venerdì 18 marzo 2011

IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE- Clara Sánchez

Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgo nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché ciò che è successo non cada nell'oblio.


"Il Profumo delle Foglie di Limone" viene presentato come un vero e proprio caso editoriale, con molte edizioni e ristampe in pochi giorni. E dalla trama non è difficile capire perché: un anziano ebreo, sopravvissuto al campo di concentramento di Mathausen, giunge in Spagna dopo aver scoperto che lì risiedono Friedrik e Karin, due criminali nazisti ormai anziani, artefici delle sofferenze sue e di molti altri. Nella sua volontà di vendetta incontra Sandra, una giovane donna incinta lì in vacanza che si ritrova suo malgrado prigioniera nella villa di questi due anziani all'inizio insospettabili. Dalle indagini di Julian e di Sandra verrà fuori l'esistenza di una vera e propria confraternita che raccoglie molti vecchi criminali nazisti.

Wow! Direte voi! Ed è effettivamente quello che subito ho pensato anche io. Ma la storia stenta a decollare. Non succede assolutamente niente, o almeno nulla di quello che un'idea di partenza così ben pensata lascerebbe presagire. Non si arriva mai a un momento di vera tensione, nè la vita di Sandra risulta mai essere effettivamente in pericolo. E anche l'unico piccolo colpo di scena è prevedibile fin dall'inizio.
Insomma, a mio avviso l'autrice ha sprecato l'occasione di scrivere un vero capolavoro.

Nota alla traduzione: ma come ha fatto il titolo originale, "Lo que esconde tu nombre" (quel che nasconde il tuo nome), a diventare "Il profumo delle foglie di limone"?

1 commento:

  1. Concordo in tutto e per tutto. La trama mi attirava tantissimo, sarebbe potuto diventare un bellissimo libro, ma ... lo svolgimento è stato incredibilmente piatto. Peccato!

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