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sabato 3 gennaio 2015

STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA - Elena Ferrante

Le mie letture di quest’anno iniziano con una fine. La fine della saga dell’Amica geniale di Elena Ferrante. Ho concluso l’ultimo volume, Storia della bambina perduta, proprio i primi giorni di questo 2015 e, devo ammettere, ho tirato un sospiro di sollievo. Non per come finisce la storia, che in realtà è un po’ come se non finisse. Non per come si sono risolte le vicende di Lenù e Lila, queste due amiche cresciute insieme in un rione di Napoli e mai separatesi nel corso degli anni, neanche quando erano distanti migliaia di km, fisicamente e mentalmente. 

Ho tirato un sospiro di sollievo perché, sebbene abbia adorato questa serie, abbia adorato il modo incredibile in cui Elena Ferrante sia riuscita a trasformare una storia quasi di paese, di intrecci amorosi, di invidie e colpi di scena, in una grande storia, alla fine non ne potevo quasi più. Lenù e Lila nel corso degli anni, nel corso dei libri diventano sempre più difficili da sopportare, più difficili da comprendere,  da accettare. Sono umane, certo, con i loro errori, le loro imperfezioni, le loro scelte spesso sbagliate. Ma forse lo sono fin troppo, in modo quasi esasperato, al punto da risultare poco credibili, come persone, ma soprattutto come amiche.

Girando l’ultima pagina di Storia della bambina perduta, di cui è abbastanza inutile che vi racconti la trama, perché se non avete letto i precedenti non ha senso che leggiate questo, e se li avete letti è bello e giusto che la scopriate da soli, girando l’ultima pagina, dicevo, ho avuto la sensazione che Lenù e Lila, almeno per il momento, non mi mancheranno. 
E forse la bravura di Elena Ferrante sta anche in questo. Nel riuscire a raccontare bene la storia di due persone che, altrimenti, nella vita reale forse nessuno considererebbe. Nel riuscire a far provare al lettore tutta questa irritazione nei confronti delle sue protagoniste, senza però che senta il bisogno di abbandonare la lettura. Forse è una cosa un po’ morbosa, la voglia di sapere quanto male ancora si faranno queste due donne nascondendosi dietro al “siamo amiche”. 

Ricorderò il 2014 come l’anno in cui, tra gli altri, ho scoperto Elena Ferrante e la sua saga dell’Amica Geniale. Quattro libri bellissimi, che meritano tutto il successo che stanno avendo, anche se forse meriterebbero più attenzione sui contenti che non sul mistero di chi si celi dietro a quel nome.  

Quindi, se siete di quelli che odiano leggere un libro quando tutti ne parlano, aspettate che passi la Ferrante mania (e sono sicura che presto passerà) e poi leggete la storia di Lenù e Lila.  Più e più volte vi verrà voglia di strozzarle, ma vi renderete conto di avere di fronte qualcosa di stupendo. Anzi no, di geniale.

Titolo: Storia della bambina perduta
Autore: Elena Ferrante
Pagine: 451
Editore: e/o
Anno: 2014
Acquista su Amazon:

sabato 15 novembre 2014

STORIA DI CHI FUGGE E DI CHI RESTA - Elena Ferrante

Lo so, lo so, bisognerebbe lasciar passare un po' di tempo dalla fine della lettura di un libro alla sua recensione. Per lasciare che la sensazione iniziale prenda meglio la sua forma, che i pensieri si consolidino lasciando indietro l'entusiasmo o la delusione che sempre si provano nel momento stesso in cui si gira l'ultima pagina. Ma non ci riesco. Avessi potuto, già stanotte quando ho finito il libro avrei aperto questo blog e vi avrei parlato di Storia di chi fugge e di chi resta.  Ho dovuto per forza aspettare, però, con la paura, sì la paura, che dormendoci  tutte le sensazioni provate sfumassero per fare spazio a una qualche forma di delusione. 
Cosa che, per fortuna, non è successa. E ora sono qui, a cercare di contenere l'entusiasmo e parlarvi in modo oggettivo di un libro bellissimo.

Storia di chi fugge e di chi resta di Elena Ferrante è il terzo volume dell serie dell'Amica Geniale, il cui quarto e ultimo è appena approdato in libreria. 
Qui ritroviamo Elena e Lila esattamente dove le avevamo lasciate alla fine di Storia del nuovo cognome. Elena ha appena pubblicato il suo primo libro e si ritrova a dover fare i conti con le opinioni e le critiche del mondo della letteratura e, soprattutto, di quelle del suo rione. Sta per sposarsi, poi, e trasferirsi a Firenze. Lila invece lavora ancora nella fabbrica di salumi, vive ancora con Enzo e si prende cura del figlio Gennaro. La politica sta diventando sempre più importante e presente nella vita di tutti, e le rivendicazioni operaie stanno entrando nelle fabbriche italiane, portando con sé lotte e violenza, che a Napoli sono amplificate dalla presenza della famiglia Solara, che ancora dettato il bello e il cattivo tempo di tutto il rione.
Si cercano ancora Elena e Lila e ancora provano nei confronti l'una dell'altra quello strano sentimento, di odio e amore, di orgoglio e invidia, che le porta ad avvicinarsi e poi ad allontanarsi. Fanno ancora a gara a chi è più brava, a chi ha avuto di meno dalla vita e a chi ha avuto di più, a chi si è ribellata di più, se andandosene dal rione e se restandoci e piegandolo al proprio volere. E poi c'è lui, Nino, che è nella vita di entrambe da sempre, che è l'amore della vita di entrambe da sempre e che sempre le sconvolgerà.

