mercoledì 16 aprile 2014

Due titoli, un solo libro: ma perché? #75

Ritorna la rubrica di confronto tra titoli e inizio il post di oggi scusandomi per l'assenza della settimana scorsa. Sono stata via tre giorni per lavoro e, tra un preparativo e l'altro, non ho avuto tempo di programmare il post. Spero di non esservi mancata troppo (o almeno che vi siate accorti che non ho pubblicato la puntata della rubrica!).

Dunque, per la puntata di oggi ho fatto un giro sugli scaffali virtuali di una negozio online, in cerca di un bel cambiamento da presentarvi. Avevo voglia di uno di quei titoli scandalosi, quelli che vi fanno esclamare "ma nooo, sono matti!". Sì, lo so, avrei potuto ricorrere alle solite case editrici, ma avevo anche voglia di cambiare un po'.
La ricerca non è stata poi così difficile, devo essere sincera. Ho trovato il libro che faceva al caso mio già nella prima schermata. Si tratta di un romanzo pubblicato ieri dalla casa editrice Piemme, con la traduzione di  D. A. Gewurz e I. Zani, ovvero LA MAGIA DI UN GIORNO IMPERFETTO di Lydia Netzer:


Il romanzo racconta la storia di una coppia, Maxon e Sunny, che si conoscono quando sono bambini e che vent'anni dopo sono sposati, con un figlio autistico e un secondo in arrivo. Una vita normale, abitudinaria, che viene infranta dalla partenza di Maxon, ingegnere alla Nasa, per una missione sulla Luna.

Non so come abbia fatto, ma non ho avuto nemmeno bisogno di controllare per capire che il titolo italiano era sicuramente diverso dall'originale. Forse la struttura del titolo, vista e rivista.
Per cui, non è stato poi tutto sto shock scoprire che in realtà il romanzo si intitolava SHINE, SHINE, SHINE:


Letteralmente si potrebbe tradurre con "Brilla, brilla, brilla". Il titolo originale, però, dovrebbe far riferimento all'omonima canzone di Chris Rea, inclusa nell'album Wired to the Moon. Uso il condizionale, perché leggendo qualche intervista all'autrice non ho trovato un riferimento diretto, ma solo qualche accenno. Diciamo che la mia è una supposizione, data dal titolo di album e di canzone, che bene ci starebbero con il contenuto del libro.
Sicuramente questo riferimento, se voluto, in italiano avrebbe rischiato di essere perso. Così come un po' strana sarebbe stata la traduzione letterale. Quindi posso in qualche modo capire la scelta di cambiare il titolo.  Cambiarlo sì, ma magari con qualcosa che avesse un senso, che in qualche modo si avvicinasse o che comunque richiamasse il brillare, le stelle, che svolgono una parte fondamentale nella trama. 
Visto così, il titolo italiano sembra essere stato messo puramente a caso.

8 commenti:

  1. >>Visto così, il titolo italiano sembra essere stato messo puramente a caso.

    Ipotizzo che li peschino da una manciata di titoli generici infilati in un cappello.

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  2. Ahah penso anche io che a volte li mettano proprio a caso i titoli :D
    Io pensavo che anche il titolo del libro fosse tradotto dal traduttore ma vedendo questi titoli che non c'entrano niente con gli originali e a volte nemmeno con la trama, immagino che vengano decisi dalla casa editrice, puro marketing...

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    1. No no, i poveri traduttori sui titoli farlocchi non c'entrano nulla!
      E' quasi sempre solo una scelta di marketing... che probabilmente sta ancora pagando, anche se a me personalmente ha stufato un po'!

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  3. C'è bisogno che io dica che il titolo italiano è veramente terribile?????
    Capisco che magari la traduzione letterare avrebbe perso il richiamo alla canzone ma stravolgere così il tutto mi sembra veramente eccessivo. Davvero non capisco il senso e vorrei proprio essere una mosca per volare indisturbata in casa editrice per capire chi tira fuori questi titoli e con che motivazione! mahhhhhhhhh

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  4. A me avrebbe incuriosito di piu' la traduzione letterale, magari con una copertina stellata, e non questo titolo orrendo e senza significato... :(

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    1. effettivamente l'originale letterale avrebbe comunque avuto un suo perché, forse proprio per la sua stranezza... Quello scelto, invece, è terribile :/

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