giovedì 22 novembre 2012

Libri usati sì, libri usati no, libri usati boh!

Qualche giorno fa sul quotidiano LaStampa è uscito un articolo in cui veniva fatta un'analisi sulla situazione del settore dei libri usati.
Visti la crisi economica che stiamo vivendo, e le leggi fatte per salvare i librai ma che penalizzano in qualche modo i lettori, credo sia abbastanza ovvio che il mercato del libro usato sia, se non in crescita, almeno in pari rispetto agli anni passati, a differenza di quello che invece sta succedendo nell'editoria. Si tratta infatti di libri in condizioni abbastanza buone (a volte sembrano addirittura nuovi) venduti con notevoli sconti e che quindi permettono un considerevole risparmio. L'articolo sottolinea però che questa tendenza riguarda principalmente i "grossi" venditori di usato, che sono in realtà molto pochi (ricordiamo ad esempio la catena Il Libraccio che, grazie all'accordo con IBS, vende anche online). Le bancarelle invece, quei luoghi poetici e romantici in cui si riesce a trovare di tutto, sia libri più rari sia quelli appena usciti, dai libri più vissuti a quelli come nuovi, proprio bene non se la stanno passando (che sia un riflesso di quello che succede nell'editoria tradizionale, con le librerie di catena che schiacciano le indipendenti?)
La situazione è, anche questa volta, abbastanza complessa da analizzare, anche perché si tratta di un mercato di cui è difficile tenere traccia delle vendite e, di conseguenza, è difficile fare statistiche precise.
E infatti il mio scopo non è quello di fare un confronto tra i due settori (non ne ho assolutamente le competenze), ma di usare questo articolo come punto di partenza per una riflessione del tutto personale sul mio rapporto con il mondo dei libri usati, da cui è scaturito uno scambio di opinioni e di esperienze con i fan della pagina Facebook del blog.

Il fatto è che io non compro mai libri usati. A parte qualche fumetto (quelli vecchi, che amo tanto) e qualche manuale ai tempi dell'Università, credo che tutti i libri che ho in casa siano nuovi. Non saprei spiegarmi bene il motivo: un po' forse è perché, io che nemmeno sottolineo e che viaggio con un quadernino per segnarmi ogni cosa, ho sempre paura di trovarmi di fronte a  libri scritti, pasticciati o rovinati (sì, lo so, basta controllare prima di acquistarli e soprattutto anche chi li vende fa già di suo una bella selezione), un po'  perché non riesco a separarmi dai miei libri, nemmeno quelli brutti, e mi sembra incredibile che qualcun altro ci riesca, e un po' è anche perché l'idea che qualcun altro abbia "vissuto" un libro prima di me mi mette parecchio in soggezione: magari chi l'ha letto prima di me ha colto qualcosa che io non riesco a cogliere, magari ha avuto un significato diverso, magari nella mensola in cui era prima si trovava meglio che sulla mia o aveva vicini con cui andava più d'accordo, magari chi se ne è liberato lo ha fatto perché non gli è piaciuto e ora sta cercando di "fregare" me (che poi, lo ammetto, sarebbe esattamente quello che farei io... liberarmi di quelli che non mi sono piaciuti). Fatto sta che i libri o li compro nuovi o me li faccio prestare da persone che conosco e so come  li trattano. Anche quelli della biblioteca, che comunque ogni tanto frequento (sia per i libri sia per i buffi incontri che faccio sempre là dentro), mi suscitano emozioni contrastanti... soprattutto quando sono pieni di scritte e di sottolineature.

Tuttavia, mi rendo perfettamente conto che ognuno ha un suo modo diverso di vedere e di rapportarsi con i libri, sia per quanto riguarda quelli usati sia per il riuscire a liberarsi di quelli che già possiede, e magari quello che infastidisce me per altri può essere affascinante.
E quindi, come vi dicevo, ho chiesto al mio campione statistico preferito, ovvero i fantastici fan della pagina Facebook della Lettrice Rampante, qual è il loro rapporto con i libri usati, e sono venute fuori diverse interessanti opinioni ed esperienze.