Molti mi avevano detto che questo terzo volume era un po' meno bello degli altri, che il fascino dell'Amica Geniale stava un po' scemando. E l'ho letto, quindi, con questa consapevolezza. Eppure, in questo Storia di chi fugge e di chi resta, ci ho trovato forse ancora qualcosa di più rispetto ai due libri precedenti. Qualcosa che è legato al fatto che Elena e Lila sono donne, adesso, sono mogli, madri. E questo loro essere adulte ha reso il loro strano rapporto ancor più destabilizzante. Se ai bambini e agli adolescenti è concesso un po' tutto, ora che sono grandi non sai bene come rapportarti con loro, non sai con chi schierarti. Una volta ti sta simpatica una e prenderesti a schiaffoni l'altra, dieci pagine dopo succede il contrario. È questa loro umanità, questa loro imperfezione, che qui risulta in qualche modo ancor più marcata e non sempre facile da accettare, ad aver reso questo libro, per me, ancor più forte degli altri.

Si sta facendo tanto un gran parlare ultimamente su Elena Ferrante e il suo successo, in Italia e all'estero. Su chi ci sia dietro, sul perché voglia restare anonima. Onestamente, mi sento di dire che non me ne frega assolutamente niente, se questi libri siano stati scritti da un uomo, da una donna, a quattro, a sei o a otto mani. A chiunque ci sia dietro sarò grata per sempre per i bellissimi libri che ci sta regalando.

(Invece, per quanto riguarda la serie tv annunciata su RaiUno, per favore, ripensateci. Non date un volto a Elena e Lila, lasciate al lettore la possibilità di immaginarsele nella sua mente come più preferisce. Fa parte della forza e della bellezza del libro e un telefilm, per quanto fatto bene, non potrà che rovinarlo).

Titolo: Storia di chi fugge e di chi resta
Autore: Elena Ferrante
Pagine: 382
Editore:edizioni e/o
Acquista su Amazon:



mercoledì 23 luglio 2014

STORIA DEL NUOVO COGNOME - Elena Ferrante

Ed ecco che anche io sono ufficialmente entrata nel tunnel di Elena Ferrante e della sua saga dell'Amica Geniale. Sapevo che sarebbe successo fin da quando ho aperto il primo volume e letto le prime cinquanta pagine. E' impossibile non appassionarsi a questa storia.

In Storia del nuovo cognome ritroviamo le due protagoniste, Lenù e Lila, esattamente dove le avevamo lasciate. Lila si è appena sposata con Stefano, Lenù frequenta il liceo e ancora sta con Antonio, pur essendo innamorata di un altro. La loro storia continua, quindi, tra i vicoli di Napoli, tra le due macellerie e il negozio di scarpe, tra la guerra che arriva e gli amici che partono, tra rivalità e invidie, tragedie, gioie, pianti e botte. 
Sono ancora uguali, Lenù e Lila, anche se stanno crescendo. E ancora uguale è la loro amicizia, quello strano rapporto di odio e amore, che le avvicina e le allontana, che le fa stare bene e le fa soffrire, e di cui pare che nessuna delle due riesca a fare a meno. Lila è sempre combattiva, altezzosa, prepotente. Sembra sempre così sicura di sé, dei suoi mezzi e dei sui sentimenti, anche quelli più forti e travolgenti. Si sente fragile solo quando si paragona a Lenù, la ragazza studiosa, la ragazza che andrà all'università e che non è bloccata in un matrimonio che è tutto fuorchè felice. E per combattere questa sua fragilità fa di tutto per umiliare l'amica, per sminuirla, per dimostrarle che se avesse voluto, lei avrebbe potuto ottenere molto di più. E Lenù ci sta male, cade in insicurezze e paure che non sempre riesce a fronteggiare. Eppure non fugge, non lascia Lila, nemmeno quando vorrebbe davvero farlo. Magari si allontanano per giorni, per mesi, ma poi si ritrovano sempre. Vivono una per l'altra, forse senza nemmeno rendersi conto quanto.

La forte antipatia che provo nei confronti di Lila e l'affetto che sento di provare per Lenù, pur essendo un personaggi di un libro, mi fanno capire ancora di più quanto incredibilmente brava sia Elena Ferrante nel tratteggiare i suoi personaggi e farli interagire, quanto brava sia nel descrivere tutti i sentimenti più strani e nascosti che un'amicizia si può portare dietro. 

