio il libro giusto.

Siamo in Canada, ad Algren, una delle cittadine più piccole dello Stato. Ma per essere dichiarata ufficialmente tale deve mantenersi sui 1500 abitanti. Non uno di più, non uno di meno. A tenere i conti c'è Hosea Funk, il sindaco, che vuole più di ogni altra cosa conquistare questo primato, per ricevere così la visita del primo ministro il giorno della festa nazionale. E quindi, sul suo bel quadernino dalla copertina arancione, annota ogni nuovo arrivato, ogni ritorno e ogni dipartita. Fa giri in ospedale per controllare la situazione di nascite e decessi, e per la città, alla ricerca di abitanti nuovi arrivati e altri da poter escludere, almeno momentaneamente. Non reagisce tanto bene quando Knute torna in città con la figlia Summer Feelin', anche se sa che sono tornate per dare una mano a Dory nel seguire Tom, amico d'infanzia di Hosea, colpito da infarto. E nemmeno è contento del ritorno di Max, il ragazzo che ha messo incinta Knute per poi scappare. E persino la proposta della sua compagna di andare finalmente a vivere insieme, lo mette in crisi. Ma poi, ovviamente, succede qualcosa, di bello e di triste al tempo stesso, che porta Hosea a riflettere su quello che sta succedendo in città.

A me, i libri come questo fanno letteralmente impazzire. I libri ambientati in paesini strampalati (non riesco a chiamare città un posto con 1500 abitanti), con personaggi altrettanto strampalati, che raccontano la normale vita di paese, fatta di pettegolezzi, di cose che tutti sanno ma nessuno dice, di ricordi del passato che nessuno dimentica. Mi piacciono quei libri che parlano d'amicizia e d'amore in modo magari non diretto ma altrettanto dolce ed efficace. Quelli che fanno ridere e sorridere ad ogni pagina, ma anche commuovere e sospirare. Quelli che arrivato all'ultima pagina, anche se magari avevi già intuito come sarebbe andata a finire (come in questo caso), ti fanno luccicare gli occhi, in un mix tra commozione e gioia. Quelli che ti lasciano un sorriso sulle labbra, che ricomparirà ogni volta che ci ripenserai.
In Un tipo a posto di Miriam Toews ho ritrovato tutto questo. Mi sembrava quasi di camminare per le vie di Algren, di seguire Hosea e condividere con lui la sua angoscia, di giocare con Summer Feelin' e di essere amica di Knute. 
Tanti bei personaggi, per una bella, bellissima storia. Perfetta per concludere un anno di letture bellissime.

Titolo: Un tipo a posto
Autore: Miriam Toews
Traduttore: Daniele Benati e Paola Lasagni
Pagine: 328
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: marcos y marcos
ISBN: 978-8871686691
Prezzo di copertina: 16,00€
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formato brossura: Un tipo a posto

6 commenti:

  1. Oh, bene, perché volevo leggerlo anch'io! Buon anno!

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  2. Di solito punto ai contenuti e non alle copertine, però di fronte a quelle di marcos y marcos è facile cedere alla tentazione... ;-) Confesso che ben due volte ho ceduto a questo impulso, pur non conoscendo nulla degli autori, ma ogni volta è stata una piacevole scoperta... lampo di intuizione o buona fortuna non lo so, certo che di solito non mi comporto così, in genere sono più cauta e diffidente. Bella la tua recensione, fa venire voglia di leggerlo questo libro. Buon anno e buone letture!

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    1. La marcos y marcos è una di quelle case editrici di cui mi fido ciecamente. Non ho mai trovato un libro brutto pubblicato da loro... sono magari libri che non sono tanto il mio genere, ma di cui comunque riconosco sempre la bellezza.
      Con questo, leggendo anche la quarta, sono andata parecchio sul sicuro.Le storie così mi fanno impazzire :)

      Buon anno anche a te!! :)

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  3. Un gran bel consiglio di lettura. Lo inserisco in lista...anche a me piacciono molto i libri del genere.
    Intanto, tanti, tanti tanti auguri di uno splendente 2014!

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    1. TAntissimi auguri anche a te! Aspetto il tuo parere sul libro! :)

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