Sono molti, la maggior parte di quelli che hanno commentato, ad aver dichiarato di acquistare spesso, spessissimo, libri usati. C'è chi ormai viene riconosciuto dai proprietari delle bancarelle, chi si infila in ogni libreria dell'usato che incontra per strada e chi si affida a internet, tramite siti specializzati, come il già citato Libraccio, o tramite contatto diretto con privati che vendono i loro libri.
Alle obiezioni che ho citato prima rispondono dicendo che sottolineature, date, frasi e appunti contribuiscono a rendere il libro più affascinante e misterioso, come se oltre alla storia che contiene ne avesse anche un'altra da raccontare, quella di chi l'ha letto prima di noi. A molti piace questa idea dei libri che passano di mano in mano, che arrivano da posti e persone sconosciute che hanno vissuto situazioni diverse. Ed effettivamente mi rendo conto che tutto questo ha il suo fascino.
Certo, c'è chi giustamente fa notare che comunque questi libri non devono essere troppo scarabocchiati o rovinati e che se non c'è un buon rapporto tra condizione e prezzo evitano l'acquisto.Eh sì, ovviamente quello del prezzo è un altro punto a favore dell'acquisto di libri di seconda, terza, dodicesima mano: il risparmio economico c'è e a volte è anche notevole. Soprattutto se associato alla possibilità di trovare libri rari, edizioni pregiate od opere ormai fuori catalogo che altrimenti non si troverebbero.
E poi c'è anche chi dice che li compra e basta, senza badare troppo al loro stato "di salute", purché si riescano a leggere.

Dall'altro lato però ci sono anche diversi lettori che, come me, comprano solo libri nuovi. I motivi sono diversi: la volontà di avere un'opera senza legami affettivi precedenti, la paura delle condizioni in cui questi si possono trovare, la stessa incapacità che ho io di credere che qualcuno riesca a separarsi da un libro, o anche semplicemente problemi di reperibilità. La motivazione che però più mi ha fatto sorridere, e a cui ammetto di non aver mai pensato, è stata questa: "molti hanno l'abitudine di leggere in bagno... e se penso che il mio ipotetico libro usato è stato letto lì mentre io leggo prettamente a letto... mi fa senso!!!". Ammetto di capirla perfettamente... e pochi commenti dopo effettivamente anche una lettrice che invece ama i libri usati rivela che li legge solo quando è fuori casa e mai sotto le coperte.

Per quanto riguarda invece il processo contrario, ovvero il vendere i propri libri, sono pochi quelli che dicono di farlo. La motivazione principale e comune a tutti è che non riescono a liberarsene: poco importa se ormai hanno ogni angolo di casa invaso dai volumi, non si da' via niente!
Tra quelli che invece riescono in qualche modo a fare a meno di alcuni dei libri che possiedono c'è chi li vende e chi preferisce regalarli alle biblioteche. La motivazione anche in questo caso è sempre la stessa: permettere a un libro che non è piaciuto di avere una seconda, terza o innumerevoli altre opportunità.

Ovviamente ogni lettore ha le sue abitudini nel suo rapporto con i libri e questo post non ha nessuna pretesa statistica né vuole esprimere alcun giudizio su cosa sia meglio tra libri nuovi o libri usati (come dice una fan: "ognuno faccia un po' come gli pare!"). Ho provato solo a offrire un piccolo spaccato, lontano da numeri e statistiche ufficiali, delle abitudini di un gruppo di lettori.
(Non ho parlato del bookcrossing volutamente, in quanto penso che meriti un post a parte)

Poi, per quanto mi riguarda, nuovo o usato, immacolato o sottolineato, pieno di fiori e vecchi segnalibri o con le pagine ancora attaccate tra loro, l'importate è che i libri si leggano!

