giovedì 26 gennaio 2017

VOLTI NELLA FOLLA - Valeria Luiselli

Sapevo che non era molto sensato riporre alcun tipo di fiducia negli oggetti e che non appena ci abituiamo alla presenza silenziosa di qualcosa, questa si rompe o sparisce. Anche i legami con le persone che mi circondavano erano segnati da questi due modi della temporaneità: rompersi o sparire.


Ho comprato Volti nella folla di Valeria Luiselli, pubblicato in Italia da LaNuovaFrontiera e tradotto da Elisa Tramontin, alla fiera Più Libri Più Liberi di Roma. Stavo chiacchierando in chat con una mia amica, che mi stava raccontando di quanto le stesse piacendo questo libro che, a sua volta, le era stato consigliato da un’altra amica comune, che lo aveva amato allo stesso modo.

Questo dialogo, unito al bellissimo titolo, alla ancor più bella illustrazione di copertina a opera di Gaia Stella e al fatto che avessi sentito parlare spesso di questa scrittrice messicana senza però mai decidermi a leggere niente, mi hanno fatto venire un’improvvisa voglia di comprare questo libro. Poi è rimasto un po’ lì a guardarmi, dallo scaffale dei libri da leggere, prima che arrivasse il momento di aprirlo.

Volti nella folla è narrato in prima persona da una giovane donna, sposata con un architetto che forse la tradisce e madre di due figli piccoli. Una vita famigliare molto comune, che alla donna però inizia a stare un po’ stretta. Per evadere da questi ritmi e da queste abitudini inizia a scrivere un romanzo, in cui racconta della sua giovinezza newyorchese, quando di mestiere faceva la traduttrice e viveva di poesia, di incontri con personaggi bizzarri ed eccentrici e dormiva sempre a casa di altri. A questi racconti nel passato, si mescolano quelli nel presente, con il marito e i figli, ma anche quelli ancor più passati, con personaggi che non può aver incontrato ma che vivono comunque nella sua mente e, in qualche modo, la condizionano.
La protagonista si ritrova così a scrivere di sé e di altri, a ricordare e immaginare i tanti volti che, in mezzo alla folla, ha incontrato o abbandonato.

Volti nella folla è un libro abbastanza complesso. Il lettore entra nei pensieri della protagonista, salta con lei tra passato e presente, tra reale e immaginato, tra personaggi realmente esisti e altri che nascono e vivono solo nella sua mente. E, a un certo punto, un po’ si perde.
O almeno è quello che è successo a me.
Ho amato tantissimo la prima parte di questo romanzo e i ricordi della protagonista sul suo passato: il lavoro di traduttrice, la sua quotidianità fatta di incontri con sconosciuti a cui lasciare le chiavi di casa, fino al momento in cui le cose sono cambiate.
A volte, prima di ritornare nella sua cittadina, veniva nel mio appartamento a farsi un altro bagno e cenavamo con gli avanzi di quello che aveva cucinato il venerdì. Parlavamo dei libri che aveva venduto; parlavamo di libri in generale. A volte, la domenica, facevamo l'amore.

Così come ho amato anche il presente: il marito che legge quello che lei scrive da sopra la sua spalla e poi si interroga sulla sua veridicità, ma anche i sospetti che nei confronti dell’uomo la protagonista inizia a provare; e poi i figli e gli strani vicini di casa.

Mio marito mi chiede se è vero che non riesco a dormire dopo aver fatto sesso.
«A volte.»
«E che fai quando io mi addormento?»
«Ti abbraccio, ti ascolto respirare.»
«E poi?» insiste.
«E poi niente, poi mi addormento.»

A un certo punto, però, non ho quasi più capito che cosa stessi leggendo. Troppi personaggi che si mescolano, troppi incontri, e quel confine, tra reale e immaginato, valicato troppo di frequente. Può darsi fosse un effetto voluto, che portasse il lettore a perdersi tra i mille volti della folla che ci circonda e che spesso nemmeno esiste. Però, ecco, mi rimane la sensazione, anche dopo un paio di giorni dal termine della lettura, di essermi persa qualcosa, di non essere stata in grado di comprendere appieno il senso del libro.
Lo stile di Valeria Luiselli è incredibile. Mi sono piaciute le sue frasi, i suoi costrutti, il suo modo di osservare il mondo e descrivere i rapporti che si creano.

Anche se mi ci sono persa, anche se non sono sicura di aver capito tutto, Volti nella folla è sicuramente un libro da leggere. Per il modo in cui è narrato e per tutta una serie di piccole riflessioni, sulla vita e su quello che si è o non è, che fa nascere leggendo.


TITOLO: Volti nella folla
AUTORE: Valeria Luiselli
TRADUTTORE: Elisa Tramontin
PAGINE:169
EDITORE: laNuovafrontiera
ANNO: 2015
ACQUISTA SU AMAZON
formato cartaceo: Volti nella folla

2 commenti:

  1. Della Luiselli ho letto solo La storia dei miei denti e ammetto che non mi abbia molto entusiasmato: non ha sostanzialmente nulla di male, ma è come se avesse puntato troppo in alto. Però credo che Volti nella folla possa piacermi di più (anche nel mio caso la colpevole è Claudia).

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    1. Io non sono così convinta di voler leggere altro di suo, almeno non per adesso. Questo libro mi ha lasciato davvero tanto confusa :/

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