Era da un po' di tempo che non mi capitava di sdraiarmi sul letto con un libro in mano e non rialzarmi più finché non è arrivata la fine. Di solito mi succede con i gialli (tipo che una volta, ho letto in un pomeriggio tutta la trilogia di Adamsberg di Fred Vargas in un pomeriggio), quelli tradizionali, dove c'è un omicidio, qualcuno che indaga e la ricerca della soluzione ti coinvolge tanto quanto coinvolge il suo protagonista. Sono gli unici libri per cui sacrifico qualunque altra necessità, che sia mangiare o andare in bagno. Anche perché di solito sono brevi, rapidi, veloci e talmente intriganti che quasi non mi accorgo del sacrificio che sto facendo.
Ci voleva quindi un libro quasi sconosciuto per farmi di nuovo questo effetto così totale. Non avevo mai sentito nominare Aringhe rosse senza mostarda fino a qualche settimana fa, quando è comparso in offerta in formato ebook e, letta velocemente la trama, ho deciso di acquistarlo. Certo, una volta arrivato sul mio e-reader, ho fatto qualche ricerca approfondita e ho scoperto essere il terzo di una serie, che ha come protagonista Flavia, una bambina di undici anni appassionata di chimica. Ma di solito i gialli possono vivere anche di vita propria, e aver o meno letto i precedenti non è poi così necessario.
Ho iniziato questo libro in un periodo strano, quello delle feste, in cui si ha sempre la casa piena di gente e poco tempo (e anche poca voglia, diciamo la verità) di libri pesanti. E, come dicevo all'inizio, l'ho iniziato e finito senza quasi accorgermene.
Raccontare la trama di un giallo non è cosa semplice, se non si vuole rischiare di fare spoiler. E quindi mi limiterò a dire che il fulcro di tutto è Flavia, la bambina di cui parlavo prima. Rimasta orfana di madre quando era piccolina, Flavia vive nella vecchia tenuta materna, nella campagna inglese degli anni '50, insieme al padre, appassionato di filatelia, e le due sorelle, che con le quali più che affetto scambia continui e anche un po' crudeli dispetti. C'è anche un simpatico maggiordomo e una domestica chiacchierona, a completare il quadro. Proprio su una loro proprietà, a distanza di poche ore l'uno dall'altro, viene trovata gravemente ferita una donna, la Zingara del paese, e un morto appeso a una statua un uomo, da tutti conosciuto per la sua fama di poco di buono. Flavia si ritrova suo malgrado coinvolta in entrambi i ritrovamenti, al punto che i poliziotti potrebbero persino sospettare di lei, se non fosse che sanno che ha undici anni e che è affetta semplicemente da una curiosità che rasenta il patologico. Flavia si mette a indagare, a fare domande in giro per il paese, scoprendo storie passate mai dimenticate e arrivando, alla fine, alla soluzione.
Come dicevo tutto ruota intorno a questa buffa bambina. Un po' improbabile che esista nella vita reale, ma perfetta ed efficace per un romanzo giallo di questo tipo, dove tensione e curiosità si alternano a situazioni comiche, che solo una bambina di quest'età e con queste caratteristiche può generare. Il libro si legge che è un piacere, scorre veloce veloce e tiene incollato alle sue pagine. Forse qualche passaggio delle indagini della bambina è un po' frettoloso, e quindi non proprio immediato da cogliere, ma nel complesso è un romanzo che decisamente consiglio!
Titolo: Aringhe rosse senza mostarda
Autore: Alan Bradley
Traduttore: Alfonso Geraci
Pagine: 440
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Sellerio
ISBN: 978-8838930164
Prezzo di copertina: 14,00€
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formato brossura: Aringhe rosse senza mostarda
formato ebook: Aringhe rosse senza mostarda (La memoria)
ciao! di solito non prediligo i gialli ma mi piacerebbe davvero leggere qualcosa che ti tiene incollata fino all'ultima pagina!
RispondiEliminaAuguri di buone feste!!
A me questo effetto da "non vado in bagno, non mangio, non bevo, non rompetemi se non per questioni di vita e di morte" me lo fanno soprattutto i gialli! Certo, devono essere fatti bene! :)
EliminaBuone feste anche a te!!
Farò anch'io questa lettura a breve sempre grazie all'offerta lampo! :-)
RispondiEliminaMi va proprio di immergermi in quelle atmosfere :-)
Dalia
Fammi poi sapere allora! :) E' un libro che si divora :)
EliminaAnche io ho cominciato la serie con un volume di mezzo proprio qualche settimana fa, nel mio caso il quarto, "Il Natale di Flavia de Luce" (titolo acchiappone per i regali di Natale per il più simpatico e evocativo "I'm half-sick of shadows"). Avevo provato col primo l'anno scorso ma non ero riuscita ad arrivare a metà, questo invece mi è piaciuto molto, la voce di Flavia è a tratti poco credibile ma regge bene la storia e le sue avventure sono divertenti. Nella recensione scrivi di passaggi frettolosi nelle indagini: ecco, ho notato che la parte mystery ha uno sviluppo un po' debole, ma sicuramente tiene incollato il lettore (anche io l'ho letto tutto d'un fiato). Leggerò sicuramente anche "Aringhe rosse...", visto che ho approfittato anche io del deal :)
RispondiEliminaAggiungo che sono davvero contenta che la serie sia passata a Sellerio, Flavia de Luce è una serie di buon successo all'estero, anche molto apprezzata dalla book community, ma qui non se l'è filata nessuno finché è rimasta sepolta nel cimitero dei libri ("Strade Blu" Mondadori, che riesce a far ignorare ogni buon titolo che pubblica).
Oddio ma sai che non lo sapevo che prima veniva pubblicato da Mondadori? Effettivamente certe collane di questa casa editrice non funzionano tanto bene :/
EliminaCon la Sellerio sono sicura che avrà tutta la visibilità che merita! (e poi ci sta bene, essendo dei gialli)
Sì, Flavia come personaggi è effettivamente un po' incredibile, ma credo sia voluto per aumentare l'effetto di comicità. Aspetterò qualche altra offerta per prendere gli altri :)