11 commenti:

  1. l'immagine del libro letto in baggno in effetti è un pò "orripilosa", anche se ammetto che a volte mi capita di leggere anche lì..:P

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  2. Ciao! Forse sono un caso umano, un po' psicotica e tremendamente schizzinosa. Mi spiego.
    Odio prendere i libri di narrativa in prestito in biblioteca perché ci ho fatto uno stage e so quale lerciume si deposita su ognuno di essi. Ho sempre trovato impensabile poter acquistare un libro usato, oltre che poco igienico. Quindi il 99% dei libri che ho letto nella mia vita sono nuovi.
    Poi il dramma.
    Quando ho iniziato l'università ho scoperto il mondo dell'usato, prima per i libri di testo, poi per quelli da leggere. Mi serviva Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi per un esame, l'ho trovato per caso usato sulle bancarelle di via Po, era un po' malconcio (leggete sporco!) ma il prezzo, mi attirava parecchio. L'ho preso.
    Sono tornata a casa e con un po' di Alcool e olio di gomito l'ho fatto tornare NUOVO. Ecco il primo libro usato che fa capolino nella mia libreria. Ho capito che non aveva i germi, che non mi ha modificato geneticamente gli altri libri e che quando l'ho letto non ho rischiato di prendermi peste, colera o quant'altro.
    Pian piano poi ho scoperto Libraccio, i libri sono spesso in ottime condizioni, ovviamente da brava schizzinosa ripulisco ogni libro che arriva da libraccio con l'alcool (è vero che con il primo libro usato l'ho scampata, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio!). Non si rovinano, tranquilli! Certo, se ce li mettete a bagno... =D non avranno mai un futuro!
    So di essere eccessiva, ma effettivamente non sapere dove sono stati mi fa un po'...schifo!
    E qui altro dramma!
    Poi penso che i libri me li porto ovunque, in borsa, in valigia, li leggo sul treno...e allora capisco che il mio essere schizzinosa è molto relativo, perché in quei casi non faccio mai il trattamento-alcolico, chissà quali batteri ci saranno su quelle copertine!!! Per non parlare di quando li presto: dove li terrà la gente che li legge? E' un circolo vizioso, meglio chiamarsi fuori!
    Detto questo, penso che continuerò a comprare l'usato, ogni tanto se conviene prendo l'ebook, ma qui si apre l'altro immenso discorso: meglio la carta o il libro elettronico? Per carità non apro questo argomento! Di certo l'usato del libro elettronico non esiste, esiste solo la versione pirata...ma questa è ancora un'altra storia! =)
    Basta, chiudo qui!
    Ciau!

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  3. Ormai compro pochissimi libri nuovi, la velocità e la voracità con cui leggo non potrebbero permettermi altrimenti, sia in termini economici che di spazio. Per questo le biblioteche sono il mio pane quotidiano, sono un regalo grandissimo per lettori come me, che non possono permettersi di acquistare tutti i libri che leggono nuovi. Supportiamo le biblioteche! ^_^
    Finito questo spot, ci tengo a precisare che, come poteva essersi dedotto, non sono assolutamente una maniaca dei libri, anzi, più sono vissuti più mi piacciono. Qualche libro usato lo compro anche io, ma solo se non superano i 2/3 euro (e se ne trovano tanti), ultimamente ho preso "L'adolescente" di Dostoevsij a 1,50 euro (nuovo, secondo me non l'hanno mai aperto) e "Le affinità elettive" di Goethe a 1,70 euro (con dedica in prima pagina, cosa che mi è piaciuta moltissimo!).
    Questo era il mio pensiero! :)

    Valentina
    www.peekabook.it

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  4. acquisto spesso libri usati, non ci vedo nulla di male soprattutto perchè la crisi del settore editoriale è causata dagli editori e non dal pubblico. Offerta penosa, prezzi altissimi e percentuali ridicole riconosciute agli autori.
    In Italia si legge molto, nonostante ciò che si dica in giro. Se gli editori si decidessero a rischiare liberandosi della SIAE per prediligere tipi di licenza meno onerosi, di sicuro l'intero settore ne beneficerebbe.