Bisognerebbe leggerli tutti in fila, questi libri. Un po' perché staccandosi e riprendendo tempo dopo il volume successivo si rischia di perdersi qualche pezzo per strada. Tante cose ci sono da ricordare e, sebbene ci sia un piccolo riassunto all'inizio, ci va qualche pagina per immergersi nuovamente nella storia senza provare confusione. E poi soprattutto perché, una volta dentro, tra la quotidianità di queste due ragazze e la loro vita, la storia ti cattura così tanto che, non appena giri l'ultima pagina, già ne senti la mancanza. Hai bisogno di saperne di più, di sapere cosa succederà a queste due ragazze, se ce la faranno, se realizzeranno i loro sogni e se, nonostante tutto, riusciranno davvero a rimanere amiche.

Insomma, leggete Elena Ferrante, leggete i volumi di L'amica geniale (che al momento sono tre, ma che a settembre dovrebbero diventare quattro e lì concludersi) e lasciatevi portare in queste strade, in queste vite. Non potrete assolutamente rimanerne delusi.

Titolo: Storia del nuovo cognome
Autore: Elena Ferrante
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: e/o
ISBN: 978-8866321811
Prezzo di copertina: 19,50 €
Acquista su Amazon:

martedì 25 febbraio 2014

L'AMICA GENIALE - Elena Ferrante

Era da un po' di tempo che volevo leggere qualcosa di Elena Ferrante. Ne ho sentito parlare un po' ovunque, su blog, riviste e in chiacchierate letterarie, e, soprattutto, ne ho sentito parlare sempre e solo bene. Questo solitamente mi frena un po', perché ho sempre paura di non cogliere ciò che di bello ha un libro così tanto amato. In questo caso però, ho messo da parte ogni mio timore, ho preso il libro, mi sono sdraiata sul divano e non ho smesso di leggere finché non sono arrivata alla fine.

Iniziamo subito con il dire che L'amica geniale è un libro meraviglioso. Un libro che ti prende per mano e ti porta a Napoli, in questo quartiere popolare, in cui vivono tutta una serie di personaggio e di famiglie con le loro dinamiche precise. 
Il lettore segue la storia di Lila ed Elena, due bambine che abitano nello stesso quartiere e che si conoscono sui banchi delle scuole elementari. Elena è una bambina buona, intelligente e diligente. Lila è altrettanto intelligente ma, agli occhi di tutti, molto, molto cattiva. E' ribelle, è agitata, è coraggiosa e, a volte, anche un po' gelosa. Elena prova nei suoi confronti una forte attrazione e a poco a poco tutto quello che fa lo fa in funzione sua. Il sentimento che Lila prova nei confronti di Elena è invece molto più ambiguo, sempre in equilibrio precario tra il voler bene e l'odiare. 
Il libro percorre gli anni della loro infanzia e della loro adolescenza: le elementari che finiscono e l'impossibilità di Lila di continuare a studiare, il corpo che cresce e che cambia, l'adolescenza che si porta dietro i primi amori e i primi contrasti, le scelte diverse che le due ragazze compiono, un po' volontà un po' perché unica scelta obbligata.
Attorno a loro si muove tutto il quartiere, che le osserva a distanza, che interagisce con loro, che le protegge, le giudica, le difende.
Lila ed Elena, Elena e Lila. La bambina cattiva e la bambina buona. La ragazza studiosa e un po' brufolosa e la ragazza bellissima e , forse, opportunista. 

E' un romanzo molto coinvolgente, che offre un ritratto fedele della vita di un quartiere popolare e delle sue dinamiche: le cose che tutti sanno ma nessuno dice, i pettegolezzi, le invidie, gli strani equilibri tra famiglie più ricche e famiglie più povere, le competizioni, gli affetti, gli amori. Leggendo, ti sembra davvero di ritrovarti in mezzo a loro, di andare a fare spesa dal salumiere Stefano, di passare di fronte alle vetrine del calzolaio gestito dalla famiglia di Lila, o di vivere nelle scale di questi palazzi e sentire tutte le voci, le urla, le lacrime e  i gesti di affetto.
Elena e Lila sono due personaggi fantastici, ben caratterizzati, nei confronti delle quali è impossibile non provare empatia. Per Elena, che cerca in ogni modo di fare bene, di fare meglio, di dare tutta se stessa nello studio, nonostante le sue insicurezze, le sue paure. Per Lila, che nelle prime cento pagine ho odiato tantissimo, ma che alla fine non si può che capire. Per Elena e Lila insieme, due amiche all'apparenza mal assortite, ma indispensabili l'una all'altra.

Elena Ferrante scrive bene, maledettamente bene. Inizi a leggere e non smetti più. Arrivi alla fine del libro senza quasi accorgertene e ne vorresti ancora, ancora e ancora. Per fortuna si tratta di una serie, e questo è solo il primo romanzo dei tre esistenti. Che devo e dovete leggere, assolutamente.

Titolo:  L'amica geniale
Autore: Elena Ferrante
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2011
Editore: e/o
ISBN: 978-8866320326
Prezzo di copertina: 18 €
Acquista su Amazon:
formato brossura:L'amica geniale