giovedì 1 dicembre 2011

LA CASA DE LOS AMORES IMPOSIBLES - Cristina Lúpez Barrio

In un paesino della Castiglia di fine Ottocento, tra il profumo dei boschi e lo scorrere lento del fiume, vive Clara Laguna, la ragazza più bella che si sia mai vista. Il suo tempo è scandito dal calore del sole e dal ritmo delle stagioni, immutabile da sempre. Finché un giorno, in quel villaggio sperduto, arriva l'uomo che le sconvolgerà l'esistenza: è un cacciatore andaluso, che cavalca fiero per le strade polverose, senza degnare i paesani di uno sguardo. Solo Clara cattura i suoi occhi e lo incatena all'amore. Neanche lei può sottrarsi al fascino dell'elegante forestiero, ma la sua felicità è presto soffocata da una funesta predizione. Fin dall'inizio della stirpe, le donne della famiglia Laguna sono condannate a sopportare il peso di una terribile maledizione, e una dopo l'altra soffrono per amore e danno alla luce soltanto femmine che perpetueranno la crudele eredità. E così è. Dopo che Clara gli rivela di essere incinta, il giovane cavaliere la abbandona, lasciandole solo la casa rossa che era stata il loro nido. Accecata dalla rabbia, la ragazza apre la casa a tutti gli uomini che la desiderano, e quando partorisce una bambina sa che la sventura sarà eterna. Sennonché, dopo generazioni condannate ad amori tragici, nasce il primo maschio. Sarà la fine della maledizione? Una storia commovente, dove il realismo magico si tinge di sfumature castigliane da cui sgorgano immaginazione e poesia.

Se questo libro fosse stato scritto da un autore o un'autrice sudamericano/a e fosse ambientato in sudamerica, sarebbe un piccolo capolavoro. Una saga familiare di donne maledette, destinate a soffrire per amore e a partorire figlie che andranno in contro allo stesso destino. Nessuna delle donne Laguna potrà infatti essere felice nella sua storia d'amore. E per questo, ognuna di esse deciderà di vivere con un unico scopo nella vita: vendicarsi. Lo farà Clara, la capostipite, aprendo un bordello. Lo farà sua figlia Manuela, che per vendircarsi della madre farà di tutto per ridare onore al nome della famiglia, anche a costo di picchiare a sangue la figlia se non si comporterà come vuole lei. E poi arriva Olvido, innamorata corrisposta di un ragazzo, che sua madre non riterrà all'altezza. E Margherita, figlia di Olvido, che porterà in grembo il bebè in grado di cambiare il destino della famiglia Laguna.
Come dicevo, se fosse ambientato in sudamerica sarebbe un libro grandioso: spiriti e la forza della natura che influenzano la vita di queste donne, profumi e colori che segnano i momenti della loro vita, personaggi bizzarri e a volte magici. Tutte caratteristiche che richiedono una sospensione dell'incredulità molto forte. E che, almeno per me, risulta quasi impossibile pensando che il romanzo è ambientato alle porte di Madrid. Certo, è una terra di miti e di leggende anche quella spagnola, dal passato magico, soprattutto quello campagnolo. Però non lo so, mi è risultato troppo incredibile, eccessivo a volte (il personaggio di Manuela Laguna soprattutto) e per questo a volte non sempre apprezzabile.
E' una saga familiare molto particolare, che non mi sento nè di consigliarvi nè di sconsigliarvi.

Letto in lingua originale. Esiste già una versione italiana, "La Casa degli Amori Impossibili"

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