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  5. Un paio di commenti al volo, che mi sono venuti inmente leggfendo: spero di ricordarli tutti.
    Parto dalla fine, la..."schizzinosità" sui libri usati. ora non vorrei scatenare spicosi,ma...tutto quello che toccate fuori casa? Sul tram, sul treno, il carrello del supermercato, i soldi (ohi, se proprio volet disfarvi di soldi usati, aspettate che vi do il mio indirizzo).
    Argomento bancarelle: uno dei motivi per cui secondo me loro sono un caso a parte è che, almeno dalle mie parti, i libri usati che trovi lì sono harmony o urania. Poco, pochissimo altro.
    Nei negozi dell'usato, invece, capita anche di trovare libri ben più che quasi nuovi: più di una volta ne ho acquistati ancora con la pellicola di cellophane!
    a prezzo anche più che dimezzato. Il problema è che, in gran parte, i libri che trovi lì sono le ultime uscite, i grandi best sellers...leggi moccia o sfumature et similia. Il che mi fa pensare che chi vende i propri libri sia chi legge solo (e sottolineo "solo") questo genere di "letteratura" e quindi con i libri ha il rapporto di cui già spesso abbiamo parlato.
    Infine, e mi pare che basti e avanzi ^-^, i libri che ho regalato alla biblioteca sono i doppioni.

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  6. Grazie a questo post mi sono appena resa conto di una cosa un po' stupida. Cioè, ho sempre prediletto i libri usati, un po' perché certe vecchie edizioni sono veramente 'belle' e un po' perché mi affascina l'idea che qualcuno abbia già adorato quello stesso libro. Mi emoziona trovare tracce del passaggio di qualcuno, come una piccola annotazione, un vecchio pezzo di carta usato come segnalibro e poi dimenticato... non so, mi piace e basta.
    La cosa stupida di cui mi sono resa conto è che tra tutti quei libri vecchi ce ne sono alcuni che non sono mai stati 'adottati'. Magari rinchiusi in magazzino o divenuti regalo sgradito, non sono mai stati letti. E io esisto per leggerli e fargli prendere vita.
    Sì, è una cosa stupida. Lo so. Lo so.

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  7. Ovviamente non c'è assolutamente nulla di male ad acquistare libri usati!!
    Il mio è solo un confronto di abitudini di lettori voraci :)



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  8. Ciao, ti leggo sempre ma non commento mai.
    Allora...io sono per i libri usati (ovviamente in buone condizioni) anche perche' non mi da fastidio se c'e' qualche sottolineatura, ad esempio, ne' mi pongo il problema di chi lo abbia letto prima di me. Ovviamente, non li rivendo a mia volta ma li tengo. Parlo di narrativa e di "uso personale", per i testi universitari ovviamente prediligevo l'usato visti i costi dei manuali...alcuni dei quali mai piu toccati! No invece a prestiti e bibilioteche. Voglio che il libro sia mio, e mi prendo il rischio che mi deluda, ma me lo devo tenere.
    Ora vivo a Hong Kong, purtroppo non ci sono librerie italiane e le spedizioni sono molto costose, dunque mi sono adattata senza troppa fatica all'e-book.
    Un abbraccio!

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  9. Dimenticavo: ovviamente ho comprato usato perche' semplicemente "c'era", ma se voglio davvero leggere un libro lo prendo a qualsiasi prezzo. Questo perche molti vanno all'usato solo per trovare qualcosa da leggere spendedno poco.
    la Leggivendola: ma che stupido!!!

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  10. Wow! Ho lettori anche a Hong Kong! :D ciao veronica!! :)

    Sono contenta che abbiate detto la vostra... mi rendo conto di essere un po' "particolare" io nel non amare i libri usati.
    Certo il risparmio sarebbe notevole e soprattutto sarebbe più facile reperire certi libri. Probabilmente il fatto di non avere bancarelle o librerie di usato vicino a casa ha aiutato un po' in questa mia diffidenza... e se acquisto un libro su internet, solitamente aspetto che sia in promozione, quindi non mi viene nemmeno in mente di cercarlo usato.

    Comunque, Leggivendola, l'idea di adottare i libri è semplicemente meravigliosa e per niente stupida! E sono proprio i lettori gli unici che hanno la possibilità di salvare quei libri che altrimenti andrebbero perduti.

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